Tema: la politica economica di Colbert

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Testo

Con l’aiuto del testo 116 e del manuale, individuare i tratti della politica economica di colbert nel quadro del consolidamento della monarchia assoluta in Francia.

Quando Luigi XIV assunse il potere, creò una nuova burocrazia comprendente ministri e funzionari provenienti dalla borghesia: il più importante di questi fu il primo ministro Jean-Baptiste Colbert, che mise in atto una politica economica atta a rendere la Francia, che era ormai il Paese più potente d’Europa, anche il più ricco.
La sua politica economica seguì soprattutto gli esempi mercantilistici di altri Paesi come Olanda e Inghilterra: potenziò la flotta commerciale francese creando cinque compagnie di navigazione ( Compagnia del levante, delle Indie Occidentali, del Senegal, del Nord e delle Indie Orientali) anche se quella che dette maggior risultati fu la Compagnia del Levante che agiva nel Mediterraneo orientale. La nascita di queste compagnie garantì comunque la fine della concorrenza fra i singoli mercanti all’interno della Francia.
Il fine della politica economica di Colbert era di evitare la fuga dei metalli preziosi dal Paese, e per questo era necessario sostituire con prodotti interni tutto ciò che veniva importato dall’estero. Impose quindi elevati dazi doganali e divieti di importazione; inoltre si preoccupò del perfezionamento dei prodotti interni tanto da renderli migliori di quelli importati e conseguentemente spingere il compratore a scegliere prodotti nazionali. Per questo motivo Colbert concesse a vario titolo aiuti più o meno consistenti ai produttori nazionali, come sussidi, sgravi fiscali, prestiti a bassi interessi, sebbene la sua azione fu limitata quasi esclusivamente a prodotti di lusso come specchi, saponi, tappezzerie e soprattutto tessuti di alta qualità. Infatti fu proprio verso la produzione dei tessuti che Colbert ebbe un occhi di riguardo, svolgendo indagini di mercato riguardi i prodotti inglesi e olandesi reputati i migliori sulla piazza: cercò quindi di adeguare e uniformare i metodi di produzione delle diverse città in modo da rendere uguali i livelli di qualità di uno stesso prodotto, rendendolo competitivo anche attraverso il prezzo.
Colbert si interessò anche della produzione di cristalli e anche in questo caso svolse indagini di mercato sui prodotti di murano, sulle modalità di produzione e sui prezzi di acquisto.
Tuttavia questa politica mercantilista, con i suoi rigidissimi regolamenti, ebbe anche una funzione negativa in quanto non permise lo sviluppo tecnologico e alcuni prodotti riuscirono lo stesso ad entrare nel paese di contrabbando.
L’interesse di Colbert verso l’agricoltura fu minore anche se si curò della produzione di cereali, fondamentale per il fabbisogno dello stato soprattutto nei periodi di guerra e inoltre la loro esportazione garantiva discreti guadagni.

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