Studio sulla prima guerra mondiale

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Categoria:Storia

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Testo

La prima Guerra Mondiale

Le cause che stanarono il primo conflitto mondiale furono molteplici, in particolare le forti tensioni che esistevano tra Inghilterra e Germania, in quanto la Germania aveva assunto una posizione di supremazia in Europa, minacciando l’Inghilterra anche per quel che riguardava i mari. Inoltre vi era l’atteggiamento di rivincita della Francia nei confronti sempre della Germania, dalla quale voleva la restituzione dell’Alsazia e della Lorena. Un altro punto di tensione è da constatare nei Balcani, la cosiddetta “polveriera d’Europa”, sulla quale sia l’Austria che la Russia avevano mire contrastanti di espansione. Infine l’irridentismo italiano metteva l’Austria e l’Italia in contrasto per la questione dei territori del Trentino e della Venezia Giulia, sui quali l’Italia aveva delle grosse ambizioni.
Il motivo occasionale che provocò lo scoppio della Grande Guerra fu però l’attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914, dove fu ucciso l’arciduca ereditario d’Austria-Ungheria Francesco Ferdinando da nazionalisti serbi. Dopo l’invio di un ultimatum alla Serbia il 23 luglio 1914, l’Austria dichiarò guerra il 28 luglio 1914.
Si formarono così 2 blocchi:
- gli imperi centrali, formati da Germani e Austria, che si procurarono l’alleanza dell’impero Ottomano(novembre 1914), e della Bulgaria(ottobre 1915).
- L’intesa, formata da Francia, Inghilterra e Russia, dove si schierarono il piccolo Montenegro, Giappone, Italia (1915), Portogallo(marzo 1916), Romania(agosto 1916), Stati Uniti(aprile 1917), Grecia(giugno 1917), Cina (agosto 1917).
La decisione di entrare in guerra era stata caldeggiata dalla Germania che voleva espandere la sua influenza sui Balcani e il Medio Oriente. Ci fu la dichiarazione di guerra della Germania alla Russia (1 agosto) e alla Francia (3 agosto).
Per attaccare la Francia, l’esercito tedesco invase il Belgio(neutrale quindi indifeso) da dove poté facilmente penetrare in Francia. L’invasione del Belgio provocò l’entrata in guerra dell’Inghilterra(4 agosto); dopo i primi successi, l’offensiva tedesca fu arrestata sulla Marna dal generale francese Joffre e da questo momento la guerra di movimento diventò guerra di posizione. La Germania aveva auspicato ad una guerra lampo, in quanto non si immaginava che invece il conflitto avrebbe assunto una connotazione simile, quindi rimase spiazzata ciò L’arresto dell’offensiva tedesca in Francia fu dovuto anche dalla minaccia di invasione della Prussia Orientale da parte della Russia; questa fu respinta ma l’esercito russo in Galizia ottenne molti successi contro gli Austro Ungarici. Il 23 agosto entrò in guerra contro la Germania il Giappone e il 31 ottobre, invece, la Turchia a favore degli impero centrali.
Allo scoppio della guerra, il Italia il governo era presieduto da Antonio Salandra; l’Italia, legata all’Austria e alla Germania dalla Triplice Alleanza, si dichiarò neutrale e per questo fu particolarmente corteggiata da entrambi gli schieramenti. In seguito, capì che non poteva restare estranea a un avvenimento che avrebbe cambiato i connotati dell’Europa.
Gli imperi centrali offrirono all’Italia parte del Trentino, la Corsica e parte della colonia Tunisina. L’Italia non sarebbe nemmeno dovuta intervenire, ma nonostante ciò decise di rifiutare le loro offerte in quanto l’Italia aveva ambizioni maggiori, cioè ottenere tutto il Trentino, Trieste e la costa dalmata, di lingua italiana. Tutto ciò venne offerto dagli alleati dell’Intesa, a patto però che l’Italia fosse intervenuta in guerra. Si delineano così diverse posizioni nell’opinione pubblica: vi erano i neutralisti, che comprendevano i liberali giolittiani, che condividevano l’idea di Giolitti che l’Italia non fosse pronta a una guerra lunga e di esito incerto, i cattolici e parte dei socialisti, in quanto si trattava di una guerra di stampo borghese ed inoltre seguivano la linea pacifista espressa nella 2 internazionale. Vi erano però gli interventisti, che erano animati da uno spirito risorgimentale e nutrivano una profonda ostilità verso gli imperi centrali, e comprendevano: i liberal conservatori, che volevano completare il risorgimento, i nazionalisti, che volevano allineare l’Italia alle grandi nazioni europee, i rivoluzionari, i quali speravano che la partecipazione dell’Italia a fianco dell’Intesa avrebbe indebolito il capitalismo e messo fine al sistema borghese( Benito Mussolini per questa sua posizione fu espulso dal partito socialista) e infine gli imprenditori, che ne avrebbero tratto profitto in quanto le fabbriche avrebbero prodotto di + per mantenere i soldati.
L’interventismo era una corrente di minoranza, anche in Parlamento, quindi bisognava esautorarlo. Vittorio Remanuele III con il ministro Salandra si recarono a Londra e strinsero in gran segreto il patto di Londra con l’intesa, dove l’Italia si impegnava ad entrare in guerra entro 1 mese. In seguito vi saranno corruzioni, intimidazioni, cortei che inneggiavano alla guerra, una grande pubblicità e l’arruolamento di numerosi volontari.
Così il 24 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria(il 27 agosto 1916 alla Germania). Al comando del generale Luigi Cadorna, l’esercito Italiano cercò di sfondare in direzione di Trieste e Lubiana, posizionandosi sull’Isonzo, scontrandosi di conseguenza con l’Austria nella zona del Carso, dove si susseguirono altre battaglie (23 giugno-2 dicembre) che non diedero risultati apprezzabili. Luigi Cadorna è incompetente, inoltre i nostri soldati, pur essendo superiori in numero a quelli Austriaci, dispongono di un potenziale bellico di 3 volte inferiore al quello austriaco e addirittura 20 volte minore di quello tedesco. ¼ dell’esercito italiano viene sterminato subito nella prima battagli dell’isonzo, a causa delle mitragliatici austriache.
Operazioni del 1916-1917:Ormai sicuri sul piano orientale, gli Austro Tedeschi cercarono di risolvere la situazione anche sul fronte italiano e francese: contro la Francia, in febbraio, scatenarono un’offensiva diretta sulla città fortificata di Verdun, “il cuore della francia”. La battaglia di Verdun(febbraio-luglio 1916) fu una carneficina, ma la strategia tedesca fallì perché aveva sopravvalutato le proprie potenzialità e sottovalutato la tenacia dei difensori. Conto l’Italia, l’Austria adottò nel maggio 1916, sugli altipiani di Asiago, un’offensiva che però fu contenuta dalle nostre truppe . Nella seconda metà dell’anno vi fu invece la ripresa degli alleati, mentre la Russia sfondò il fronte il Polonia e nei territori austriaci e gli Italiano conquistarono Gorizia.
1917- Anno Tragico- Intervento degli Stati Uniti, rivoluzione scoppiata in Russia e disfatta di Caporetto.
L’uso dei sommergibili da parte dei tedeschi scatenò la reazione degli Stati Uniti, che entrarono in guerra a fianco dell’Intesa(7 aprile). La motivazione apparente era che gli USA volevano difendere la democrazia, ma la causa reale era che voleva proteggere i propri investimenti fatti in Europa ed essere sicura di avere in restituzione i prestiti concessi agli europei.
A danno degli alleati, e soprattutto dell’Italia, si verificò il ritiro dal conflitto della Russia: a questo punto gli eserciti degli imperi centrali si concentrarono tutti sul fronte italiano, rompendolo presso Caporetto, sull’Isonzo (24-27 ottobre), costringendo le truppe a ripiegare sulla linea del Piave. In seguito a questo avvenimenti Cadorna fu sostituto da Armando Diaz e per potenziare l’esercito furono arruolati ragazzi di appena 18 anni, grazie ai quali i tedeschi furono costretti a fermarsi al Piave.
Trattati di pace
Si contano i morti, che sono più di 8M, e testimoniano la diversità della Grande Guerra da quelle risorgimetali. Il destino dei vinti fu discusso dagli alleati nella conferenza di Parigi, alla quale presero parte solo i vincitori: Francia, Inghilterra, USA, Italia, Giappone + 30 staterelli che avevano partecipato. Si delineano i connotati della nuova Europa, scompaiono vecchi stati, l’impero Austro Ungarico, l’impero germanico e l’impero zarista, che diventano repubbliche, e ne nascono altri, come la Cecoslovacchia, l’Ungheria, la Polonia e la Jugoslavia.
La pace deve essere punitiva per la Germania e per questo viene scelta proprio Parigi come sede delle trattative. Questa sarà una delle premesse per la seconda guerra mondiale.
La figura cardine delle trattative è Wilson, che volle articolare delle linee guida in 14 momenti di ragionamento per impedire che in futuro siano le armi a redimere le questioni internazionali. Alcuni di questi principi sono: l’abolizione delle polizie segrete, il diritto commerciale, principio dell’autodeterminazione dei governi e il principio dei rapporti diplomatici tra gli stati che aderiscono a queste linee guida, tramite la formazione di una cooperazione nazionale, la Società delle Nazioni, con sede a Ginevra. Saranno tutte illusioni.
- Trattato di Versailles, contro la Germania(29 giugno 1919)
Wilson disconosce il patto di Londra, in quando sostiene di non aver firmato nulla e quindi non può concedere all’Italia i territori richiesti. Il ministro italiano Orlano, per protesta, lasciò le trattative. All’Italia fu assegnato il Trentino, l’Alto Adige, la Venezia Giulia, Trieste e l’Istria. La Germania perde l’Alsazia e la Lorena a favore della Francia, Danimarca e belgio si ingrandiscono a scapito della Germania e la Polonia riesce ad arrivare sino al Baltico formando il corridoio di Danzica. La Germania perde il corridoio carbonifero di Assab per 15 anni, a favore sempre della Francia. Inoltre deve ridurre il potenziale bellico, che non potrà superare le 100000 unità. Non può usare l’aviazione né i sottomarini, e infine deve pagare 15000 marchi di riparazioni, ma col tempo si annulleranno. Perde tutti i territori coloniali a favore del Giappone e dell’Inghilterra.
- Trattato di Sain. Germain, contro l’Austria (10 settembre 1919) e trattato del trianon contro l’Ungheria (4 giugno 1920)
L’Austria fu ridotta a 1/8 dei suoi danni. Diventa un piccolo stato repubblicano, dove viene diseredato il re, privo di sbocchi sul mare e con solo 6M di abitanti, 2M dei quali erano a Vienna. Anche l’Ungheria, proclamata repubblica nel 1918, vede la riduzione a circa 1/3 del suo territorio, dofìvette infatti cedere la Transilvania e la regione di Temesvar alla Romania, la Slovacchia e parte della Rutenia alla Cecoslovacchia e la Croazia e la Slovenia al regno di Jugoslavia.
- Trattato di Neuilly, contro la Bulgaria (27 novembre 1919)
La Bulgaria non ha più l’accesso al mar Egeo , perde parte della macedonia, andata alla Jugoslavia e la Tracia occidentale andata alla Grecia. Nella riorganizzazione dell’Europa centrale si formarono degli stati cuscinetto (Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia), per limitare l’espansione della Russia, esclusa dai trattati di pace.
- Trattato di Sèvres, contro la Turchia (10 agosto 1920)
Le vennero sottratti i 4/5 del suo territorio, con la cessione della Tracia orientale alla Grecia, e fu ridotta ai territori di Costantinopoli e Gallipoli. In medio Oriente la Turchia perse la sovranità sulla Siria, sul Libano, sulla Palestina, Transgiordania e Iraq.

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