Pinochet

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Testo

PINOCHET, ECCO LE TAPPE DELLA VICENDA GIUDIZIARIA
22 settembre 1998: Pinochet arriva a Londra.
16 ottobre: dopo un'operazione di ernia lombare, Pinochet viene messo in stato d'arresto nella camera dell'ospedale. L'arresto è chiesto dal giudice spagnolo Baltasar Garzon che comincia la procedura d'estradizione per i crimini di genocidio, torture e per "desaparecidos" durante la giunta militare guidata dal generale.
17 ottobre: il Cile protesta con le autorità inglesi sostenendo che Pinochet gode dell'immunità diplomatica.
18 ottobre: settemila sostenitori di Pinochet manifestano davanti all'ambasciata britannica a Santiago.
21 ottobre: il primo ministro Tony Blair dichiara che il problema è di stretta competenza della giustizia.
22 ottobre: i legali di Pinochet contestano all'Alta Corte di giustizia di Londra l'arresto del generale. Il ministero dell'Interno ricorda ai deputati che esiste anche la possibilità di liberare il generale, che ha 80 anni, per "considerazioni umanitarie”
25 ottobre: un aereo sanitario cileno è pronto a rimpatriare il generale, ed è autorizzato dalle autorità ad atterrare non lontano da Londra.
28 ottobre: l'Alta Corte di giustizia di Londra rigetta il mandato d'arresto, sostenendo che Pinochet ha diritto all'immunità in quanto ex Capo di Stato. Il pubblico ministero fa appello contro questa decisione davanti alla Camera dei Lord. Pinochet resta agli arresti in attesa del verdetto.
29 ottobre: Pinochet è trasferito in un ospedale psichiatrico londinese.
30 ottobre: i giudici spagnoli dichiarano la propria competenza a giudicare i crimini commessi durante le dittature cilena e argentina.
4 novembre: la Camera dei Lord comincia l'esame dell'appello contro la decisione dell'Alta Corte.
6 novembre: il governo spagnolo inoltra la domanda di estradizione.
7 novembre: Pinochet dichiara che solo il popolo cileno ha il diritto di giudicarlo.
11 novembre: la Svizzera chiede l'estradizione di Pinochet per l'assassinio di Alexis Jaccard, scomparso nel 1977 durante un viaggio in Argentina.
12 novembre: i Lord cominciano ad affrontare il caso. Anche la Francia chiede l'estradizione del generale, per la scomparsa di tre francesi durante la dittatura cilena.
25 novembre: Pinochet compie 83 anni. Anche il Belgio chiede l'estradizione di Pinochet, dopo la denuncia di quattro cittadini cileni i cui familiari erano scomparsi in Cile dopo essere stati arrestati dai militari. La Camera dei Lord si appresta ad annunciare se l'arresto di Pinochet sia da convalidare.
9 dicembre: il ministro dell'interno britannico, Jack Straw, dà il via libera al procedimento per l'estradizione. L'ambasciatore cileno è richiamato in patria.
11 dicembre: Pinochet compare per la prima volta davanti a una corte londinese, di cui rifiuta di riconoscere la competenza. Sulle accuse risponde "menzogne".
17 dicembre: la commissione d'appello della camera dei lord annulla la deliberazione del 25 novembre e riconosce al generale il diritto all'immunità.
19 febbraio 1999: il governo britannico rivela di aver ricevuto una lettera dal Vaticano in cui un alto esponente della Santa Sede sollecita il rilascio di Pinochet.
24 marzo: il comitato della camera dei lord stabilisce che il processo per l'estradizione potrà riguardare soltanto i reati di tortura compiuti dopo l'8 dicembre 1988.
15 aprile: il ministro dell'interno britannico ribadisce il suo sì alla procedura di estradizione.
11 settembre: per la prima volta Pinochet esprime il suo dolore per le violenze perpetrate durante il regime. Lo fa in una lettera scritta nel giorno del ventiseiesimo anniversario del colpo di stato.
14 settembre: il governo di Madrid boccia l'idea di un arbitrato internazionale, lanciata dall'esecutivo cileno.
24 settembre: tre giorni prima dell'avvio del procedimento per l'estradizione, l'Audiencia nacional spagnola conferma il mandato di cattura.
26 settembre: arriva la notizia che Pinochet è stato colpito da un lieve ictus.
8 ottobre: il giudice britannico Ronald Bartle riconosce la competenza della magistratura spagnola e dà il via libera all'estradizione dell'ex dittatore. I suoi avvocati annunciano un ricorso in appello.
FONTE: La Repubblica on line 26 settembre 1999
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IL CILE
Fiamma Bozzolo – I°E
POPOLAZIONE
Popolazione 13 795 000 ab.
Densità 18 ab./kmq
Popolazione urbana 85%
Capitale Santiago (4 232 667 ab.)
Gruppi etnici bianchi e meticci 95%, amerindi 3%
Lingua spagnolo
Religioni cattolica romana 89%, pentecostale e altre protestanti 11%
Speranza di vita 76 anni le donne, 69 gli uomini
Alfabetizzazione 93%
BANDIERA
La bandiera cilena fu adottata nel 1818. Il blu simboleggia il cielo, il bianco la neve delle Ande, il rosso il coraggio e il sangue degli eroi cileni. La stella bianca è l’emblema dell’onore e del progresso.
TERRITORIO
Confini a N il Perù; a NE la Bolivia; a E l’Argentina; a W si affaccia sull’Oceano Pacifico
Posizione estrema America Meridionale
Superficie 756 626 kmq
Punto più elevato Nevado Ojos del Salado, 6 893 m
Punto più basso a livello del mare
DATI POLITICI
Governo Repubblica di tipo democratico. Il potere esecutivo è esercitato dal Presidente della Repubblica, eletto a suffragio diretto per 4 anni; il potere legislativo è devoluto al Parlamento bicamerale, composto dal Senato e dalla Camera dei deputati
Partiti Democristiano, Rinnovamento Nazionale, Radicale, Socialdemocratico, altri
Diritto di voto universale, dopo i 18 anni
Relazioni diplomatiche Membro di OAS, ONU
Divisioni amministrative 13 regioni
ECONOMIA
PNL $ 34 700 000 000
Per abitante $ 2 591
Unità monetaria peso
Rapporti commerciali esportazioni: USA, Giappone, Germania; importazioni: USA, Giappone, Brasile, Germania
Prodotti esportati rame e altri metalli, legname, pesce, frutta
Prodotti importati petrolio, grano, manufatti, materie prime
ORIGINI DELLA POPOLAZIONE
Le barriere naturali (le Ande, la catena costiera occidentale e il deserto del nord) hanno spinto la popolazione nella vallata centrale. I meticci, di origine indio-ispanica e discendenti degli immigrati spagnoli, prevalgono nel Paese. Oltre a una minoranza india, la popolazione conta anche i discendenti dei coloni irlandesi e inglesi e degli immigrati tedeschi del XIX sec. L'alfabetizzazione è relativamente alta, ma la povertà resta un problema insoluto.
ECONOMIA E TERRITORIO
Nonostante le buone risorse naturali, l'instabilità politica grava pesantemente sull'economia del Paese. La regione desertica del nord è ricca di giacimenti petroliferi e l'industria mineraria è alla base del commercio cileno, esponendo però il Paese alle oscillazioni dei mercati internazionali. I terreni agricoli sono nella valle centrale; al sud sono le foreste, i pascoli e i giacimenti petroliferi. Il clima, pur variabile da regione a regione, è in generale mite.
STORIA E POLITICA
Al loro arrivo gli Spagnoli sconfissero gli Inca del nord, ma dovettero affrontare una lunga guerra con gli Araucani delle regioni centrali e meridionali. Dal XVI al XIX sec. il Cile fece parte dell'impero coloniale spagnolo, pur in posizione marginale, e i coloni vi svilupparono una fiorente agricoltura. Nel 1818 Bernardo O'Higgins sconfisse gli Spagnoli e divenne governatore del Cile indipendente. Nel 1920 lo scontento per l'iniqua distribuzione del potere e delle terre unì le classi medie e i lavoratori che ottennero alcune riforme, non sufficienti però a eliminare le ineguaglianze. Il terremoto del 1960 si aggiunse ai problemi del Paese. Il radicale Salvador Allende Gossens venne eletto nel 1970 e governò il Paese fino al 1973, quando venne ucciso nel colpo di stato militare che insediò Augusto Pinochet: disordini civili, gravi abusi dei diritti umani, una forte connotazione di destra caratterizzarono il governo che ne seguì. La dittatura di Pinochet finì con l'elezione di un nuovo capo di stato nel dicembre del 1989, ma Pinochet continuò a detenere il potere come comandante in capo dell'esercito. Nel 1993 il vincitore delle elezioni mise in discussione questo potere con una richiesta di riforme.
PINOCHET Ugarte, Augusto (Valparaiso 1915), militare, dittatore del Cile (1973-1990). Comandante supremo delle forze armate sotto la presidenza di Salvador Allende, nel 1973 fu tra gli ideatori del colpo di stato militare, sostenuto dagli Stati Uniti, durante il quale Allende venne deposto e ucciso. Tra il 1973 e il 1974 presiedette la giunta militare che aveva preso il potere e l'anno successivo venne proclamato presidente della repubblica. Instaurò un duro regime dittatoriale, condannato dalla Commissione dei diritti umani dell'ONU nel 1977. Nel 1980 venne confermato alla presidenza per altri otto anni, con l'impegno di indire nuove elezioni al termine del mandato. Dopo un fallito attentato alla sua vita, nel 1986, inasprì la repressione. Le promesse votazioni del 1988, seppure con stretto margine (55% contrari e 43% a favore) registrarono la sua sconfitta. Nel 1990 Pinochet lasciò la carica presidenziale, rimanendo alla guida delle forze armate
FONTE: Microsoft Encarta 99
L’ESTRADIZIONE
L’estradizione è il più classico mezzo di collaborazione internazionale e consiste nella consegna di un individuo dallo Stato nel territorio del quale egli, per qualunque motivo si trovi, ad un altro Stato che l’abbia richiesto per eseguire una sentenza di condanna a pena detentiva o un altro provvedimento restrittivo della libertà personale (art.697 cod. proc. pen.).
Il potere di concedere l’estradizione spetta al ministro di Grazia e giustizia, ma esso è condizionato dalla decisione favorevole della Corte d’Appello, la quale , però, può essere sostituita dal consenso della persona soggetta ad estradizione. Veri e propri vincoli normativi alla facoltà di procedere all’estradizione sono stabiliti dall’art. 698 cod. proc. pen.: secondo tale norma l’estradizione non può essere concessa:
1. quando si tratti di un reato politico;
2. quando vi sia una plausibile ragione per ritenere che possano essere compiuti, a danno della persona che si chiede venga estradata, atti di persecuzione o di discriminazione dovuti a motivi di razza, di religione, di nazionalità, di lingua, di opinione politica o di condizioni personali e sociali;
3. quando sia possibile presumere che nello Stato richiedente la persona estradata sarà sottoposta ad atti contrari a qualcuno dei diritti fondamentali della persona;
4. quando la legge dello Stato richiedente preveda la pena di morte per il fatto per il quale l’estradizione è domandata.
FONTE: Siracusano – Galati - Tranchina - Zappalà DIRITTO PROCESSUALE PENALE vol.II - 2° ed. – GIUFFRE’1996
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