la cartografia medievale

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LA CARTOGRAFIA MEDIEVALE
Il cambiamento del senso del tempo e dello spazio
Subito dopo il mille c’e stata una profonda trasformazione nel senso dello spazio e del tempo. Non è un caso che questo cambiamento sia stato accompagnato dalla rivoluzione agraria, dalla nascita (o in alcuni casi rinascita) delle città e dall’invenzione della carta nautica, si tratta quindi di un profondo cambiamento che darà vita alla sensibilità occidentale.
Ancora oggi ogni cultura pensa che ci sia solo un modo per rappresentare lo spazio, cioè il suo; ciò lo si può notare dalla posizione dell’Europa nelle nostre cartine o da quella dell’America nelle cartine americane: il centro è sempre costituito dall’Europa nelle nostre cartine e dall’America nelle loro, questo poiché ogni società mette la propria civiltà al centro del mondo.
Ogni carta geografica è un riflesso della civiltà e della cultura che l'hanno prodotta, ne rispecchia i valori e, in genere, ha una funzione di autorappresentazione e di autoritratto. Le carte che son frutto di diversi ambiti sociali e culturali risultano tanto più comprensibili quanto più vicini e simili sono i valori espressi da queste società.
Peter Barber, Mito, religione e conoscenza: la mappa del mondo medievale, in: Segni e sogni della Terra. Catalogo della mostra di Palazzo Reale, De Agostini, 2001 Novara.
Anche l’orientamento delle cartine verso nord non è sempre stato tale: gli antichi infatti erano solito orientare le loro cartine verso oriente poiché locazione della città santa, Gerusalemme (è proprio per questo che si dice orientare cioè rivolgere verso oriente vd cartina a fianco).
Le tipologie di carte che prenderemo in esame sono tre:
• Le carte antiche
• Le carte dell’alto medioevo
• Le carte nautiche prodotte dopo il Mille
LE CARTE ANTICHE
La maggior parte delle carte realizzate nell’antichità non ci è pervenuta, l’unica testimonianza di queste è costituita dalla tabula peutingeriana (vd immagine sotto)
La Tabula Peutingeriana (a destra) è la carta più antica (anche se si tratta solo di una copia) giunta a noi, risale al IV secolo d.C. La carta originale era un lungo rotolo lungo circa 7,4 metri diviso in 12 parti che rappresentava il mondo fino ad allora conosciuto cioè dalla Spagna alla Cina. Graficamente questa cartina rappresentava solo gli aspetti più importanti come strade, fiumi, città...(vd particolare sotto) poiché aveva una funzione ben precisa cioè permettere di calcolare la distanza fra una tappa e un’altra.
LE CARTE DELL’ALTO MEDIOEVO
Nell’alto medioevo ci sono almeno due diverse versioni di visioni dello spazio:
• La prima che risaliva agli scritti di Cratete di Mallo (II secolo a.C.) e descriveva la terra come una sfera divisa in quattro parti da due grandi oceani. Solo una di queste parti (quella attorno al Mediterraneo) era conosciuta. Esiste inoltre una variante di Macrobio che rappresenta il mondo come una sfera divisa in cinque fasce in base ai climi (vd immagine a lato).
• La seconda è rappresentata dal cosiddetto modello O.T. Le due lettere "O" e "T" sono le iniziali delle parole latine Orbis terrarum, che significano semplicemente «la Terra», esse però acquistano un grande valore simbolico poiché la O rappresenta la circonferenza della terra e la T inscritta al suo interno rappresenta la croce di cristo simbolo di salvezza. Queste carte dette anche mappa mundi (che letteralmente significa panno del mondo poiché erano spesso disegnate su tessuto) non avevano la funzione di orientamento ma dovevano fare meditare e pensare le persone che le guardavano in un modo alternativo.
LE CARTE NAUTICHE PRODOTTE DOPO IL MILLE
Nel corso dell'IX e del XII, in contemporanea con lo sviluppo delle città e dei commerci marittimi, si diffonde un nuovo modo di concepire la natura: essa non era più qualcosa da ammirare ma qualcosa da conoscere e quindi dominare per i propri interessi.
Come abbiamo già detto questa nuova visione nasce in contemporanea con lo sviluppo delle città e dei commerci marittimi ma non per puro caso ma perché in quel periodo di intensi commerciali nacque l’esigenza di orientarsi per mare senza perdersi: nasce così la carta nautica.
La prima carta nautica giunta a noi è la carta Pisana una pergamena lunga circa un metro e larga 50 cm circa, è stata realizzata probabilmente intorno al 1275 in una città marinara italiana, forse Genova, e apparteneva quasi sicuramente ad una raccolta comprendente una descrizione dettagliata di ogni golfo. Questa è una dettagliata carta rappresentante il bacino del mediterraneo che riporta inoltre i nomi dei porti, è quindi evidente che non ha un valore simbolico ma ha una funzione prettamente pratica.
Questa tipologia di carta fu realizzata grazie all’invenzione della bussola intorno al 1100, strumento in grado di rilevare in ogni momento il nord, senza il quale non sarebbe stato possibile disegnare carte di una così elevata precisione.
Concludendo bisogna comprendere che non sempre una carta va intesa come uno strumento usato esclusivamente per orientarsi o per calcolare distanze, ma talvolta può anche essere usata per esprimere valori (nel nostro caso la religiosità) in modo non verbale.

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