Il risorgimento

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Testo

Capitolo XV
Il Risorgimento
Il Risorgimento и quel periodo che va dagli anni della Restaurazione fino al compimento dell’unitа italiana. L’affermazione dell’ideale di nazione derivт probabilmente dal bisogno di superare la frammentazione politica per giungere ad un mercato nazionale e anche dall’emancipazione politica avutasi grazie alle societа segrete e alla diffusione di riviste e giornali. In realtа protagonisti del Risorgimento furono la borghesia e i nobili e quindi furono esclusi i ceti popolari e i contadini, le cui richieste non furono mai ascoltate. Fu per questo che le popolazioni rurali furono indifferenti o talvolta ostili al Risorgimento.
In Europa si erano verificate periodicamente delle crisi derivanti dalla sovrapproduzione. Ciclicamente quindi le industrie progredivano, la produzione diventava eccessiva e quindi nasceva la crisi dalla quale derivavano fallimenti, disoccupazione e ribasso dei prezzi. Lo sviluppo economico italiano fu piщ lento rispetto a quello degli altri paesi europei infatti le industrie non divennero mai tanto importanti da comportare un vero e proprio sviluppo industriale. L’industrializzazione ebbe inizio il Lombardia e si estese poi man mano nel resto della penisola. Anche in questo caso perт non si assistette mai ad una vera e proprio industrializzazione. Un elemento che ostacolava ancora di piщ questo processo era il frazionamento politico tra le varie regioni. I commerci non si tenevano quindi tra le regioni italiane, poichй bisognava attraversare un numero eccessivo di barriere doganali, ma tra regioni e stati esteri.
Giuseppe Mazzini capм che era necessario liberarsi dl dominio asburgico per poter giungere all’unita e all’indipendenza della penisola, ne era prova l’intervento repressivo austriaco durante i moti scoppiati in Italia. Mazzini entrт a far parte della Carboneria ma nel 1830 fu costretto all’esilio a causa dell’attivitа cospirativa e cosм si stabilм a Marsiglia. Un problema che Mazzini si poneva era quale regime avrebbe dovuto avere l’Italia. In realtа egli sosteneva che la forma di governo piщ adatta fosse la monarchia.
Cosм Mazzini fondт un’associazione denominata Giovane Italia che aveva come motto le tre parole ispirate alla rivoluzione francese: libertа, uguaglianza, umanitа affiancate dagli obiettivi che l’Italia avrebbe dovuto raggiungere: unitа e indipendenza. La Giovane Italia ebbe una notevole diffusione e ad essa aderirono intellettuali, membri dell’esercito e pubblici ufficiali. La diffusione presso i ceti piщ bassi fu limitata poichй erano ammessi solo coloro i quali sapessero leggere e scrivere. Furono vari i tentativi insurrezionali che si ebbero ma risultarono fallimentari anche per il mancato appoggio dei ceti piщ bassi. Gli ideali liberali si diffusero molto grazie alla presenza di giornali che li sostenevano. All’interno di questo movimento vi erano liberali moderati sia laici che cattolici. I liberali moderati sostenevano che l’unitа politica si sarebbe dovuta compiere tramite il federalismo. I liberali cattolici sostenevano che il papato avrebbe dovuto assumere un ruolo di guida nella nazione italiana. I liberali democratici sostenevano la repubblica e il fatto che solo una rivoluzione avrebbe potuto portare alle riforme politiche e amministrative necessarie.
Nella penisola italiana gli unici stati che usarono una politica riformista erano la Toscana e il Piemonte. In Piemonte Carlo Alberto era combattuto tra il desiderio di rafforzare i rapporti con l’Austria e il desiderio di espansione che l’avrebbe portato a scontrarvisi. Comunque a partire dal inizio degli anni ’40 in Piemonte si sviluppт una tendenza antiaustriaca. Nel 1846 divenne papa Pio IX il quale, pur non essendo un liberale, fu scambiato come tale a causa di alcune riforme che concesse e per il fatto che era stato eletto contro un rappresentante della fazione reazionaria. Dopo questo avvenimento i liberali videro il concretizzarsi del loro programma e fu cosм che si ebbero varie manifestazioni che ottennero delle riforme. Infatti in Toscana e in Piemonte le manifestazioni portarono ad una maggiore libertа di stampa e alla nascita di governi ai quali potessero partecipare anche i liberali moderati. Una manifestazione a Palermo costrinse Ferdinando II a concedere la costituzione. Inoltre ebbe molta importanza lo Statuto albertino che al momento dell’unificazione sarа esteso a tutta la penisola fino alla costituzione della repubblica.

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