I socialisti utopistici

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Categoria:Storia

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Testo

Nato nel 1760 e morto nel 1825, di nobile famiglia (discendeva da Carlo Magno). Studiò ingegneria ma si dedicò alla vita politica; viaggiò per le colonie dell'America e in Francia dove fu imprigionato e poi liberato. Si dedicò anche alla vita economica, infatti, era ricco.
Scrisse " lettera di un abitante di Ginevra ai suoi contemporanei", "catechismo degli industriali", "l'industria", "nuovo cristianesimo" dove mostrò una nuova società più giusta.
L'Europa era influenzata dalla Rivoluzione Francese cui seguì il congresso di Vienna e la Restaurazione. Non bastavano rivolte per cambiare le istituzioni e per migliorare la società, ma bisognava trovare delle leggi che regolassero i rapporti sociali: la società deve essere guidata da INDUSTRIALI (coloro che producono) e da SCIENZIATI (coloro che sanno). Nella società infine, ci sono PARASSITI (burocrati, ecclesiastici).
Secondo Saint-Simon la STORIA è data da un insieme di fatti, azioni verso il progresso (concezione illuministica) non in modo lineare, ma con l'alternarsi di periodi ORGANICI, principi solidi (nel Medioevo) e CRITICI, principi invalidati (da Lutero alla Rivoluzione Francese, che rompe l'unità cristiana).
L'organico ha il compito di creare la futura società che si basa su un ritorno al cristianesimo primitivo ordinato dal principio della scienza positiva come mezzo per giungere alla fratellanza universale.
I seguaci di Saint-Simon si divisero in due gruppi: TECNICI E MISTICI.
I tecnici sono gli ingegneri, il cui massimo esponente è Lesseps che nel 1789 realizzò il canale di Suez.
I mistici sono i religiosi, il cui massimo esponente è Enfantin, un pontefice che sosteneva che la religiosità viene dal sapere scientifico, cui mira.
Dall'interesse per la società deriva il SOCIALISMO.
Charles Fourier (1772 1837) fu un discepolo di Saint-Simon e autore di scritti che dimostrarono la sua alta cultura che offrono spunti per la meditazione storica e morale.
Secondo Fourier per migliorare la società bisogna conoscere l'uomo, la sua natura e i sentimenti che lo muovono. Come Rousseau, credeva che il progresso avesse reso l'uomo barbaro (prodotto della società). Per vivere, bisogna agire solo sui sentimenti, scoprire l'armonia, stare in pace con il mondo e lasciar da parte la morale che blocca le passioni e genera l'ipocrisia.
L'organizzazione adatta a tal fine per Fourier è il FALLASTERIO, un'unità agricolo-industriale di 1600 uomini che lavorano e vivono potendo soddisfare ognuno le proprie inclinazioni, dove c'è comunione di beni e dove, per necessità di comunità, è abolita la famiglia, le donne sono equiparate all'uomo, ognuno conosce numerosi lavori che vengono alternati nei giorni e c'è libertà sessuale.
In questo modo vi è armonia fra gli uomini, contrastata solo dalla società.
Proudhon (1809- 1865) è l'autore dello scritto " che cos'è la proprietà?" cui risponde affermando che la proprietà è un furto.
Promotore del mondo del lavoro e dei movimenti sindacali. È un grande pacifista. Distingue tra la proprietà ed il possesso.
Il POSSESSO è la proprietà privata di colui che lavora ed è accettato poiché da decoro al lavoro (capitalista).
La PROPRIETÀ, invece, è ereditaria e parassitaria e quindi non accettata (operaio).
Proudhon critica il comunismo perché in esso tutto è concentrato nello stato e viene così meno la libertà dell'individuo.
Il comunismo è caratterizzato dal collettivismo economico, in contrapposizione al liberismo economico in cui prevale l'individuo, Proudhon è contro anche contro il collettivismo perché crea disuguaglianze.
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