La zona centrale era fiancheggiata da due porticati di colonne policrome e sostenevano un attico con rilievi scolpiti. Ai lati del porticato si aprivano due esedre
con semicolonne alternate.
ARA PACIS
Fatta costruire del senato x commemorare il ritorno vittorioso dell'imperatore dalle campagne di guerra in Spagna e in Gallia
Nell ARA PAC
Storia Dell'arte
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L’opera
La statua di Apollo da Veio, in terracotta policroma, è uno dei capolavori dell’arte etrusca, della fine del VI secolo a.C., celebre nel mondo.
Insieme ad altre statue, tutte a grandezza superiore o pari al vero, ornava la trave di colmo del tempio veiente in località Portonaccio, nel santuario dedicato a Minerva, uno dei più importanti
Fra le sue opere giovanili vi sono: l’Orfeo e l’Euridice, che lo fecero diventare famoso a Venezia non ancora ventenne, i Pugliatori, l’Ettore e Aiace e Dedalo e Icaro.
Canova fu sempre restio nell’eseguire ritratti perché non voleva legare il suo nome a quello d’altri. Cambiò idea quando avvertì di trovarsi di fronte a un mito destinato all’immort
1798 -1799 - Soggiorni nei luoghi natii
1798 - Austria
Monumento funebre a Maria Cristina d'Austria (1798 - 1805) Marmo (Vienna, Augustinenkirche)
1802 - Ispettore Generale delle Belle Arti dello Stato Pontificio
1802 - a Parigi su chiamata di Napoleone
1805 - Austria
1810 - a
Protetto dai papi e da Napoleone, operoso in prevalenza a Roma, ma presente a Parigi, Venezia, Vienna, egli divenne ben presto una figura di rilievo e di fama europea.
Vastissima è la sua produzione, ispirata agli ideali classici, accademici e retorici aderenti a una concezione della bellezza astratta, idealizzata nelle opere del Winckelmann e del F
marmo con una tale raffinatezza da farlo diventare trasparente.
TRE GRAZIE : sono tre grazie nude che si abbracciano, si baciano e si toccano, neanche in questo caso sono volgari. C’è grande armonia e una grazia straordinaria. Sono fatte molto bene, nella prima a partire da destra si vede anche la fossetta nel fondo schiena. La scultura
Nelle sue sculture Canova ricerca la bellezza ideale, cioè quella bellezza che nasce dall’idea dell’artista sulla perfezione che non è possibile ritrovare in natura, ed è per questo motivo che utilizza sempre il marmo, materiale adatto per creare opere rifinitissime e levigate fino a raggiungere una superficie liscia e traslucida.
Questo è evidente
Gaudì inizia la sua attività con uno stile eclettico, tra queste le prime opere: Casa Vicens (stile moresco, piastrelle con elementi floreali), Villa el Caprichios.
Dove giunge ad elaborare un linguaggio personale, non solo sul piano decorativo ma anche su quello strutturale.
La sua fortuna iniziò con Euselio Guell, un ricco magnante che sognava
Ritornato a Messina dove rimase fino alla fine, si ammalò “di un mal di punta” e all’età di soli 39 anni “se ne passò a vita migliore”, il 14 febbraio 1479. “E sommamente fu onorato nelle esequie da gli artefici del mestiero, per il dono che aveva fatto loro de la nuova maniera del colorire”.
Antonello ha voluto lasciare nei suoi dipinti la prova ta