Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
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Data: | 02.05.2007 |
Numero di pagine: | 25 |
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Testo
Leon Battista Alberti
Lui progettava gli edifici ma li lasciava costruire ad altri, rispetto al Brunelleschi che portava a compimento le sue opere. leon Battista Alberti fa parte della seconda generazione di architetti, infatti, egli inizia ad emergere quando il Brunelleschi è un architetto in ascesa grazie alla progettazione della cupola. L'architettura di Alberti risente dell'erudizione dell'autore, riprende anche lui modelli antichi. L'Alberti realizza tre trattati: il DE STATUA, il DE PICTURA e il DE RE AEDIFICATORIA. Nel secondo anno il termometro di rappresentazione ( prospettiva ) semplificandola per essere usata da tutti gli artisti, e realizza la PIRAMIDE VISIVA, in cui il punto di vista e all'interno della base quadrata che guarda il vertice di dura tutt'attorno ci sono i modelli quadrati in cui inserire gli oggetti. Nel terzo si analizza tutto ciò che riguarda la costruzione, in questa opera si rifà molto a Vitruvio. L'Alberti lavora a Firenze, Ferrara, Mantova, Rimini, è un architetto molto conosciuto. Le origininalità di Alberti è il saper adattare le costruzioni architettoniche antiche alle esigenze moderne, c'è una cura dell'aspetto psicologico. L'architetto capito che non solo la parte a murale, ma anche la luce e il colore servono a fare dialogare l'architettura con l'uomo.
- il tempio dei Malatesta
è un mausoleo dei malatesta, è un'edicola funeraria che funge da cappella privata di famiglia. Era una vecchia Chiesa di San Francesco che viene rivestita di una nuova struttura muraria. Sul fronte a sistema una facciata simile a quella di un arco trionfale romano, con tre fornici, un fregio nella parte alta e un basamento nella parte inferiore e per indicare l'ingresso usa una struttura architravata e archipanata all'interno dell'arco cieco. Di lato è presente una struttura simile a un acquedotto romano per crea una sorta di nicchia che accoglie il sarcofago, ma serve anche per far entrare la luce che passa attraverso facciata interna e poi passa attraverso l' interstizio ed infine attraverso la finestra della Chiesa; così la luce è ridotta e l'interno diventa luogo di preghiera.
- La chiesa di Santa Maria Novella a Firenze
la facciata della chiesa faceva parte della città quindi il concorso per realizzarla era distaccato dalla costruzione della Chiesa. La chiesa gotica. La Alberti interviene con un rivestimento marmoreo tipico fiorentino ( pietre rosse, verdi, bianche) tutto viene progettato secondo il criterio della modularità. L'edificio non ci divide due parti: dapprima completamente gotica e la si riconosce dalle grandi colonne, la seconda tutta rinascimentale.
- Palazzo Rucellai
palazzo tipico dei ricchi banchieri, il suo periodo di costruzione contemporaneo a quello degli altri edifici circostanti. E non palazzo che diventa, data la sua architettura elegante raffinata, un esempio della sua funzionalità e il suo rivestimento esterno. Infatti il primo livello del palazzo, destinato la servitù, è segnato da aperture quadrate, e lesene. A livello inferiore già basamento o sedile dell'edificio. Nella parte alta sul fregio è presente un ordine corinzio molto ricco, questo fregio indica che la parte è destinata ai ricchi, inoltre la facciata segnata da bifore a tutto sesto, sul livello superiore intera zona notte indicata da un ordine corinzio più povero, in cima c'era un'altana o attico destinato a ad asciugare i panni, diventerà anche zona abitabile. L'altana è leggermente rientrante rispetto al piano dell'edificio.
Paolo Uccello
(1397-1475 ) appare quello di più affascinanti pittori dei 400. L'artista si formò in un'epoca. Ancora dominata dal gotico internazionale: fu infatti nella bottega di Ghiberti tra il 1407 e il 1414, ovvero durante la fase più gotica dello scultore. Fra il 1425 e il 1430 quella prima educazione trovano conferme a Venezia dove Paolo vide le opere di Gentile da Fabriano,Pisanello, Jacopo Bellini. La scoperta dalla costruzione prospettica venne subito dopo, ma si depositò, senza scalzarlo su quel primo strato culturale. Essa, infatti, non fu adottata in funzione realistica, secondo la proposta di Masaccio, ma, di volta in volta, si adeguò fini diversi: da un lato Paolo uccello la enfatizzò, sino al punto di conferire alle scene dipinte un aspetto surreale; dall'altro, ma non è lecito separare nettamente due momenti, sembrò voler adeguare la regola alla verità della visione oculare, superando quanto di estratto è insito dalla costruzione delle ortogonali convergenti in un unico punto di fuga. Infatti sembra che in alcune sue opere egli voglia abolire rigido punto di vista unico e giustaporre in una stessa scena più fuochi visivi.
- monumento equestre a Giovanni Acuto
ci sono due punti di vista diversi, uno per il basamento e uno per il cavallo, in questo modo l'autore si svincolò dalle regole prospettiva. C'era un'idea di visione dal basso verso l'alto, ma il cavallo la smentisce. La colorazione è limitata allo sfondo che dà risalto al cavallo e al cavaliere, gli unici altri colori sono quelli delle bardature.
- la battaglia di san Romano
i cavalli sono più reali, la battaglia si volle tutta in primo piano citato sullo sfondo dei conigli e l'uomo sono sproporzionata rispetto i campi. Il primo piano è legato allo sfondo, il quale sembra quasi un altro primo piano. La pittura di Paolo uccello sembra modificare la prospettiva. I colori hanno significato simbolico, i corpi sono costruiti da luci e colori; in mente un dialogo tra colori e non tra corpi. Uccello sotto un certo profilo non disdegna la cultura tardo gotica, dall'alto profilo è di cerca di essere un'artista liberò dalle convenzioni.
Piero della Francesca
nato a Borgo San Sepolcro (Arezzo) nel 1420 muore nel 1492. A livello di formazione la sua è una cultura estremamente stabile e bilanciata, la sua una pittura dotta, le sue sono immagini cariche di significato, adatte ad un pubblico colto. Egli conosce bene la prospettiva, infatti scrivere un libro insieme ad altri autori in cui spiega che il quadro è un marchingegno estremamente complesso per quanto riguarda i calcoli. C'è una luce che indica ciascuna immagine, se la presenza di situazioni di penombra ma appena accennate. Egli si rifà Masaccio riprendendo la plasticità , non accetta il coinvolgimento emotivo di Raffaello e si sente legato a Paolo uccello per l'attenzione all'intellettualismo ed interessa la maniera di stendere i colori tipica di Beato Angelico. Piero risente anche dell'influenza di Domenico Veneziano.
- il battesimo del Cristo
c'era una composizione molto equilibrata, al centro del Cristo che aspetta il battesimo di san Giovanni, la colomba bianca è nato indica l'entrare nello spirito santo nel corpo. Subito dopo labbra ci sono tre figure che indicano le tre chiese dell'epoca che si tentano di unire nel concilio delle 1439 con tono il battesimo viene per immersione. La composizione perfetta, l'albero copre con una struttura architettonica le figure sacre e lei e insieme le immagini del Cristo e di Giovanni grazie colori. Il paesaggio è nitido e chiaro, questo è dovuto alla sua formazione fiamminga che ha un'arte molto attente molto ricercata. Piero vuole dare importanza tutte le figure compongono i suoi dipinti. Il Cristo occupa l'asse centrale del quadro, attorno questo l'asse tutta la composizione bilanciata secondo un accorto calcolo di pesi, non uguali ma equivalenti.
Botticelli
vive nell'epoca di Lorenzo il magnifico. Ha un'epoca particolare in cui sono rinnovato interesse per la filosofia neoplatonica e così c'è un nuovo amore verso i temi dell'amore. È un'epoca insicura, poichè periodo di invasioni da parte degli imperi. Tutto questo incide, mondo mitologico che si sanno ritornerà così la mitologia ritorna nell'arte. Inoltre c'è da concezione della finitezza dell'uomo anche se cerca di raggiungere la perfezione. Questo periodo guarda con attenzione ai sentimenti come espressione dell'uomo. Con Botticelli si analizza i sentimenti come la tristezza e la solitudine. Anche l'arte greca nel periodo tardo classico con Pressitere si inizia a inserire sentimento umano nelle sculture divine. Botticelli vivrà alla crisi religiosa del periodo, infatti alcuni suoi dipinti dell'ultimo periodo (sotto i SAvonarola) riflettono la crisi, la prospettiva non esiste più, questo dimostra la libertà dell'artista nell'arte. Botticelli lavora alla bottega del Lippi che è un'artista che predilige l'uso della linea ed una struttura ampia con l'assenza di chiaroscuro, anche il Varocchio influenza la produzione dell'artista. In questo periodo ci si rende conto che i corpi che vediamo sono deformati da quella massa che sta tra i corpi, la velatura atmosferica, la quale modifica le qualità cromatiche ( nebbia luce solare ). Si va al di là della geometria per entrare dentro le cose. La capacità di interiorità e colori è una qualità che Botticelli ha acquisito dal Verocchio.. Inoltre il pallaiolo da al Botticelli immagini di grande dinamicità. E che
- La nascita di Venere
la Venere presentata è appena nato, trasportato sulla conchiglia che esprime un concetto di fecondità. Questa conchiglia si vedrà molto ripetuta nel rococò, parte completamente realizzate con conchiglie. Da un lato ci sono i venti che soffiano verso Venere, dall'altra parte una kora ( dea femminile del mondo greco) oppure la dea Flora che con un manto purpureo copre Venere. L'opera viene espressa con un asse che passa attraverso la figura centrale, e dato il senso di movimento dal gruppo dei denti, anche se non visibile la figura centrale è flessa. È una composizione che esprime equilibrio. E al contrasto i sentimenti che si oppone allo sfondo statico ( terra, mare, cielo). Interessante come l'autore riesca lavorare in termini di linguaggio pittorico con una linea ondulata che definisce i corpi (diafani) questa linea diventa fluida nei capelli di Venere e poi diventa la linea delle onde. Anche i colori sono equilibrati, cerca dell'azzurro sullo sfondo e sull'arancio dei capelli delle donne. Poi rosso purpureo e il verde. Il dipinto rappresenta l'ideale di bellezza platonica, viene applicato il canone policliteo di equilibrio, ma non equilibrio critico. La Venere non è una dea vincitrice e si esprime la caducità delle cose (fiori e foglie che cadono in mare). La malinconia si accentua l'espressione dei venti, né gli occhi di venere e nella sua flessione.
-la primavera
c'era presentazione del ciclo vitale della natura. Là s'è indicato la figura della Venere e dall'angelo Eros. Sullo sfondo c'è un agrumeto perché era molto diffusi in quel periodo, l'agrumeto allude anche al matrimonio. Questo concetto è ripreso da Zefiro che ha un vento secondatore della natura che rincorre Clores. La danza delle tre figure e una danza dell'amore. In angolo Mercurio con il caduceo dissipa le nubi. Il caduceo è un bastone con il serpente attorcigliato simbolo della rigenerazione. La primavera diventa un'immagine del paradiso umano.
Antonello da Messina
importante per lo studio della luce, ha un'alta capacità descrittiva e una forte capacità espressiva che si può notare nel San Gerolamo nello studio, in quella prospettiva segna ogni elemento del quadro, la luce svolge un ruolo nel dare risalto le figure che l'artista vuole mostrare la prospettiva anche la funzione di raffigurare la realtà stessa. Nel San Sebastiano c'è grande chiarezza prospettica, il volume ha dato da senso di movimento come il corpo del santo, il cielo sfondo diventano sempre più chiari, questo influenzerà il naturalismo veneto. Antonello da Messina fu sicuramente una delle figure cardine 400 italiano. Antonello se per conciliare due tradizioni stilistiche più importanti dell'epoca: quella fiamminga, con la sua luce e il suo naturalismo, e con la italiana, col suo antropocentrismo e la sua compostezza formale. Nacque a Messina da un taglia pietre nel 1430. Egli lavorò per periodi diversi a Messina poi stabilito due anni a Venezia. Tornai infine nella sua città natale dove rimase fino alla sua morte 1479. Nel San Sebastiano si nota la fase veneziana di Antonello che coincide anche con una rinnovata attenzione per la figura umana. Nel San Sebastiano culminano le ricerche di un'armoniosa bellezza classica e al contempo di un controllo intellettuale della composizione. Il corpo del santo, di armoniose proporzioni greche, e leggermente avvitato nello spazio e arcuato verso destra, a contrastare spostamento dell'albero a cui ha vinto dall'asse centrale del dipinto. In questo quadro molto evidente l'influsso di Piero della Francesca, sia per l'accorta disposizione matematica di ogni elemento sia per l'enfasi prospettica del vertiginoso pavimento scorciato. Il pavimento porta lo sguardo verso il piazzale urbano retrostante popolato di figurine di cui minuscole proporzioni contrasto non con quelle del santo accentuate dal punto di vista ribassato.
Andrea Mantegna
segna l'avvento del Rinascimento nella cultura veneta, egli riporterà l'antico e le forme tardo gotiche nella cultura veneta. Egli si forma nella bottega di Squarcioni, presso il quale passeranno anche Cosmetura e Carlo Crivelli. Squarcioni è un'artista che cura i particolari e avrà grande importanza per i Mantegna che diventerà un grande decoratore, anche di forme superflue. Un altro aspetto che Mantegna acquista è la prospettiva dello Squarcioni. La linea del Mantegna molto incisiva, segna i personaggi. C'è un rapporto di chiaroscuro. Importante è la sua voglia di rappresentare la storia, intesa come successione di fatti dove ad una causa corrisponde un effetto. Gli esempi sono " le orazioni dell'orto ", una di Mantegna e un'altra di Giambellini; il primo rappresenta i farisei che arriva lo sentirò diretto a Cristo in preghiera, invece il secondo gli disegna sul sentiero che si biforca dando la speranza Cristo. Qui si nota come viene concepita la storia, come logica di fatti. Non è un caso che era l'artista rappresenti prima oggetti romani, poi medievali e poi contemporanei. Mantegna va a Mantova nel 1460 presso i Gonzaga, poiché sono molto legati all'antico. Nella camera dei disposi che era un salottino, egli rappresenta sulle pareti in una momento della storia dei Gonzaga in cui Enrico Gonzaga viene nominato cardinale, novità è la rappresentazione di un fatto contemporaneo. Le figure sono grandezza umana. Nella parte alta c'è l'oculus che è molto scuro e questo fa acquistare luminosità l'ambiente. Questo fatto fa capire che Mantegna aveva capito che lo spazio architettonico poteva essere cambiato dalla pittura.l'oculus e una visione dal basso verso l'alto in cui si notano gli amorini, animali esotici e nuvole bianche, esempio d'arte trompe d'oeil che è diventato così artistico per dare profondità. Negli anni '80 nasce non ho figura di architetto attento ai colori urbanistici. Un altro elemento che caratterizza le opere del Mantegna è forte espressionismo nella drammatizzare le scene, come nel martirio di San Giacomo importante la prospettiva in cui le figure diventano importanti e lo sfondo perde importanza. In primo piano si contrappongono due gruppi: a sinistra quello del santo che converte suo carceriere inginocchiato a destra quello del guerriero che respinge uno spettatore che a sua volta vorrebbe essere battezzato. Si contrappongono così la serena maestosità dell'eroe cristiano alla violenta confusione dei pagani. Nel Cristo morto che è una delle sue opere più famose, l'artista con misura e chiarezza del tutto classiche, traduce in un linguaggio realistico contraddistinto da forme dure secche i suoi interessi per l'arte antica. Il punto di vista è collocato poco più alto dei piedi del Cristo. Molto forte e l'attenzione sentimentale che traspare dalle contrazioni dei molti stravolti di Maria e Giovanni.
Giovanni bellini
l'ambiente veneto è caratterizzato da influenze bizzantine che hanno diffuso la cultura del colore. Un altro contributo che ha favorito il colorismo veneto è stato dato dall'intensa attività economica di Venezia, che era una città ricca grazie commerci di gemme e tessuti preziosi, i quali arricchiscono le capacità di vedere in maniera diversa la realtà. Un altro contributo è stato dato dall'ambiente urbano veneziano caratterizzato dall'acqua e dai colori sgargianti delle case. Inoltre tutta città e di stile tardo gotico che poi permarrà nella pittura e nell'architettura. Artisti che realizzano quelle preziosità nella pittura e nell'architettura crea un ambiente adatto ad accogliere i contributi dell'arte rinascimentale. Importante è stato Mantegna per il recupero dell'antichità ma è stato di grande importanza per l'espressionismo, che è il bisogno dell'arte veneziana di umanizzare le cose. Il legame che unisce l'uomo alla natura ritorna in Venezia nel rapporto tra l'uomo di mare e la collina veneta, c'è un dialogo con i colori della natura. Non tutti artisti si comportano come Mantegna, ad esempio Bartolomeo Vivarini, nella " madonna e santi ", un'opera che l'ha del tardo gotico, come personaggi, gli angioletti laterali sono tardo gotici e servono a dare importanza alla madonna, anche il tessuto della madonna tipico tardo gotico si nota poiché finemente lavorato, le figure poste ai lati sono strutturate secondo uno schema rinascimentale. Vittorio Carpaccio l'artista che rappresenta usi e costumi della vita veneziana, nelle sue opere tutto ripresa maniera più veritiera possibile. Questo artista è uno dei primi a rappresentare ciò che vede, riporta un ambiente reale non ideale, egli è un precursore del vedutismo veneziano perché ha in sé spirito illuministico. Gentile Bellini è l'artista ufficiale dei dogi, ha presentato momenti importanti della vita comune, sebbene cerchi di studiare la trasparenza dell'acqua egli non rappresenta le tridimensionalità sembra che non abbia accettato come scoperta perché artista tardo gotico. Invece il fratello Giovanni Bellini è cognato del Mantegna ma egli non allo stile del cognato, a maggior attenzione alla gestualità e ai sentimenti dei corpi, inoltre fa attenzione al legame tra natura e uomo; la sua linea non è decisiva, definisce soli volumi che sono masse composte di luce e colore. Nel " orazione dell'orto " del Bellini le vesti del Cristo vibrano come si Cristo avesse paura, nel Bellini drappello di angeli si riduce a uno che va scomparendo alla luce del giorno, questo da sentimento a Cristo. Nella " pietà e San Giovanni " le ferite del Cristo no non sanguinano, la madonna braccia del morto, c'è quasi un legame nei respiri, questo esprime un legame tra madre e figlio. La madonna accetta volere divino ma è distrutta dentro e questo lo si capisce dagli sguardi. Tutto pare condurre a San Giovanni, egli guarda altrove quasi non accettasse l'ordine divino, e gli dimostra sofferenza, sembra voler portare fuori dall'opera il suo dolore. Giovanni Bellini fa sì che inizi una certa relazione tra opera e osservatore. Il paesaggio è quello dell'ambiente veneto, in alcuni punti paesaggio accennato perché l'autore sembra aver capito della presenza dell'atmosfera, inoltre c'è un legame del cielo con i colori dei personaggi. La natura viene vista come proiezione dei sentimenti umani.
Palazzo Strozzi(Benedetto da Maiano e Simone del Pollaiolo) e palazzo Vendramin-Caligeri (Mauro codussi dal 1502)
palazzo strozzi costruito negli anni che vanno dal 1489 al 1504. L'edificio in questo periodo si apre alla città. Il rivestimento più plastico, l'uso della bugnato composto da pietre, indica la Potenza dalla famiglia. Palazzo strozzi è caratterizzato da un marcapiano che nasconde un'altana, che è un terrazzo coperto. L'apertura diventano più ricche salendo di piani. L'edificio si trovano all'interno della città, si prospetta sulla città con un piazzale, l'edificio o funzione di scena nell'ambiente urbano con le sue coperture, questo confermato anche dal fatto che i progetti per la facciata della chiesa e del suo corpo erano divisi, il primo destinato al pubblico il secondo alla chiesa e questo indica l'importanza estetica che avevano assunto di edifici. Palazzo strozzi nasce sull'angolo tra un piazzale e una strada che collega due punti importanti di Firenze, la facciata principale è sulla piazza. L'edificio è stato realizzato con un bugnato che salendo lungo edificio diventa meno ricco. È caratterizzato da una dominanza del orizzontalità rispetto a palazzo Vendramin dove c'è verticalità . Gli archi a tutto sesto di palazzo strozzi danno orizzontalità. All'interno di palazzo strozzi c'è un giardino. Palazzo Vendramin è caratterizzato da una maggiore diffusione di elementi aperti cioè bifore alternate da Serliane ( arco tutto sesto e trabeazione ), l'elemento vuoto prevale sul pieno. I fregi e le interruzioni orizzontali come il marca piano non appesantiscono l'edificio e questo lo avvicinano l'ambiente veneziano fatto di acqua e luci, ma questa prevalenza del vuoto aiuta a non gravare troppo sulle palafitte.
Villa medici
opera di Giuliano da Sangallo, la cui famiglia è stata definita di " ingegneri " poiché non si poneva problemi per la costruzione, egli era un tecnico costruiva ciò che avevano ordinato. Villa medici all'edificio molto semplice, gli angoli definita da pietre. È una classica villa del otium dove arrivano artisti, letterati chiamati da Lorenzo il magnifico. La scala posta davanti all'entrata è stata aggiunta insieme all'orologio di età barocca. Importante portale timpanato ripreso dalle ville di età romana, rappresenta di ville indica un periodo di prosperità è pace, anche la presenza dell'intonaco indica la distanza dall'età in cui si costruivano fortilizi. E il timpano indica la nobiltà delle persone. Il palladio svuoterà il timpano del valore religioso per mantenere solo quello morale.
Leonardo da Vinci
nasce un ambiente culturale già fondato sull'idea del Rinascimento. Rifiuta l'intellettualismo neoplatonico del circolo e accetta il contrario ( ha cioè un atteggiamento scientifico ). ha la volontà di relazionarsi con tutto ciò che affronta, dalla realtà deduce principi e leggi. Novità nell'uso che fa dell'arte, soprattutto nel disegno: che viene usato un progetto di macchine, oggetti meccanici, tipicamente scientifico, ma anche della realtà ( ad es. il disegno dell'Arno come un'immagine fluida, in movimento vuole cogliere cioè ciò che l'occhio vede percepisce ). Leonardo è l'artista che usa il disegno nel campo anatonico, sarà infatti il vero e proprio iniziatore della anatonia artistica ( = analisi del corpo umano ). Anche in campo dell'idraulica realizza diversi interventi di bonifica ( operando a livello di ingegneria idraulica ) nella zona del milanese. Analizza i terreni, in particolare la roccia e processo di erosione che subiscono le pietre. Interviene a che in campo architettonico ( nella restaurazione e portando avanti progetti già realizzati come il duomo di Milano ). A Milano realizza anche l'ultima cena, mentre quando va al Firenze realizza diverse opere tra cui la più importante è la Gioconda. Inoltre in questo periodo realizza anche opere di progettazione. In campo pittorico realizza:
l'adorazione dei Magi di solito l'adorazione veniva rappresentata con un corteo regale o con una figura di spicco mentre Leonardo al corteo regale sostituisce una folla di persone. Sullo sfondo sinistra un rudere architettonico e sulla destra un cavallo. Cambia totalmente l'aspetto iconografico: per Leonardo da realtà è un ambiente fenomenico dove cioè una causa produce un effetto che produce a sua volta un altro effetto e così via. Il fenomeno segno nuovo evento, ossia all'inizio dell'era cristiana segno quindi cambiamento che è sottolineato anche dal posizionamento delle figure che producono un vortice. Quella di Leonardo è una rappresentazione della natura in continuò cambiamento. L'ultima cena l'affresco è posto nel refettorio nell'ultima parete in alto. La luce naturale arriva da sinistra, ed essendo posizionato in alto, è possibile vederla dal basso. Inserisce l'affresco in un contesto naturale, reale che mi acquista i giochi di luce. L'impianto tradizionale fiorentino: prospettiva centrale, una serie di apertura che fanno intravedere paesaggio. Da tavola è allestita trasversalmente che blocca lo spazio. Il senso di movimento e della ricerca scientifica si sposta sull'aspetto psicologico dei personaggi. La causa del subbuglio dei personaggi è data dalle parole del Cristo in questa maniera di apostoli reagiscono in maniera diversa e vengono a creare dei gruppi. Per dipingere questo affresco usa una nuova tecnica detta tecnica inventiata che consiste in una tempera a nuovo ( stucco fatto su due strati duro e levigato ) che è una sorta di collante ( che nel tempo si degrada ). L'obiettivo è la realizzazione di un affresco che si potesse riprendere dopo un po' di tempo mentre con l'affresco normale questo non era possibile. Infatti Leonardo voleva ritornare sull'opera e ritoccarla a livello cromatico. La Gioconda rappresenta Monna Lisa del giocondo, l'artista porta avanti quest'opera fino alla morte. Con quest'opera egli esprime la sua concezione dell'arte, la sua visione dell'uomo e la sua concezione scientifica. La figura è centrale quasi appoggiata ad una sorta di veranda lo sfondo naturale. Le figure posizionato in asse, apparentemente non da un senso di dinamicità, ma da un grande senso di armonia con l'ambiente circostante. Alcuni autori dicono che l'opera sia un testamento di Leonardo perché rappresenta come Leonardo vede rapporto armonioso con la natura sebbene l'uomo abbia una posizione di dominio, non si nota dalla prospettiva con cui rappresentata la natura. Lo sfondo presenta la roccia che si sfalda un terreno lacustre e un sentiero curvo ( senso di mobilità ) appena accennato che se non si pratica scompare. Sia la figura che paesaggio vendono manifestati dalla luce, l'abbigliamento come il petto della donna è illuminato sulle piccole pieghe per dare movimento, luce porta poi a vedere le mani incrociate. Lo sfondo naturale viene velato da un'atmosfera e così rivela la sua realtà naturale così come rivela la realtà dell'uomo. Leonardo voleva rappresentare una figura umana universale e perché la Gioconda non sembra né un uomo ne una donna.
Raffaello
è un'artista che saputo cogliere il meglio degli artisti dell'epoca, così ha saputo creare un'arte estremamente comunicativa, che è stata molto accettata dalla corte papale. La quale utilizza le sue opere per il proprio programma religioso. Inizialmente acquisisce i rudimenti dell'arte pittorica dal padre, all'Italia centrale deve la sua formazione, infatti si notano i rigori geometrici e le influenze fiamminga. Praticò nella bottega del perugino, Raffaello da 1504 al 1508 soggiorna Firenze in cui studiò dal vivo Leonardo e Michelangelo che stanno realizzando dei cartoni che rappresentano le battaglie storiche. Per cui vedere dal vivo i maestri fu una grande insegnamento in questo periodo si dà alla ritrattistica come il ritratto di Agnolo Doni. Dal 1508 lo troviamo a Roma nelle stanze vaticane, Giulio II di far rappresentare il programma iconografico cioè il vero, il bene e il bello. Vero = Dio che era raggiungibile tramite il pensiero dell'uomo e tramite la fede nella rivelazione. Altro concetto e il bene raggiunto tramite la giustizia divisa in civile e religiosa. Il bello si raggiunge tramite le arti in genere quindi si promuove l'arte come la bellezza di Dio. La predilezione per la centralità si nota anche nella centralità della pianta della chiesa, perché porta avanti quel senso di classicità rinnovata, anche per ridare importanza alla chiesa. Grazie Raffaello s'inizia un discorso sulla mitologia, acquistando informazioni del mondo classico per capire la vita reale.
-lo sposalizio della vergine opera del primo periodo in cui l'autore realizza l'opera rifacendosi al suo maestro il perugino, riprendendo nello stile, l'impostazione e il tema. Egli si ripara allo sposalizio del perugino. Lo sfondo molto simile alla consegna delle chiavi a San Pietro, presenza di un volume architettonico con protiri che vanno a terminare con due archi di trionfo. L'opera del Raffaello ha sicuramente una centralità che dà valore tutti personaggi inseriti nel suo contesto, i cortei che giungono da un percorso curvo che segue il percorso curvo dell'edificio, l'edificio grazie alle varie facciate reso quasi cilindrico, questa serie di facciate continuano insieme a quelle del deambulatorio alle scale e alla pavimentazione. L'opera del perugino era meno ricca e meno radiale, anche se si ha da centralità grazie ai protiri riedificherà presenta la centralità della chiesa. Ho aperto all'uomo, indicando che in essa ogni uomo a uno spazio. Il sacerdote rappresenta un punto centrale, ma in verità il centro è l'anello indicato dall'inclinazione dei corpi dei personaggi il corteo dei pretendenti dove alcuni spaccano il bastone indica l'individualità dei personaggi da porta a aperta indica la redenzione della fede. Il Bramante come Raffaello nel tempietto indica la centralità della chiesa, infatti entrambi vengono richiamati dalla chiesa vera riproporre la verità della fede tramite alla simbologia della pittura affinché possa essere compresa dai fedeli. C'è una riproposizione dei gli edifici a pianta centrale tipica degli antichi edifici cristiani ( mausolei) viene costruito con dei criteri di modularità ben precisi.
Giorgione
artista fondamentale del colorismo veneto è un'artista innovativo infatti introduce la prospettiva cromatica ma anche perché lavora direttamente su tela, dipinge direttamente le figure con i colori modificando l'immagine sovrapponendo le figure. Giorgione vive nell'ambiente veneziano tardo gotico, mentre Firenze si predilige un disegno di carattere geometrico invece Venezia si studia la natura e il colore. Giorgione si basa sul senso di humanitas delle opere del Gianbellino, anche le opere del carpaccio sono fondamentali per il Giorgione. S'inizia è conosciuto la pittura umbra e quella di Michelangelo, anche se non si hanno documenti che lo attestino. Egli lavora per una committenza laica non legata all'istituzione religiosa e proprio per questo manca nei titoli di alcune sue opere. Il Giorgione un uomo molto sensibile. La madonna in trono di Castelfranco è dedicata a un nobile linfatiche disegnate simbolo della casata. C'è San Liberale armato a sinistra e San Francesco. Si nota l'influenza geometrica fiorentina nella pavimentazione. Importante è lo sfondo naturale posto dietro la madonna che solitamente nelle opere passate era composto da abside ad indicare la volta celeste. Da prospettiva è un po' falsata, ci sono 2 punti di fuga uno è livello dei braccioli del trono e l'altro è un po' più in alto. Lo spazio naturale rappresenta il rapporto uomo natura. La tempesta è un'opera molto importante sembra fosse un frontespizio di una scatola. È un dipinto in cui si osservano due figure un uomo sulla sinistra che osserva l'adattamento di un bambino. L'insediamento alle spalle delle figure sembra essere castelfranco. Non è un paesaggio perché non avrebbe figure in primo piano. In questo caso l'uomo che osserva un momento importante della vita l'allattamento che indica il ciclo vitale umano. Questo si rivede nella pioggia che è fonte di vita per la natura si riafferma così rapporto tra essere umano e natura e concetto fondamentale è che il termine ultimo della natura è l'uomo. Lo sfondo freddo e il primo piano caldo indica la prospettiva cromatica.
Michelangelo
nasce nel 1475 vive tutta l'epoca di tutto nel Rinascimento maturo, Michelangelo è un'artista criticata molto dal neoclassicismo verrà invece apprezzato di artisti romantici con l'elogio per la sua maniera di far esprimere sentimenti delle sue immagini e anche per il modo di esprimere ricerca di Dio da parte dell'uomo. Egli inizialmente lavora Firenze presso il Ghirlandaio dove conosce Leonardo da Vinci, di seguito viene accolto da Lorenzo in magnifico nella sua nuova scuola che era il giardino botanico in cui si inserisce la novità che si usano le opere antiche per imparare l'arte del disegno, invece prima si apprendeva l'arte dal maestro di bottega. Bertoldo, l'allievo di Donatello, insegnare la scuola di Lorenzo, da questo Michelangelo percepisce in parte la plasticità di Donatello. In seguito tutte le accademie partiranno con l'apprendimento il vero. La poetica del pittore si può già percepire dalla centauromachia che dovrebbe essere una lotta tra centauri non si rivela una lotta tra uomini, essa esprime non tanto un tema mitologico dei si troviamo una serie di personaggi che lottano e sono caratterizzati dagli aspetti tipici del linguaggio di Michelangelo quali la torsione del corpo, il corpo fondato nel muro e la tensione drammatica. L'inserimento di figure nella lastra di marmo che puoi escono esprimendo rapporto ansioso tra uomo di Dio. Michelangelo al compito di eliminare tutto ciò che è superfluo al blocco di marmo, per Michelangelo l'artista ha il compito difficile di eliminare tutto ciò che è superfluo e deve sapere già cosa deve scolpire. Questo fatto fisico coinvolto la coscienza di Michelangelo infatti l'uomo è creatore come Dio. Michelangelo esprime la crisi della fede che coinvolge un'epoca, questa crisi si riflette nelle opere e nelle architetture in cui si stabilisce i legami di fede con il mondo pagano grazie all'inserimento di elementi che un tempo era di sostegno e ora acquisiscono nuove funzioni. Michelangelo è caratterizzato anche dal non finito perché esprime il suo dramma nella sua incapacità di portare a termine le sue opere sono un'allegoria della lotta dell'uomo. L'opera finita rappresenta la decisione dell'artista. La pietà esprime un tema nordico, la madonna che tra le braccia il Cristo morto. Si percepisce una tensione interna che unisce la madonna al proprio figlio. La madonna giovane, le figure vivono in una dimensione atemporale oppure si può leggere che fin da giovane la madonna accetta la morte del figlio, quest'ordine divino sofferto si nota della mano sinistra aperta. Per Michelangelo La faccia e le mani esprimere sentimenti delle figure, nella mano c'è tensione nervosa, ogni mano diversa e di esprimere carattere del proprietario. Per mostrare la morte dei Cristo la sofferenza della madre inserisce le figure in un triangolo, il corpo dei Cristo segue una retta spezzata il braccio lasciato cadere. Il liscio del corpo e messi in contrasto con il ricco modellato della madonna. Il Cristo è come un bambino addormentato in braccio alla madre che soffre per il suo destino, la caratteristica di Michelangelo proprio quella di dare vita le figure. Il Tondo Doni presenta la sacra famiglia con il Giovannino, Michelangelo utilizza dei colori non tipici dei pittori, che solitamente sono modulati, e gli dà un accento quasi metallico per dare plasticità. Colori molto intensi, acidi in contrasto tra di loro. San Giovanni sul lato, sullo sfondo ci sono gli ignudi che aspettano a battesimo quest'opera indica la continuità tra paganesimo al cristianesimo. La madonna si torce per prendere bambino che indica una tensione dinamica ad indicare il passaggio da cristianesimo e paganesimo e ritorna l'elemento ad esse. La cappella Sistina ( 1508-1512 ) realizzato su 500 metri quadri per volere di Giulio II intorno al 1540 viene realizzato il giudizio universale. Il tema è la creazione dell'uomo. Prima si sono i termini terreni e poi temi divini. Ne riquadri centrali ci sono i profeti e sibille. Nelle lunette ci sono rappresentate le storie degli antenati dei Cristo. Temi che uniscono il mondo paga al mondo cristiano. La progettazione molto complessa Michelangelo concepisce la volta come un organismo architettonico in cui inserire i temi non la intende solo con una presentazione perché l'organismo ha sua plasticità che da una buona godibilità dei temi raccontati. Di sfondi sono puliti attinta unica, mentre il primo piano è curato come una scultura, le figure sono ben evidenti appoggiate su supporti è tutto molto semplice perché sia ben visibile. Michelangelo da un'interpretazione in chiave architettonica essendo architetto. Colori intensi, saturi e questo dimostra che anche il colore serve a far leggere bene le immagini. I profeti e le sibille sono figure intermedie che uniscono l'uomo e dio oltre a questi sono serie di ignudi che popolano le cornici, e si rappresentano l'uomo comune che percepisce la presenza divina, sia nel mondo cristiano che in quello pagano. Le figure sono leggermente ruotate al indietro in modo da far vedere che percepiscono la presenza divina. Il giudizio universale vuole trasmettere l'importanza del giudizio divino il perno centrale è il Cristo che assomiglia ad un maestro d'orchestra, che crea un movimento rotatorio dall'alto verso il basso in alto ci sono le anime del paradiso scendendo troviamo le anime mortali che poi sono punite catturate dal demonio. La madonna vicino il Cristo è vista come intermediario per chiedere la grazia. L'uomo in questo periodo impaurito dalla sua fine, e questa opera deve trasmettere all'uomo è sceso di paura e ricerca di redenzione. Il senso di equilibrio rotatorio si ritrovò nella sua cupola che su seguita da colonnine binate che poi si ritrovano nel lanternino. Le colonnine a seconda della luce crea un effetto di liberazione e rotazione. Il David di Michelangelo esprime la forza dell'uomo per rivaleggiare con Dio. Opera dove il signore committente chiede Michelangelo di rappresentare il princeps rinascimentale che conquista la signoria. Il blocco di marmo era già stato abbozzato da un altro artista. In questo personaggio si può trovare la forza intellettiva che tutto un uomo può avere, egli rappresenta l'uomo con i canoni policlitei però in una posizione di semi squilibrio. Il braccio sinistro e il capo sono le parti più interessanti perché dovevano essere rivolte verso Golia. La vista da basso all'alto da importanza al torace alle spalle e al capo così a livello visivo tutto ciò che si trova di sotto sembra rimpicciolito, quindi le gambe e il bacino sembrano sproporzionati. Una maniera per esprimere la forza contenuta che sarebbe esplosa nel lancio della fionda si nota nella tensione, nella massa pratica dei capelli, nello sguardo accigliato, nelle rughe della fronte, e nelle mani di quando sono tese mostrano le vene e quindi la forza muscolare che fa irrigidire le dita e il palmo. Una scultura in modellato agisce sull'osservatore far concepire i segni della vitalità del blocco di marmo a cui l'uomo ha dato un'anima. Michelangelo a Firenze nella cappella mi dice a in cui sono sotterrati Giuliano ( giorno e notte statue sotto la tomba) e Lorenzo ( Aurora e crepuscolo ). Le statue non sono complete, ed è per questo che è stato dato unificato che una crosta terrena blocca l'ascesa delle anime. L'architettura rappresenta con la sua plasticità di elementi architettonici senza funzione, essi in verità mostrano quella spinta che dall'esterno vuole entrare per concepire la verità del mistero dopo la morte. L'architettura esprime la lotta dell'uomo per capire la verità l'architettura perde la sua funzione strutturale di vent'espressione di un'emozione. Michelangelo anticipa il barocco in cui l'architettura acquisisce importanza sentimentale.
Manierismo
utilizzato dal Vasari dando gli diversi significati: per definire aree geografiche ( egiziana, fiamminga ), storiche ( vecchio, moderno ). Usa termini di maniera per indicare il concetto di stile di grazia riferita ai grandi maestri. Per noi il manierismo è la diffusione della cultura rinascimentale in Europa, gli artisti italiani vengono chiamati alle corti di tutta Europa compresa quella dell'est. Questi artisti portano varie interpretazioni delle forme d'arte come il bugnato diventa un metodo per adornare. Manierismo significa anche la circolazione di testi d'arte, e anche la capacità di liberare la fantasia dell'artista, nel manierismo c'è la tendenza in architettura e pittura ad utilizzare al posto della prospettiva centrale una prospettiva accidentale, che mostra una particolare emozione dei personaggi con l'obiettivo di trasferire queste emozioni all'osservatore. E per arrivare a questo si utilizza il colore e anche con una dinamicità della struttura ( direttrici realizzate grazie al movimento dei corpi ) e con più fantasia. In questo periodo si realizzano molte grotte con le ninfei per rifarsi alle storie mitologiche e hanno solo scopo di arricchir l'ambiente.
Palladio
artista che prende tutto il periodo del 1500, Andrea Di Pietro di origine modesta, lavorava prima come scalpellino, poi come lapicida poi come scultore ed infine come architetto. In questo periodo palladio conosce il Trissino, il quale vista la sua passione per l'antico lo fa studiare lo porta molte volte a Roma. Palladio compie il rilievo di grandi edifici, riprende tutto, studia trattato di Vitruvio, studia come venivano realizzati i masselli
( studia tutte le parti interne delle volte crollate ). Palladio riporta tutte le misurazioni sul manuale dell'architetto e spiega come realizzare un edificio. La bravura dell'artista a passare dall'aspetto pratico quello teorico. Gli artisti inglesi capirono grazie palladio come unire il pratico e il bello, l'architetto inglese portò alla fondazione dello stile coloniale. Nello studiare il mondo romano il palladio si accorge che l'artista romano oltre a preoccuparsi dell'effetto estetico si preoccupava della durata e della praticità di edifici. Palladio influenzato da Mantegna per la razionalità dei suoi quadri e per la logica sequenziale di rappresentazione ed è influenzato l'architetto Baldassarre Peruzzi. Il mondo antico è visto come fonte di ispirazione, che si modifica a seconda dei voleri moderni. Palladio realizzo edifici civili come villa barbaro, villa maser, Palazzo Chigi, la chiesa di San Giorgio e quella del redentore. Palladio realizza la basilica di Vicenza basandosi sulla basilica civile romana che era l'edificio che meglio esprimeva la potenza romana. E da una semplice interpretazione della basilica romana infatti che scaturisce da il canone estetico che della basilica. La basilica si propone uno spazio diviso in due livelli: 1 di base, con un porticato e nella parte alta c'è una galleria ripercorre internamente l'edificio, termina con una balaustra architettonica. All'interno c'è una copertura a carena di nave. Soluzione per spiegare il problema dell'attaccamento a terra e del l'attaccamento al cielo. Le statue e la balaustra si inseriscono nello spazio che sembra protratto verso l'alto. Il problema che si poneva era quello dell'angolo cioè si doveva essere finito o aperto. Palladio sul porticato non si propone tre colonne che fanno da angolo come se questo porticato continuasSe nell'angolo e questo lo si nota ma non si dà molta attenzione. Il problema estetico viene risolto così: ci sono una serie di arte tutto sesto che ci propongono un ritmo alternatoe costante. Nel piedritto troviamo un ordine gigante che si appoggia sui piedriti e delle colonne lati che hanno un ordine minore. Abbiamo una parte di trapezio interrotta da un piedritto ( arco più trabeazione =sabiana). Inserisce dei fori circolari che si intercalano nei fianchi di ordini minori. Ville: palladio è stato rivisitato da un teorico dell'architettura perché l'illuminismo vede palladio come un architetto illuminista chiusa la ragione per risolvere le problematiche dell'architettura. Il giardino diventa tramite tra il costruito e la natura dominata dall'uomo. Le ville vengono realizzate per una nobiltà che si concentra nel territorio. Villa definizione: l'uovo di lavoro agricolo. Nascono le barchesse che sono luoghi laterali alla villa usati come abitazione dei fattori che lavorano lì. Il giardino rappresenta un legame con il territorio. Villa maser di fronte alla villa è posto in timpano triangolare che indica la nobiltà.