Arte Gotica

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Gotico

Gotico Stile dell'architettura, della pittura, della scultura e delle arti decorative, sviluppatosi dalla prima metà del XII secolo nell’Ile-de-France e diffusosi nel giro di pochi anni in tutta Europa: in Italia si protrasse sino ai primi decenni del Quattrocento, mentre nei paesi nordici perdurò sino agli inizi del XVI secolo. Il termine "gotico", derivato dal nome della popolazione dei goti, fu coniato dagli artisti e dai teorici del Rinascimento italiano, e usato con accezione negativa per indicare l'arte dei tre secoli precedenti, considerata di scarso valore, opera di popoli "barbari"; già allora qualificava e ancora oggi designa il periodo della storia dell’arte successivo allo stile romanico. Il gotico è attualmente riconosciuto come una delle maggiori espressioni dell'arte europea.
ARCHITETTURA
L’ambito artistico nel quale lo stile gotico conobbe le manifestazioni più significative è rappresentato dall'architettura religiosa. In evidente contrasto con gli stilemi del romanico, caratterizzato dall'uso dell'arco a tutto sesto, da strutture robuste e da finestre di dimensioni ridotte, il gotico si distingue per la presenza di archi a sesto acuto, guglie slanciate, grandi vetrate e strutture slanciate. La nuova articolazione architettonica fu resa possibile dall'innovazione strutturale della volta a costoloni; questa, sostenuta da pilastri di pietra e costituita da archi tra loro intrecciati, assorbe le spinte statiche alleggerendo il peso sulle pareti laterali, e consente quindi di innalzare l’edificio molto più di quanto fosse possibile nel periodo romanico. Altra fondamentale innovazione fu lo sviluppo del sistema dei contrafforti e l’introduzione degli archi rampanti, che permisero di ridurre lo spessore dei muri, nei quali potevano inoltre essere aperte ampie finestre con vetrate colorate. Le imponenti cattedrali erette nella Francia del Nord a partire dalla seconda metà del XII secolo determinarono un radicale mutamento nello stile architettonico rispetto al romanico.
In genere le cattedrali gotiche erano a tre navate, con poche differenze sostanziali nella pianta rispetto a quelle romaniche; l’organizzazione dello spazio interno fu tuttavia rielaborata, conferendo maggiore importanza ad alcune parti della chiesa, come ad esempio il presbiterio, quasi sempre arricchito di deambulatorio, cappelle radiali e abside poligonale. Del tutto nuovo fu inoltre l’effetto slanciato ottenuto attraverso l’impiego di alti e sottili pilastri a fascio, nervature parallele, archi a sesto acuto, che conferiscono alle cattedrali gotiche il tipico verticalismo pregno di significati mistici e simbolici.
La facciata delle chiese era scandita nella parte inferiore da tre o cinque portali, spesso riccamente scolpiti, corrispondenti alle navate interne; era inoltre sormontata da guglie e si apriva al centro in un grande rosone, posto sopra il portale centrale.
La prima fase del gotico
Il primo manifestarsi del nuovo stile architettonico è generalmente riconosciuto dagli storici dell’arte nella ristrutturazione della zona absidale dell'abbazia di Saint-Denis (luogo di sepoltura dei reali di Francia a nord di Parigi), realizzata nel quarto decennio del XII secolo. Nel deambulatorio di Saint-Denis, esili colonne sostengono eleganti volte ogivali, dalle quali si accede alle cappelle radiali illuminate da grandi finestre: si trattava di notevoli innovazioni, che preannunciano la dimensione spaziale tipica degli interni delle cattedrali gotiche posteriori.
Lo stile inaugurato a Saint-Denis fu subito ripreso in altre cattedrali dell’Ile-de-France: a Sens, Noyon, Laon e, in particolare, a Parigi, dove nel 1163 si iniziò la costruzione della cattedrale di Notre-Dame. Oltre alle vetrate istoriate, alle volte a sesto acuto, agli altissimi e sottili sostegni interni, in alcuni casi fu aggiunta una nuova struttura, una stretta galleria situata nelle pareti sopra gli archi delle navate laterali, aperta con trifore sulla navata centrale e detta perciò triforio: ne risultarono accentuati lo sviluppo verticale dell’edificio e il gioco di pieni e vuoti nelle superfici murarie.
Il gotico maturo
Le sperimentazioni e le conquiste della prima fase del gotico culminarono nella cattedrale di Chartres, ricostruita dopo che l’incendio del 1194 aveva distrutto il precedente edificio dell’XI secolo. Fu eliminato il matroneo sopra le navate laterali, di derivazione romanica, e mantenuto solo il triforio; nelle pareti superiori si aprirono finestre a ogiva molto alte, sormontate da un rosone.
Il gotico maturo trovò massimo compimento nella cattedrale di Reims (iniziata nel 1211) che, per le sue perfette proporzioni, rappresenta un momento di classica severità ed equilibrio nello sviluppo dello stile. Apparve per la prima volta la suddivisione delle vetrate in due o più ogive mediante lunghe ed esili nervature di pietra, tratto frequente nella successiva architettura gotica.
Durante la breve stagione del gotico maturo fu inoltre edificata la cattedrale di Saint-Etienne a Bourges, caratterizzata dalla forte elevazione degli archi che separano la navata centrale dalle laterali; lo sviluppo delle pareti superiori fu invece ridotto all’altezza del triforio. Nel terzo decennio del Duecento la costruzione della cattedrale di Amiens rappresentò un preludio allo stile fiammeggiante. Nel 1225 fu inoltre iniziata la cattedrale di Beauvais, la più alta delle cattedrali gotiche francesi: le sue imponenti arcate hanno un'altezza equivalente a quella della parte superiore della navata.
Il gotico rayonnant
Durante il regno di Luigi IX (1226-1270) fiorì il cosiddetto gotico rayonnant; il termine deriva dai raggi di pietra che, diramandosi dal centro come in una ruota, caratterizzavano i grandi rosoni tipici dell'epoca. Peculiarità dello stile sono l’ulteriore riduzione della struttura in muratura delle chiese, l'ampliamento delle finestre e la sostituzione della parete del triforio con vetrate colorate; se le chiese del gotico maturo apparivano estremamente solide, quelle dello stile rayonnant davano invece in primo luogo un'impressione di luminosità, preziosità e raccoglimento.
La ricostruzione dell'abbazia di Saint-Denis, iniziata nel 1232, sfociò in un edificio che è uno dei primi esempi di gotico rayonnant: della struttura originaria furono conservati soltanto il deambulatorio e la facciata occidentale. Maggiormente rappresentativa del nuovo stile fu la Sainte-Chapelle, costruita tra il 1242 e il 1248 da Luigi IX sull'Ile de la Cité, a Parigi: grandi finestre si innalzano dal livello inferiore fino agli archi delle volte, occupando tutta l'area compresa tra gli esili pilastri delle pareti laterali; la muratura è scomparsa, lasciando il posto a un’intelaiatura leggera a sostegno delle ampie vetrate colorate.
Nell'evoluzione dell'architettura gotica l'ampliamento graduale delle vetrate non rispondeva alla necessità di conferire maggiore luminosità agli interni: di fatto, come dimostrano la Sainte-Chapelle e le cattedrali di Chartres e Bourges, la luce rimaneva piuttosto bassa e soffusa come nelle cattedrali romaniche. Le vetrate, riccamente decorate nelle tonalità prevalenti del rosso rubino e del blu scuro, diffondevano tuttavia una luminosità più calda e vibrante. Piccoli medaglioni in vetro multicolore, raffiguranti episodi della Bibbia e delle vite dei santi, erano solitamente inseriti nelle vetrate delle cappelle e delle navate laterali; sulle ampie vetrate nella parte superiore della navata erano invece rappresentate singole figure di grandi dimensioni, facilmente visibili dal basso. A cominciare dalla seconda metà del XIII secolo si affermò la tecnica della grisaille, che consente di disegnare motivi nelle sfumature del grigio su vetro bianco: questi pannelli erano spesso accostati ad altri colorati, che assunsero tuttavia gradualmente toni più chiari.
La diffusione dell'architettura gotica
L’influenza del gotico francese segnò in modo determinante lo sviluppo dello stile in Germania, a cominciare dalla cattedrale di Limburg an der Lahn (1225 ca.), fino al coro della cattedrale di Colonia (iniziata nel 1248), progettato sul modello rayonnant di Amiens.
Italia e Inghilterra, invece, accolsero le suggestioni francesi rielaborandole in modo originale. In Italia, il gotico si manifestò principalmente nell'adozione di alcuni elementi strutturali (come gli archi acuti), introdotti tuttavia all'interno di un impianto più misurato, che non abbandonava il senso dell’armonia delle proporzioni dell’arte romanica e preparava l’avvento della poetica rinascimentale. Lo sviluppo orizzontale prevalse infatti su quello verticale; le pareti rimasero solide e compatte e le vetrate rivestirono minore importanza rispetto agli affreschi. Lo stile gotico, che assunse caratteristiche molto diverse a seconda delle regioni, fu introdotto dai cisterciensi: un tipico esempio dell’architettura dell’ordine è offerto dall'abbazia di Chiaravalle, vicino a Milano, nella quale elementi gotici convivono a fianco di forme e impianti romanici. Sono espressioni del gotico italiano il pulpito del battistero e il camposanto di Pisa (iniziato nel 1278), la chiesa di Santa Croce (1294) e il Duomo di Firenze (iniziato nel 1296), le facciate delle cattedrali di Siena (iniziata nel 1229) e Orvieto (1290), la Basilica di San Petronio a Bologna (iniziata nel 1390). Tra gli esempi d’architettura militare e civile del periodo, peraltro molto diversi tra loro e fortemente legati alle tradizioni locali, si ricordano Castel del Monte ad Andria (1240), il Palazzo dei Priori di Perugia (1293), Palazzo Ducale a Venezia (ristrutturato e decorato a partire dal 1340), il Palazzo Pubblico a Siena (1378). Esempio di tardo gotico, fedele allo stile fiammeggiante d'Oltralpe, è il Duomo di Milano, il cui cantiere venne inaugurato nel 1387.
In Inghilterra gli stilemi del gotico francese sono presenti nell'ampliamento dell'ala orientale (iniziato nell'ultimo trentennio del XII secolo) della cattedrale di Canterbury e nell'abbazia di Westminster (iniziata nel 1245), ispirata alla cattedrale di Reims. Per il resto in questo paese si ebbe uno sviluppo autonomo dello stile gotico, nel quale i numerosi elementi orizzontali bilanciano e attenuano decisamente lo slancio verticale. Tipica del gotico inglese è inoltre la fitta nervatura con funzione decorativa.
Il primo gotico inglese trova una delle espressioni più significative nella cattedrale di Salisbury (iniziata nel 1220; la torre e le guglie risalgono invece al XV secolo). Vetrate molto complesse sia dal punto di vista del progetto iconografico, sia per quanto riguarda l’articolazione in pannelli, sul modello di quelle dell'abbazia di Westminster, sono il tratto caratterizzante anche dell'Angel Choir (iniziato nel 1256) della cattedrale di Lincoln e dell'ottagono (iniziato nel 1322) della cattedrale di Ely.
Come in Italia, anche in Spagna l'introduzione del gotico si deve ai cisterciensi: i motivi architettonici tipici dell’ordine furono ripresi e sviluppati nel Duecento nella cattedrale di Toledo, iniziata nel 1227, e nel secolo successivo in quelle di Barcellona (dal 1299) e di Oviedo (cominciata nel 1388).
SCULTURA
Numerose sculture a soggetto religioso adornano i portali delle cattedrali gotiche francesi. Nei portali occidentali della cattedrale di Chartres si ammirano i più antichi esempi a noi pervenuti di statue addossate a colonne, alte figure realizzate in uno stile severo e lineare ancora molto debitore del romanico, intrise di intensa spiritualità. Queste sculture esercitarono una profonda influenza su una delle maggiori opere gotiche dell’arte plastica spagnola, il gruppo del Portico della Gloria della cattedrale di Santiago de Compostela (completato nel 1188).
Se nel primo gotico la scultura conserva chiari caratteri romanici, a partire dall'ultimo ventennio del XII secolo essa si caratterizza per una maggiore sinuosità di linee, leggerezza e grazia di forme.
A partire dal 1210 circa, con il Portale dell'Incoronazione della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, e dopo il 1225, con il portale della cattedrale di Amiens (in particolare nella statua di Cristo nota come Le beau Dieu), il ricco drappeggio classicheggiante che avvolge le figure venne sostituito da un movimento di linee meno rilevate, sopra volumi più solidi. A partire dal quarto decennio del XIII secolo la scultura cominciò ad acquisire maggiore autonomia rispetto alla struttura architettonica, come si nota già nella decorazione della facciata occidentale della cattedrale di Reims e negli Apostoli della Sainte-Chapelle a Parigi: i volti dal sorriso accentuato, con gli occhi a mandorla, i capelli ricci, e le pose delicate testimoniano di una sintesi di elementi naturalistici, raffinata affettazione e compostezza ispirata. A metà tra le tendenze manieristiche e il crescente realismo si colloca pure la Vergine del portale inferiore della Sainte-Chapelle, ritratta in atteggiamento materno, secondo un modello compositivo destinato a essere ripreso con infinite variazioni in tutta Europa.
La diffusione della scultura gotica
Sebbene il luogo d'origine e il massimo centro di diffusione della scultura gotica vadano identificati con la Francia settentrionale, le opere più rilevanti furono prodotte in Germania. Il più notevole gruppo scultoreo tedesco del XIII secolo è senza dubbio quello della cattedrale di Bamberga, che risente dell'influsso delle statue di Reims: vi figura il Cavaliere di Bamberga, realizzato intorno al 1240, la prima statua equestre europea posteriore al VI secolo d.C., un’opera che incarna gli ideali cavallereschi medievali.
La scultura italiana, molto legata alla tradizione classica, risentì solo in parte dell'influenza francese. Si può tuttavia individuare una tendenza goticizzante già nelle decorazioni del Duomo di Parma e nella costruzione e decorazione del vicino Battistero, di Benedetto Antelami. Sempre all'interno di un’impostazione culturale classica si colloca il pulpito in marmo del Battistero di Pisa, di Nicola Pisano, animato da vaghe suggestioni gotiche. Giovanni Pisano, figlio di Nicola, fu il primo ad adottare pienamente i canoni del manierismo gotico francese; di gran vigore e notevole intensità espressiva sono, in particolare, le statue dei filosofi e dei profeti (1285-1296 ca.) che adornano la facciata del Duomo di Siena.
Sebbene l’influenza dello stile gotico francese fosse stata forte su molti scultori italiani degli ultimi decenni del XIV secolo, non venne mai meno il prestigio e la vitalità del modello classico, che continuò a ispirare gran parte dell’arte plastica (come si vede chiaramente ad esempio dai nudi e dal drappeggio delle statue). Con il concorso (1401) per la seconda porta bronzea del Battistero del Duomo di Firenze, vinto da Lorenzo Ghiberti, ebbe inizio il primo Rinascimento italiano.
PITTURA
Sino al XIII secolo la pittura gotica fu caratterizzata da estrema stilizzazione e ricchezza di elementi decorativi. Poco interessati a una rappresentazione realistica della profondità spaziale, quanto invece preoccupati di rendere chiaramente il valore dei soggetti sacri raffigurati, gli artisti elaborarono composizioni in cui le dimensioni dei singoli personaggi erano proporzionali alla loro importanza, non agli elementi del contesto o alle altre figure. In Italia si sviluppò una tradizione indipendente rispetto al resto d'Europa, che dapprima si rifece all'eredità classica e bizantina, e in seguito accolse le innovazioni introdotte da Cimabue, Giotto e dalla pittura senese del XIII-XIV secolo (Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti e suo fratello Ambrogio): se le sperimentazioni dei due fiorentini sulla resa del volume e della profondità aprirono la strada all’arte rinascimentale del Quattrocento, le esperienze dei senesi avrebbero avuto una grande influenza sullo sviluppo del gotico internazionale.
ARTI DECORATIVE
Nel corso del XIII secolo le arti decorative risentirono ampiamente, in Francia, della coeva architettura ecclesiastica e dell’arte delle vetrate. Un esempio è rappresentato dai medaglioni miniati che illustrano le Bibles moralisées, del terzo decennio del secolo, che imitano chiaramente i motivi presenti nelle vetrate. Nel Salterio di Luigi IX, compilato dopo il 1255, le cornici culminanti in un timpano con rosone che racchiudono le miniature sono ispirate all’esterno della Sainte-Chapelle. A partire dal 1250, lo stesso stile raffinato e lineare si manifesta sia nelle statue monumentali sia nelle piccole figure in avorio: si consideri l'elegante statuetta in avorio della Vergine con il Bambino della Sainte-Chapelle (1265 ca. ora al Louvre, Parigi), modellata sull'esempio dell'imponente statua del portale inferiore della cappella. Le arti decorative acquisirono maggiore autonomia nel XIV secolo in Renania; in generale la scultura tedesca fu caratterizzata da opere di grande forza espressiva, tanto nelle statue della scuola di Costanza quanto nelle croci del medio corso del Reno, nelle quali si offre una straziante raffigurazione del Cristo sofferente.
Nel terzo decennio del secolo l’arte della miniatura conobbe una straordinaria svolta grazie all’opera di Jean Pucelle, attivo a Parigi; nel suo Breviario di Belleville (1323-1326, Bibliothèque Nationale, Parigi) le lettere, le illustrazioni e le cornici si dispongono sulla pagina secondo un progetto armonico e coerente, rappresentando un modello per i miniaturisti dei decenni successivi.
GLI SVILUPPI DEL GOTICO DALLA METÀ DEL XIV SECOLO
Dopo essere stata il principale centro dell'arte gotica europea, intorno alla metà del XIV secolo Parigi perse questo indiscusso primato, in seguito al diffondersi del flagello della peste nera e allo scoppio della guerra dei Cent'anni.
Pittura e miniatura
Il gotico internazionale, del quale Pucelle può essere considerato un precursore, fu caratterizzato da elegante linearismo, preziosi accordi cromatici, ricchezza di dettagli e attenzione naturalistica ai particolari; verso la metà del XIV secolo si assistette inoltre all’introduzione nella pittura gotica dei principi della prospettiva, messi a punto dagli artisti rinascimentali italiani. Negli ultimi decenni del Quattrocento anche la miniatura, specialmente a Parigi, si orientò alla resa della dimensione spaziale, prendendo definitivamente le distanze dalle concezioni figurative medievali. Tale declinazione realistica dell’arte nell’Europa del Nord coincise di fatto con lo sviluppo in quei paesi della cultura rinascimentale: con riferimento a questo periodo dell’arte nordica (sia nella pittura sia nella scultura) si usa talvolta il termine tardogotico, che indica tuttavia una realtà ben diversa dal gotico dei secoli precedenti e, in effetti, un suo superamento.
Scultura
La scultura gotica nordeuropea rimase sostanzialmente estranea all'influenza dell'arte del primo Rinascimento italiano; a Digione, intorno al 1400, Claus Sluter eseguì per Filippo l'Ardito, duca di Borgogna, alcune delle più importanti opere scultoree del tardogotico. Per la tomba del duca (iniziata nel 1385, Musée des beaux arts, Digione) realizzò statue connotate da intensa tristezza; nel gruppo scultoreo del Pozzo di Mosè (1395-1404) rappresentò sei profeti in uno stile realistico intriso di alta spiritualità.
Attorno al 1500, con le opere di Michel Colombe e dei manieristi della scuola di Troyes in Francia, e con le realizzazioni di Tilman Riemenschneider, Veit Stoss e Adam Kraft in Germania, si concluse il periodo della scultura gotica.
Architettura
Il cosiddetto gotico fiammeggiante rappresenta l'ultima fase dell'architettura gotica in Francia. Le esuberanti decorazioni tipiche di questo stile interessarono soprattutto l'esterno degli edifici; gli interni subirono invece in generale una semplificazione, con l'eliminazione dei capitelli da tutti i pilastri, ridotti a meri supporti. Il fulcro dell’apparato ornamentale si spostò sulle volte, che si complicarono e articolarono in un fitto intreccio di nervature.
Lo stile fiammeggiante
Nato nell'ultimo ventennio del XIV secolo con l'opera dell'architetto francese Guy de Dammartin, lo stile fiammeggiante si sviluppò pienamente solo dopo la fine della guerra dei Cent'anni (1453), quando in Francia prese il via un'intensa attività edilizia. Le maggiori espressioni di questo stile architettonico, caratterizzato da curve rovesciate, decorazioni a forma di fiamma (da cui il nome) e strutture esili, si collocano alla fine del XV secolo e nel trentennio successivo: risalgono a questo periodo le opere di Martin Chambiges e del figlio Pierre, tra le quali ricordiamo le facciate della cattedrale di Troyes e quelle del transetto di Senlis e Beauvais. Diffusosi dalla Francia in tutta l'Europa continentale, il gotico fiammeggiante dette vita alle interpretazioni più ardite in Spagna, mentre in Portogallo, durante il regno di Manuele I (1495-1521), venne sviluppandosi in uno stile nazionale, caratterizzato dalla presenza di motivi esotici, chiamato stile manuelino.
Lo stile perpendicolare
In Inghilterra, in luogo dello stile fiammeggiante, si affermò tra il XIV secolo e l'inizio del XVI una particolare variante del gotico, detta stile perpendicolare, il cui capolavoro assoluto è rappresentato dalla cappella del King's College di Cambridge (iniziata nel 1443). Caratterizzato da strutture verticali rettilinee, pannelli e pareti traforati secondo disegni ortogonali, e soprattutto volte a ventaglio articolate in complesse nervature, questo stile è magnificamente esemplificato anche nel chiostro della cattedrale di Gloucester (1351-1408) e nella Lady Chapel (detta anche cappella di Enrico VII) dell'abbazia di Westminster (1503-1519).
Edifici civili tardogotici
Nel periodo del tardogotico furono costruiti numerosi edifici civili; si segnalano, in particolare, quelli realizzati in Belgio, fra i quali il Municipio di Lovanio (1448-1463) e quello di Oudenaarde (1526-1530). In Inghilterra e Francia gli austeri manieri del XII e del XIII secolo, dalle forme in parte ispirate all'architettura religiosa gotica, furono gradualmente sostituiti, verso la fine del XIV secolo, da castelli e imponenti palazzi, nei quali furono approntate grandi innovazioni architettoniche: ricordiamo ad esempio il Palazzo dei Papi di Avignone.
Dal tardo XV secolo fino al secondo decennio del XVI secolo in Francia furono costruiti numerosi castelli, come quelli di Amboise (1483-1501) e di Blois (1498-1515), lungo la Loira. La principale caratteristica degli esterni è rappresentata dai lucernari, cui si affiancano, come nella facciata del Palazzo di Giustizia di Rouen (1508), eleganti archi rampanti.

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