Appunti sulla nascita e lo sviluppo dell'arte gotica

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Categoria:Storia Dell'arte
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Data:01.06.2005
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Testo

Gotico
2.
Architettura
L’ambito artistico nel quale lo stile gotico conobbe le manifestazioni più significative è rappresentato dall'architettura religiosa. In evidente contrasto con gli stilemi del romanico, caratterizzato dall'uso dell'arco a tutto sesto, da strutture robuste e da finestre di dimensioni ridotte, il gotico si distingue per la presenza di archi a sesto acuto, guglie slanciate, grandi vetrate e strutture slanciate. La nuova articolazione architettonica fu resa possibile dall'innovazione strutturale della volta a costoloni; questa, sostenuta da pilastri di pietra e costituita da archi tra loro intrecciati, assorbe le spinte statiche alleggerendo il peso sulle pareti laterali, e consente quindi di innalzare l’edificio molto più di quanto fosse possibile nel periodo romanico. Altra fondamentale innovazione fu lo sviluppo del sistema dei contrafforti e l’introduzione degli archi rampanti, che permisero di ridurre lo spessore dei muri, nei quali potevano inoltre essere aperte ampie finestre con vetrate colorate. Le imponenti cattedrali erette nella Francia del Nord a partire dalla seconda metà del XII secolo determinarono un radicale mutamento nello stile architettonico rispetto al romanico.
In genere le cattedrali gotiche erano a tre navate, con poche differenze sostanziali nella pianta rispetto a quelle romaniche; l’organizzazione dello spazio interno fu tuttavia rielaborata, conferendo maggiore importanza ad alcune parti della chiesa, come ad esempio il presbiterio, quasi sempre arricchito di deambulatorio, cappelle radiali e abside poligonale. Del tutto nuovo fu inoltre l’effetto slanciato ottenuto attraverso l’impiego di alti e sottili pilastri a fascio, nervature parallele, archi a sesto acuto, che conferiscono alle cattedrali gotiche il tipico verticalismo pregno di significati mistici e simbolici.
La facciata delle chiese era scandita nella parte inferiore da tre o cinque portali, spesso riccamente scolpiti, corrispondenti alle navate interne; era inoltre sormontata da guglie e si apriva al centro in un grande rosone, posto sopra il portale centrale.
1.
La prima fase del gotico
Il primo manifestarsi del nuovo stile architettonico viene generalmente riconosciuto dagli storici dell’arte nella ristrutturazione della zona absidale dell'abbazia di Saint-Denis (luogo di sepoltura dei reali di Francia a nord di Parigi), realizzata nel quarto decennio del XII secolo. Nel deambulatorio di Saint-Denis, esili colonne sostengono eleganti volte ogivali, dalle quali si accede alle cappelle radiali illuminate da grandi finestre: si trattava di notevoli innovazioni, che preannunciano la dimensione spaziale tipica degli interni delle cattedrali gotiche posteriori.
Lo stile inaugurato a Saint-Denis fu subito ripreso in altre cattedrali dell’Ile-de-France: a Sens, Noyon, Laon e, in particolare, a Parigi, dove nel 1163 si iniziò la costruzione della cattedrale di Notre-Dame. Oltre alle vetrate istoriate, alle volte a sesto acuto, agli altissimi e sottili sostegni interni, in alcuni casi venne aggiunta una nuova struttura, una stretta galleria situata nelle pareti sopra gli archi delle navate laterali, aperta con trifore sulla navata centrale e detta perciò triforio: ne risultarono accentuati lo sviluppo verticale dell’edificio e il gioco di pieni e vuoti nelle superfici murarie.
2.
Il gotico maturo
Le sperimentazioni e le conquiste della prima fase del gotico culminarono nella cattedrale di Chartres, ricostruita dopo che l’incendio del 1194 aveva distrutto il precedente edificio dell’XI secolo. Venne eliminato il matroneo sopra le navate laterali, di derivazione romanica, e mantenuto solo il triforio; nelle pareti superiori si aprirono finestre a ogiva molto alte, sormontate da un rosone.
Il gotico maturo trovò massimo compimento nella cattedrale di Reims (iniziata nel 1211) che, per le sue perfette proporzioni, rappresenta un momento di classica severità ed equilibrio nello sviluppo dello stile. Apparve per la prima volta la suddivisione delle vetrate in due o più ogive mediante lunghe ed esili nervature di pietra, tratto frequente nella successiva architettura gotica.
Durante la breve stagione del gotico maturo fu inoltre edificata la cattedrale di Saint-Etienne a Bourges, caratterizzata dalla forte elevazione degli archi che separano la navata centrale dalle laterali; lo sviluppo delle pareti superiori fu invece ridotto all’altezza del triforio. Nel terzo decennio del Duecento la costruzione della cattedrale di Amiens rappresentò un preludio allo stile fiammeggiante. Nel 1225 fu inoltre iniziata la cattedrale di Beauvais, la più alta delle cattedrali gotiche francesi: le sue imponenti arcate hanno un'altezza equivalente a quella della parte superiore della navata.
3.
Il gotico rayonnant
Durante il regno di Luigi IX (1226-1270) fiorì il cosiddetto gotico rayonnant; il termine deriva dai raggi di pietra che, diramandosi dal centro come in una ruota, caratterizzavano i grandi rosoni tipici dell'epoca. Peculiarità dello stile sono l’ulteriore riduzione della struttura in muratura delle chiese, l'ampliamento delle finestre e la sostituzione della parete del triforio con vetrate colorate; se le chiese del gotico maturo apparivano estremamente solide, quelle dello stile rayonnant davano invece in primo luogo un'impressione di luminosità, preziosità e raccoglimento.
La ricostruzione dell'abbazia di Saint-Denis, iniziata nel 1232, sfociò in un edificio che è uno dei primi esempi di gotico rayonnant: della struttura originaria furono conservati soltanto il deambulatorio e la facciata occidentale. Maggiormente rappresentativa del nuovo stile fu la Sainte-Chapelle, costruita tra il 1242 e il 1248 da Luigi IX sull'Ile de la Cité, a Parigi: grandi finestre si innalzano dal livello inferiore fino agli archi delle volte, occupando tutta l'area compresa tra gli esili pilastri delle pareti laterali; la muratura è scomparsa, lasciando il posto a un’intelaiatura leggera a sostegno delle ampie vetrate colorate.
Nell'evoluzione dell'architettura gotica l'ampliamento graduale delle vetrate non rispondeva alla necessità di conferire maggiore luminosità agli interni: di fatto, come dimostrano la Sainte-Chapelle e le cattedrali di Chartres e Bourges, la luce rimaneva piuttosto bassa e soffusa come nelle cattedrali romaniche. Le vetrate, riccamente decorate nelle tonalità prevalenti del rosso rubino e del blu scuro, diffondevano tuttavia una luminosità più calda e vibrante. Piccoli medaglioni in vetro multicolore, raffiguranti episodi della Bibbia e delle vite dei santi, erano solitamente inseriti nelle vetrate delle cappelle e delle navate laterali; sulle ampie vetrate nella parte superiore della navata erano invece rappresentate singole figure di grandi dimensioni, facilmente visibili dal basso. A cominciare dalla seconda metà del XIII secolo si affermò la tecnica della grisaille, che consente di disegnare motivi nelle sfumature del grigio su vetro bianco: questi pannelli erano spesso accostati ad altri colorati, che assunsero tuttavia gradualmente toni più chiari.
4.
La diffusione dell'architettura gotica
L’influenza del gotico francese segnò in modo determinante lo sviluppo dello stile in Germania, a cominciare dalla cattedrale di Limburg an der Lahn (1225 ca.), fino al coro della cattedrale di Colonia (iniziata nel 1248), progettato sul modello rayonnant di Amiens.
Italia e Inghilterra, invece, accolsero le suggestioni francesi rielaborandole in modo originale. In Italia, il gotico si manifestò principalmente nell'adozione di alcuni elementi strutturali (come gli archi acuti), introdotti tuttavia all'interno di un impianto più misurato, che non abbandonava il senso dell’armonia delle proporzioni dell’arte romanica e preparava l’avvento della poetica rinascimentale. Lo sviluppo orizzontale prevalse infatti su quello verticale; le pareti rimasero solide e compatte e le vetrate rivestirono minore importanza rispetto agli affreschi. Lo stile gotico, che assunse caratteristiche molto diverse a seconda delle regioni, venne introdotto dai cistercensi: un tipico esempio dell’architettura dell’ordine è offerto dall'abbazia di Chiaravalle, vicino a Milano, nella quale elementi gotici convivono a fianco di forme e impianti romanici. Sono espressioni del gotico italiano il pulpito del battistero e il camposanto di Pisa (iniziato nel 1278), la chiesa di Santa Croce (1294) e il Duomo di Firenze (iniziato nel 1296), le facciate delle cattedrali di Siena (iniziata nel 1229) e Orvieto (1290), la Basilica di San Petronio a Bologna (iniziata nel 1390). Tra gli esempi di architettura militare e civile del periodo, peraltro molto diversi tra loro e fortemente legati alle tradizioni locali, si ricordano Castel del Monte ad Andria (1240), il Palazzo dei Priori di Perugia (1293), Palazzo Ducale a Venezia (ristrutturato e decorato a partire dal 1340), il Palazzo Pubblico a Siena (1378). Esempio di tardo gotico, fedele allo stile fiammeggiante d'Oltralpe, è il Duomo di Milano, il cui cantiere venne inaugurato nel 1387.
In Inghilterra gli stilemi del gotico francese sono presenti nell'ampliamento dell'ala orientale (iniziato nell'ultimo trentennio del XII secolo) della cattedrale di Canterbury e nell'abbazia di Westminster (iniziata nel 1245), ispirata alla cattedrale di Reims. Per il resto in questo paese si ebbe uno sviluppo autonomo dello stile gotico, nel quale i numerosi elementi orizzontali bilanciano e attenuano decisamente lo slancio verticale. Tipica del gotico inglese è inoltre la fitta nervatura con funzione decorativa.
Il primo gotico inglese trova una delle espressioni più significative nella cattedrale di Salisbury (iniziata nel 1220; la torre e le guglie risalgono invece al XV secolo). Vetrate molto complesse sia dal punto di vista del progetto iconografico, sia per quanto riguarda l’articolazione in pannelli, sul modello di quelle dell'abbazia di Westminster, sono il tratto caratterizzante anche dell'Angel Choir (iniziato nel 1256) della cattedrale di Lincoln e dell'ottagono (iniziato nel 1322) della cattedrale di Ely.
Come in Italia, anche in Spagna l'introduzione del gotico si deve ai cistercensi: i motivi architettonici tipici dell’ordine vennero ripresi e sviluppati nel Duecento nella cattedrale di Toledo, iniziata nel 1227, e nel secolo successivo in quelle di Barcellona (dal 1299) e di Oviedo (cominciata nel 1388).

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