Goya - Géricault - Courbet - Millet

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

Goya: pittore spagnolo che riprende la tradizione e la cultura spagnola che aveva avuto il suo massimo splendore nel ‘400-‘500 con Velazquez.
La spagna al tempo del Goya si trova in uno stato di decadenza, a seguito della perdita di importanza dell’economia spagnola (soprattutto per quanto riguarda il commercio d’armi)→ sorta di immobilismo della società spagnola fortemente influenzata dalla chiesa e dagli insuccessi politici (a seguito del conflitto con l’inghilterra e quello tra cristiani cattolici e protestanti).
Il centro economico d’Europa, in questo periodo, si sposta verso il nord (Inghilterra, Germania, Fiandre e Francia).

Il goya assume grande importanza perché per la prima volta nel ‘700 un pittore dipinge esattamente ciò che vede: la realtà; vedremo come questa ideologia condizionerà in modo straordinario la pittura. Goya, in un periodo in cui l’arte si adegua al potere politico, pur all’interno di un conformismo culturale, ha il merito di ritrarre i personaggi della corte senza abbellirli, cambiarli o idealizzarli ma di dipingerli esattamente per quello che sono. Egli nel dipingere la vita della corte spagnola per la prima volta dipinge quello che vede, tant’è che i soggetti appaiono brutti, i vestiti con colori spenti… al punto che i soggetti non sembrano nemmeno nobili. Il Goya è anche famoso per i suoi quadri che riproducono le feste popolari e il popolo, in cui dipinge il popolo il tutta la sua bruttezza. il segno distintivo delle sue opere sono la vivacità e il realismo. Famosi anche i quadri che riproducono la ribellione dei popolani spagnoli contro Napoleone (vedi “La Fucilazione”)

Maya denuda: commissionata dal marito per dare una immagine sensuale ed elegante della moglie, la quale era una contessa parente del re di Spagna. Quadro che fa vedere come questa duchessa, tolta l’immagine che la ritrae vestita elegantemente e ricca di fasti e ninnoli, una volta nuda è in realtà una donna come tutte le altre che ha le sue debolezze e i suoi istinti.
Realismo Goya ← vs → Simbolismo (es: Romanico) in cui la verità sta nel codice e solo chi
conosce il codice può interpretare il quadro.
Il simbolismo (pag.177) valalla fine del ‘700 all’’800 con la
cultura neoclassica settecentesca. es: pag. 170 di Turner : è
già un quadro che anticipa l’impressionismo, infatti c’è la
mancanza di profili definiti.

Fino al periodo romantico l’artista non poteva permettersi ciò che voleva, ma doveva sottostare a problemi quotidiani proprio come tutti gli altri (ed, Michelangelo, pur essendo considerato il miglior artista si doveva misurare con problemi e ristrettezze economiche che poi influenzavano obbligatoriamente anche le sue opere). Dopo il romanticismo invece, vedremo come partendo da presupposti fissati dal romanticismo si tendeva a modificare la realtà trasfigurandola, ovvero partendo da dei dati oggettivi si prefigurava un mondo fantastico che si rifaceva alla cultura neogotica.

Romanticismo → Il romanticismo fu un movimento culturale che nacque in Germania e che si sviluppò successivamente in tutta Europa, e nacque da un’associazione culturale chiamata “Sturm und Drag” ovvero “tempesta e battaglia”. Per i romantici, l’anima umana essendo obbligata a vivere questa vita è in continua lotta tra ciò che sente e la realtà. Nel momento in cui l’anima si scontra con la realtà, essa viene sconfitta → la natura è infatti qualcosa che rende impossibile la libertà dei sentimenti in quanto non è nobile come l’animo umano. Dando per scontato che non può esserci felicità , la nobiltà dell’uomo sta nell’accettare questa realtà rifugiandosi nei sogni, anche se ciò risulta doloroso. L’amore non si realizza nel momento in cui esso è soddisfatto ma diventa tanto più nobile quanto è insoddisfatto. La felicità non sta nella realizzazione dell’amore ma nella sua perenne insoddisfazione; la felicità è solo il sentimento d’amore provato, le passioni smodate, fino ad arrivare al suicidio che è considerato un altissimo atto di nobiltà. La creatività non è più data dalla felicità bensì dalla sofferenza, dall’inquietudine e dal turbamento. Tutto ciò però non è più reale, ma vissuto soltanto nell’animo.
Le regole sono la sregolatezza e comportamento fuori dagli schemi: gli artisti possono trasgredire certe regole comportamentali, soprattutto per quelli che abitano in Inghilterra e paesi vicini, dove c’erano tantissime regole comportamentali dettate dall’intolleranza religiosa e dalle dottrine puritane. L’Italia divenne un paradiso perché era più liberale: (importanti luoghi romantici sono Lerici e Venezia) qui i romantici possono manifestare la loro fame di vivere, la loro inquietudine, soddisfare le loro passioni…

pag 175 Géricault “La zattera della medusa” naufragio di una nave in cui viene manifestata tutta la sofferenza scatenata dall’essere in balìa delle forze della natura (che mai perdona e che decide al di là degli uomini) → si tratta di una realtà immaginaria che simboleggia l’animo umano.

|| ° metà ‘800
situazione politica-sociale: 2° rivoluzione industriale, cioè uno sviluppo tecnologico rapidissimo. Nell’800 si definiscono ancor più gli stati e le nazioni, si creano monarchie costituzionali e alcune repubbliche. In seguito a questo rapido sviluppo industriale abbiamo modificazioni della società e della distribuzione della popolazione: le campagne si svuotano e si migra in città (che necessita manodopera). Le città si ampliano a dismisura, in modo selvaggio, perché immediato è lo sviluppo e l’insediamento delle masse di popolazione. Le case rispondono ad esigenze immediate → lunghe schiere di case che nascono intorno alle fabbriche (lungo i fiumi in periferia) senza condizioni igieniche appropriate. I fiumi diventano importantissimi in quanto l’acqua, assieme al carbone, rappresenta la forza motrice,soprattutto delle macchine a vapore e dei mulini.
Vengono distrutte le mura attorno alla città. Il panorama urbano si modifica così come si modifica la composizione sociale: prima: ora:
-nobiltà - parte nobiltà (che non ha + molta importanza politica)
- borghesia - borghesia capitalista + industriali
-massa eterogenea di poveri - artigiani(che soddisfano i consumi della media borghesia)
- classe operaia (che vive in condizioni disagiate)
- proletari
Nella seconda metà dell’ ‘800 nascono tutte le nuove ideologie (es: Francia con nobiltà illuminata) sociali (socialismo, marxismo…). Sempre in questo periodo viene inventata la macchina fotografica, invenzione che avrà degli importanti risvolti nell’ambito artistico.

Courbet & Millet
Ci troviamo nella 2° metà dell’800, in cui la pittura e il movimento romantico aveva già stravolto la realtà, creando una realtà immaginaria che rispecchiava gli elementi emotivi. Con Courbet e Millet si modifica l’approccio che l’uomo ha con la realtà, la quale non viene più interpretata bensì rappresentata per quella che è. Come abbiamo già detto, la 2° rivoluzione industriale modifica i modelli di vita precedenti, a causa dei grandi spostamenti di popolazione nelle città dalle campagne circostanti, conseguente inurbamento. Le città si modificano, sorgono industrie, ciminiere, le rive dei fiumi si popolano di case di operai e di fabbriche, le città si inquinano (a causa dei pulviscoli di carbone), ciò provoca la comparsa di malattie di vario tipo come la tisi. Dinnanzi a questa situazione nasce un movimento, da parte dei cittadini, che rifiuta questa realtà e per questo alcuni tendono a rifugiarsi nuovamente nelle campagne diventando testimoni di un naturalismo-realismo che prende atto della differenza tra la vita in città e quella in campagna. Dal 1830 si sviluppa l’arte della fotografia (ovvero una tecnica che permette di riprodurre la realtà così com’è ed in maniera perfetta); questo crea una sorta di confronto continuo. Periodo in cui le situazioni sociali e ambientali modificano il clima romantico precedente stravolgendo i ritmi di vita e i paesaggi. Il realismo di questi intellettuali-artisti appartenenti al movimento precedentemente descritto, è il capire il perché di questa situazione così diversa → mostrando appunto con il realismo la diversità tra la situazione delle città e quella meno critica delle campagne. Courbet e Millet (e altri artisti come De La Croix) fondano la “Scuola di Babbizon” Babbizon era una località alle porte di Parigi caratterizzata dalla presenza di boschi. Questa scuola nasce la fatto che si ritiene che la realtà debba essere recuperata a partire dalle sue origini: necessità dell’uomo di avere un approccio positivo con la realtà prima però avendo un approccio con la natura iniziale, primaria, non ancora deturpata → questo è necessario perché serve per poi vedere gli effetti che l’uomo stesso ha avuto su di lei.
natura → recupero di una realtà che ci permette di comprenderla. Con gli impressionisti, poi, la pittura diventa “en plain air” (all’aria aperta).
Partendo da quel naturalismo di Millet e Courbet si entra in un periodo in cui verrà fatta un’analisi spietata della realtà stessa. I quadri si fanno direttamente davanti al soggetto e lì si terminano, poiché disegnare a memoria porta ad una modifica, ad una personalizzazione della realtà in quanto la nostra memoria può essere influenzata dai nostri sentimenti. In questo periodo inoltre il pittore è anche aiutato dal progresso tecnologico: oltre all’invenzione della macchina fotografica si sviluppa il commercio dei colori; se prima infatti era lo stesso pittore a produrli ora è possibile comprare i colori ad olio o in tubetti.

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