Filippo Juvara

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

Filippo
Juvara
( Messina 1668 - Madrid 1736 )
Nato a Messina nel 1668, fu educato all’architettura prevalentemente in ambiente Romano. Nel 1714 passò, come architetto di corte , al servizio di Vittorio Emanuele II, operando per una ventina di anni al rinnovamento edilizio e urbanistico di Torino. Figlio di un argentiere, mantenne molto vivo il senso della decorazione tanto da rappresentare un termine di passaggio tra le ultime forme del Barocco ed i nuovi preziosismi del Rococò.
Dal 1715 a Filippo Juvara spetterà il compito di riformulare, in forme organiche ed articolate l’espansione in direzione occidentale della città di Torino; egli organizza i nuovi progetti attorno ad una piazza ad angoli chiusi ( attuale piazza Savoia) e pone sul perimetro esterno i quartieri militari che caratterizza con l’ordine gigante quasi a volerlo rappresentare alla scala dell’intera città.
Molte sono le opere di Juvara, la sua versatilità lo porta ad abbracciare tutto ciò che è connesso all’architettura, dagli oggetti sacri agli edifici civili e militari all’urbanistica.
Tra le sue opere ricordiamo in particolare il Palazzo Madama, la Basilica di Superga e la palazzina di caccia di Stupinigi.
Palazzo Madama
riassume in se stesso la storia dell’intera città, resti di una porta romana vengono nel medioevo inglobati in una nuova fabbrica ampliata e trasformata in età rinascimentale e diventata in seguito dimora di Maria Cristina di Francia vedova di Vittorio Amedeo I, la " Madama" da cui prende il nome.
A partire dal 1718 Juvara elabora la nuova facciata, intesa come un volume dotato di autonomia rispetto alla storia passata, e concepita in maniera da imprimere un segno forte dell’espressione dei nuovi tempi. Da notare l’ordine gigante sul basamento bugnato che conferisce imponenza a tutta la composizione.
Basilica di Superga
realizzata dal 1717 al 1731. Il santuario fu eretto come monumento celebrativo della liberazione di Torino e della proclamazione del nuovo regno. La chiesa, posta su una collina, è affiancata da due campanili e sormontata da una grande cupola che accentua la sacralità del luogo rendendolo manifesto e fruibile anche da lontano.
Palazzina di caccia di Stupinigi
uno dei rari complessi a scala paesistica esistenti in Italia, è l’ultima opera lasciata da F. Juvara in Piemonte e ne costituisce la sua più alta espressione. Fu commissionata da Vittorio Emanuele come padiglione di caccia. Juvara ha concepito un grande salone da cui si irradiano, a croce di Sant’Andrea le quattro ali degli edifici che dovevano servire come dimora per gli ospiti e servizi. Notevole la sistemazione esterna e le decorazioni del salone.

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