Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
Download: | 173 |
Data: | 26.01.2006 |
Numero di pagine: | 3 |
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Testo
L’ARCHITETTURA ROMANICA IN TOSCANA.
IMPANTO PLANIMETRICO
Gli edifici rievocano i modelli dell’architettura tardo-antica: chiese di impianto basilicale a 3 o 5 navate, divise da colonnati classicheggianti e concluse da un grande abside con catino rivestito di mosaici.
FORMA DEGLI ALZATI
Le pareti perimetrali sono scandite in altezza da più ordini sovrapposti, determinati da elementi architettonici classici (semicolonne, arcate, lesene, trabeazioni) addossati alla muratura. Nel Romanico Pisano (vedi cattedrale Pisa e Lucca pag. 202-203) le superfici risultano più mosse per la presenza di parti traforate da profonde loggette; in quello fiorentino (basilica di S. Miniato al Monte) invece le superfici risultano più lisce a definire volumi chiusi e compatti.
MATERIALI DA COSTRUZIONE
Vengono impiegati marmi pregiati di diverso colore:
• Nel Romanico Pisano corsi orizzontali di marmo bianco e grigio;
• Nel Romanico Fiorentino fasce di marmo verde di Prato alternati a marmo bianco di Carrara con motivi geometrici sulla superficie che creano un contrasto cromatico più marcato.
ESEMPI DI PISA:
Il campo dei miracoli ha un fascino unico, è uno degli esempi più belli monumentale ed è un complesso unico anche nell’arte romanica per la bellezza, monumentalità grandiosa negli edifici costruiti a breve distanza di tempo.
La Cattedrale viene iniziata nel 1063 da Buscheto, tant’è che il suo sarcofago è murato nella facciata che ricorda Buscheto come primo architetto. Il suo progetto prevedeva una pianta meno estesa in lunghezza. Morto Buscheto gli succede Rainaldo che prolungò l’edificio realizzando anche l’attuale facciata tra il 1150 e il 1160.
PIANTA CHIESA:
• Croce latina
• 5 navate nel corpo di fabbrica principale e 3 all’altezza del transetto
• profondo abside semicircolare
• transetto absidato
• cupola ellissoidale che si imposta su 4 pilastri compositi
• volte a crociera
INTERNO:
• doppia serie di colonnati che dividono le navate a piano terra
• nel matroneo invece c’è una sequenza di bifore racchiuse da arcate su piastrini
ESTERNO:
paramento marmoreo a fasce bianche e grigie e dalla soluzione classicheggiante di arcate cieche che racchiude poi tutto il perimetro dell’edificio.
FACCIATA:
“profilo a salienti”. Sopra le arcate cieche del piano terra in cui si inseriscono 3 portali, si aprono 4 ordini di loggette sempre su colonnine di dimensioni degradanti in rapporto all’andamento degli spioventi del tetto si parla quindi di facciata mossa e articolata.
Il battistero risale al 1153, è un edificio a pianta circolare, a doppio involucro, racchiuso come la cattedrale da un giro di arcate cieche cui è sovrapposta una loggetta. Il vano centrale si concludeva in origine con una più austera copertura piramidale. Quello che vediamo oggi è il risultato di un intervento di ristrutturazione del XIII sec. diretto da Nicola Pisano.
Il campanile (torre) invece risale al 1173, è di sezione circolare, scandita in altezza dal giro di arcate cieche comuni a tutti e tre gli edifici e da 6 ordini di loggette su colonnine.
SAN MARTINO A LUCCA:
nel corso del XII sec. la cattedrale di Pisa costituì il prototipo imprescindibile per tutte le chiese cittadine. Alla metà del XII sec. il modello messo a punto da Buscheto si imporrà anche all’interno della toscana, soprattutto a Lucca.
FACCIATA
Assume una più spiccata qualità tridimensionale, grazie al portico terreno operato da 3 grandi arcate sorretta da poderosi pilastri: questo determina una profonda zona in penombra che contrasta vivamente con la parte superiore, luminosa per il mitore dei marmi e per la vivacità del traforo delle loggette.
INTERNO
È conservato il monumento funebre di Ilaria Del Carretto opera di Jacopo Della Quercia.