acropoli di atene E POST CLASSICISMO

Materie:Riassunto
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

Pericle nel 450 avvia la ricostruzione dell’Acropoli dalla quale deriva la nascita dell’occidente e ne sigilla la storia. Durante Pericle vi è una pace e una prosperità economica tale da poter decidere di investire tempo e denaro nell’arte invece che nella difesa e nella guerra. L’arte era ritenuta da Pericle come uno strumento duraturo di propaganda verso i barbari e i postumi. Atene quindi si riteneva tale da poter rappresentare tutta la Grecia e che questa si rifaccia all’acropoli.
L’Acropoli di Atene, mano a mano che la città aumentava di importanza, venne ornata e fortificata fino a quando nel 480 e 479 a.c. i Persiani la distrussero. In seguito alla sconfitta dei Persiani, crebbe il prestigio di Atene per intelligenza e democrazia sotto il governo di Pericle il quale potè avviare la ricostruzione dell’Acropoli(avviata in precedenza da Temistocle e da Cimone). Egli affidò a Fidia, vissuto nella seconda metà del V secolo, la carica di “episcopos” ossia doveva dirigere i lavori i quali terminarono nel 406 a.c.
IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE: il tempietto di Atena Nike fu ricostruito nel 430 a.c. da Kallicrate. Questo monumento è di ordine ionico poiché le sue misure ridotte non avrebbero sorretto le gravità dell’ordine dorico, è fornito di due entrate e si trova accanto ai Propilei sporgente su uno sperone.
PROPILEI: la costruzione dei Propilei, ingresso all’Acropoli di Atene, fu avviata nel 437 a.c. da Mnesicle il quale fu costretto per vari motivi a ridurre l’estensione prestabilita.il monumento è costituito da tre parti principali, le due ali laterali e la fronte anteriore e quella posteriore sono di ordine dorico. All’interno delle due fronti si trovano due vestiboli il primo dei quali ha colonne di ordine ionico. Questa incongruenza è dovuta ad un motivo logico; infatti le parti esterne, di ordine dorico, necessitano di una maggiore visibilità mentre le parti interne sono di ordine ionico per esprimere una maggiore raffinatezza. C’è perciò, come in Policleto, una ricerca di equilibrio attraverso la proporzionalità delle parti.
ERETTEO: l’Eretteo fu costruito da Filocle verso la fine del Vsecolo a.c. ed è una costruzione asimmetrica dovuta ai dislivelli del terreno, va perciò contro la legge greca di unità. Ma l’ordine ionico che lo caratterizza conferisce all’Eretteo un senso di leggerezza. Infatti l’esterno dell’edificio è costituito da un Pronao detto delle Cariatidi, figure femminili poste in sostituzione delle colonne, accentuando maggiormente questa caratteristica.
PARTENONE: è il tempio dedicato alla dea Athena Parthenos, protettrice della città ed è la sintesi delle esperienze architettoniche fino qui compiute: ideale greco di equilibrata misura.il partendone è di ordine dorico ma, per la mentalità Attica, si snelliscono le colonne attenuando la pesantezza di quest’ordine. Vi è poi un rapporto tra le colonne frontali(octastilo- 8) e quelle laterali((periptero-17) che sono il doppio più una delle altre. Infine tutti gli elementi che lo costituiscono sono calcolati secondo un rapporto logico di funzionalità. Questo trae il nome da una sala retrostante la cella detta il partendone, perché durante le feste panatenee vi stavano le vergini ateniesi incaricate di servire la dea. Questo è anche uno dei primi esempi dell’unione dei due ordini: dorico nelle parti più maestose, e ionico per quelle più intime. Il partenone è opera degli architetti Ictino e Kallicrate, ma il coordinamento delle parti è tale da giustificare l’attribuzione del progetto allo stesso Fidia. Di quest’ultimo sappiamo per certo che sono le statue di Zeus nel tempio di Olimpia e di Athena parthenos nella cella del Partenone. Quest’ultima statua è crisoelefantina ossia fatta d’ora e d’avorio e nella mano sinistra tiene uno scudo: nella parte convessa vi è un rilievo dell’Amazzonomachia, nella concava la Gigantomachia. Nella mano destra presenta una NIKE alata, discendente verso gli uomini. Sui due frontoni c’erno due episodi salienti della vita di Atena: su quello orientale vi era la nascita di Atena dalla testa di Zeus. Atena è la dea della sapienza, della ragione che permette all’uomo di vincere gli istinti, il male. Sul frontone occidentale vi era rappresentata la contesa tra Atena e poseidon per il predominio sull’attica. La gara sarebbe stata vinta da colui che avesse prodotto la cosa più utile all’umanità Poseidone donò il cavallo(segno di guerra e primato bellico) e l’acqua e sono doni che parlano ad una vita materiale utili per la difesa e la sopravvivenza. Atena donò un ramo di olivo che è segno di prosperità e sviluppo con l’agricoltura e quindi pace. Le metope del Partenone sono 92 e raccontano i benefici di Atena: la ragione che vince sulla HYBRIS. 4 episodi: la Gigantomachia è la lotta dei giganti che, presumendo di essere superiori ad essi, scalarono l’olimpo e ne restarono sconfitti. Ciò insegna che l’uomo non deve pretendere di essere come Dio. La Centauromachia e la lotta dei centauri che tentarono di rapire Deidamia sposa di Piritoo ma poiché furono sconfitti, ci insegna che l’uomo non deve farsi sopraffare dalla Hyubris ma bensì di ragionare. L’amazzonomachia e la guerra tra gli Ateniesi e il popolo di donne guerriere sotto le mura di Troia. Le amazzoni rappresentano una società innaturale, contraria alle leggi eterne che hanno cerato la donna e l’uomo come componenti diversi.(invito a seguire le leggi naturali). Infine vi è l’Ilupersis, cioè la guerra tra Troiani e Greci, tra Occidente ed Oriente: in essa vi è l’ombra della recente lotta contro i Persiani= la civiltà contro le barbarie. Vi è un altro fregio di ordine ionico nella parte alta della parete esterna della cella rappresentante le feste PANATENEE, durante le quali tutti i cittadini salivano sull’Acropoli. Con Fidia si arriva all’apogeo dell’arte, dove il piano ideale coincide con quello materiale, ossia l’uomo ideale viene rappresentato con le caratteristiche dell’uomo naturale. Ad esempio le statue acefale del timpano hanno il corpo che esprime la beatitudine e sono pesti secondo i tre punti di vista: frontale, laterale e trasversale. Un altro esempio sono le tre dee che assistono alla nascita di Atena del frontone orientale dove vi è una continuità del movimento che dona anche tonalità luministiche. Anche i panneggi ricadono in molte pieghe e non nascondono il corpo poiché aderiscono alle parti più sporgenti.

FINE Età CLASSICA

Dalle guerre persiane Atene esce dominatrice su tutta la Grecia sul piano culturale e morale. Nel 431 inizia la guerra del Peloponneso tra Sparte e Atene che durerà quasi trent’anni, concludendosi nel 404 con la sconfitta di Atene. Nel 429 vi è un ondata di peste che dimezza la popolazione, uccide Pericle e impoverisce. In seguito alle guerre vi è il periodo dei trenta tiranni che abbattono la democrazia succeduto dopo tre mesi da guerre fratricide e infine dal governo di Alessandro Magno. Questo è dunque un lungo periodo di decadenza . per tutto il VI secolo l’arte greca ha teso alla ricerca dell’assoluto, dell’uomo ideale nella perfezione delle sue proporzioni, fino a che Fidia trova il punto di incontro tra umano e divino, esprimendo nella misura il significato della superiorità della ragione. Nel IV secolo l’attenzione dell’artista si sposta sull’uomo e sul suo ambiente. Quindi gli scultori di questo secolo dispongono liberamente la figura nello spazio che è il luogo indispensabile per la vita.(mobilità, espressione dell’umano).
SKOPAS attivo nella prima metà del IV secolo in Asia minore e in Attica, interpreta il dramma dell’uomo. Di lui sappiamo che raffigurò nel marmo dei più vicini ai sentimenti umani come l’Afrodite e Dioniso dio dell’ebrezza e dello slancio vitale. Il volto del guerriero ritrovato nel tempio di Atena in Arcadia è cupo e stanco e cerca, guardando in alto, l’aiuto degli dei sentendosi abbandonato sul piano umano. Egli vuole rappresentare il dramma dell’umanità. Anche nella menade danzante vi è un’esaltazione dei tratti naturalistici piuttosto che ideali poiché i capelli e la testa indietreggiata seguono il movimento della donna. Non vi è più una rigidità d’espressione ma è bensì l’uomo che deve trasmettere i propri sentimenti. Attraverso la violenza del moto l’uomo conquista il suo ambiente e lo domina. “skopas era artefice di verità” Callicrate. Egli costuì anche il mausoleo di Alicarnasso, x il morto re Mausoleo di carnia; su di esso vi è una metopa rappresentante l’amazzonomachia disperata poiché c’è una amazzone che, scossa, cavalca all’indietro.
Prassitele: sceglie di rappresentare, come Skopas, gli dei più vicini ai nostri sentimenti e li rappresenta in atteggiamenti umani. Egli inoltre inerisce le sue figure nello spazio in modo però graduale. L’afrodite di Cnido sta per entrare al bagno ed è colta in un atteggiamento di pudore. Questa er aposto du un’edicola visibile da tutti i lati per una visione con punti di vista plurimi. Anche in Ermes con Dioniso Prassitele rappresenta un dio nell’atteggiamento umano di un padre che gioca scherzosamente con un bambino. Per sostenere il piccolo col braccio sinistro, rompenda la tradizionale ponderazione policletea, si sbilancia su un lato per recuperare l’equilibrio. Ermes mostra tratti e debolezze di un comune essere umano. Scultura più morbida e sensuale.
LISIPPO la sua attività coincide con il dominio macedone sulla Grecia, anzi egli è stato lo scultore di Alessandro Magno. Con Lisippo si chiude l’età classica e si propongono le premesse indispensabili per lo sviluppo della successiva età ellenistica. Egli predilige il corpo maschile che dispone in movimento e preferisce il bronzo al marmo. Apoxyomenos= colui che si lava e rappresenta un’atleta mentre, al termine della gara , si deterge. Lisippo non sceglie dunque il momento della vittoria ma quello, comune al vincitore e al vinto, dlla pulizia. Prima l’atleta era rappresentato idealmente nella sua perfezione, mentre Lisippo ci presenta l’uomo in qualsiasi dei suoi momenti. Egli riprende la legge ponderale policletea rinnovandola tendendo al movimento e quindi all’equilibrio instabile piuttosto chel’immobilità. Il piano centrale con Lisippo non è più quello privilegiato ma bensì Il braccio proteso in avanti afferma la tridimensionalità e quindi l’esistenza concreta dell’uomo. Rispetto a Policleto tutto è più snello, sottile e nervoso.

Esempio