Spiegazione del suono

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Testo

Il suono
La propagazione del suono
La nostra voce, il suono di uno strumento, il cinguettio di un uccello sono tutti aspetti di un diversi dello stesso fenomeno: il suono.
Il suono è provocato dalle vibrazioni di un corpo elastico e per propagarsi ha bisogno di un mezzo: aria; qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa.
Il suono si propaga tramite delle vibrazioni che producono una successione di compressioni ed espansioni delle molecole dell’aria.
Nel loro movimento oscillatorio formano le onde sonore sferiche concentriche dette onde sonore che arrivano alle nostre orecchie quindi il suono è prodotto dalle vibrazioni di un corpo e si propaga attraverso altre sostanze sotto forma di onde sonore.
La rappresentazione di un onda sonora
Quando un onda sonora si propaga non c’è un trasporto di materia, ma un moto oscillatorio attorno alla loro posizione di quiete.
Un’onda sonora si può rappresentare con un grafico dalla forma ondulata chiamato sinusoide. La sua parte alta è chiamata cresta (che corrisponde alla compressione) mentre la parte bassa viene chiamata ventre ( corrispondente all’espansione).
La distanza tra la cresta o il ventre e lasse x è l’ampiezza del suono. Mentre la distanza tra due ventri o due creste successive si chiama lunghezza d’onda. Lo spostamento che porta allo stato iniziale dalla cresta alla quiete viene chiamata oscillazione completa.
Velocità di propagazione
La velocità del suono è diversa a seconda del mezzo in cui avviene la propagazione; infatti la velocità è maggiore nei corpi solidi, minore nei liquidi e ancora inferiore nei gas. Questo avviene perché nei corpi solidi le molecole sono più strettamente legate tra loro trasmettendo ,così, meglio le onde sonore al contrari dei liquidi e dei gas poiché le loro molecole sono sempre più lontane tra loro.
Tramite a calcoli complessi eseguiti per la prima volta in Francia nel 1882 si è stabilito che la velocità del suono nell’aria è di 340m al secondo.
La sostanza nella quale il suono si propaga oltre a determinare la velocità del suono attenua e smorza il suono stesso, che, gradualmente diventa sempre più debole. Questo effetto è più o meno accentuato nelle diverse sostanze. Infatti alcune sostanze attenuano meno il suono di altre rendendo cosi la propagazione migliore.
Le sostanze che attenuano poco il buone vengono denominate buoni conduttori, al contrario le sostanze che lo attenuano molto vengono dette isolanti acustici o fonoassorbenti.
I liquidi, i metalli, il suolo e i gas sono dei buoni conduttori; al contrario sono isolanti acustici la stoffa, la gomma, il vetro, la plastica, il polistirolo, il sughero e il cartone.
Caratteri distintivi del suono
I vari suoni si distinguono in: frequenza, intensità e il timbro.
• La frequenza è il numero di oscillazioni complete (n) che compie un onda sonora nell’unità di tempo (t),cioè f=n/t. Essa si misura in hertz (Hz) che corrisponde a un oscillazione completa di un suono in un secondo,
1 Hz= 1 oscillazione al secondo.
• L’intensità del suono dipende dall’ampiezza dell’onda sonora. L’intensità si misura in decibel (db) secondo una scala che va da 0db (percettibile a stento dall’orecchio) fino a 120db (soglia del dolore)
• Il timbro cambia a seconda della sorgente da cui proviene il suono ed è quello che differenzia maggiormente tutti i tipi di suono.
I suoni puri sono prodotti dal diapason; infatti questo strumento viene usato per accordare gli altri strumenti musicali.
Il suono si distingue dal rumore perché emette delle onde sonore regolari al contrario del rumore che le emette tutte irregolari.
Risonanza e riflessione
I più importanti fenomeni di natura fisica del suono sono la risonanza e la riflessione.
La risonanza è un particolare fenomeno per cui un corpo posto vicino a un altro che vibra con una certa frequenza inizia anch’esso a vibrare con la stessa frequenza.
La riflessione è il fenomeno per cui un’onda sonora se incontra uno ostacolo di grandi dimensioni ritorna indietro.
La riflessione ci permette di sentire suoni o rumori provenienti da una fonte che non si vede.
La riflessione ha due fenomeni particolari: l’eco e il rimbombo.
Il rimbombo avviene quando l’ostacolo in cui imbatte il suono è vicino che lo amplifica e disturba il suono originale.
Al contrario se l’ostacolo è abbastanza lontano da origine l’eco che ci permette di risentire il suono originale senza disturbi.

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