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Categoria: | Scienze |
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Il pianeta Terra
Nella via Lattea cinque miliardi fa nacque il Sole, che ha dato origine al Sistema Solare.
La Terra è un geoide, una figura irregolare schiacciata ai poli e con un rigonfiamento vicino l’equatore.
I movimenti della Terra
La Terra ruota su se stessa e compie il moto di rotazione e il moto di rivoluzione.
Il moto di rotazione
Il moto di rotazione è quello che la Terra compie rotando su se stessa in senso antiorario intorno all’asse terrestre.
Per compiere una rotazione completa la Terra impiega 24 ore, prendendo il nome di giorno.
Le conseguenze del movimento di rotazione sono:
• il movimento apparente in senso orario della volta celeste;
• l’alternarsi del giorno e della notte: i raggi del sole provenienti da molto lontano la illuminano solo per una metà. La linea immaginaria che separa il giorno dalla notte si chiama circolo di illuminazione.
Il passaggio dal giorno alla notte non è brusco, ma graduale.
Il moto di rivoluzione
Il moto di rivoluzione è quello che la terra compie attorno al Sole, formando un orbita ellittica, detta eclittica.
Durante il moto di rivoluzione l’asse terrestre non cambia mai l’inclinazione.
Il moto di rivoluzione dura un anno.
Le conseguenze del moto di rivoluzione e dell’inclinazione dell’asse terrestre sono: la diversa durata del giorno e della notte e l’alternarsi delle stagioni.
Durante il moto di rivoluzione la Terra occupa quattro posizioni fondamentali:
il 21 marzo, giorno di inizio della primavera;
il 21 giugno, giorno di inizio dell’estate;
il 23 settembre, giorno di inizio dell’autunno;
il 22 dicembre, giorno di inizio dell’inverno.
Il 21 marzo i raggi solari giungono perpendicolari all’equatore, e il circolo di illuminazione passa per i poli e divide tutti i paralleli in due parti uguali.
Il giorno e la notte hanno la stessa durata, siamo nell’equinozio di primavera; nell’emisfero settentrionale inizia la primavera e in quello meridionale inizia l’autunno.
In afelio le ore di luce aumentano nell’emisfero settentrionale e diminuiscono in quello meridionale.
Il 21 giugno i raggi solari giungono perpendicolari al Tropico del Cancro, nella calotta polare artica è sempre giorno.
Nell’emisfero settentrionale inizia l’estate e il giorno raggiunge la sua massima durata, nell’altro emisfero inizia l’inverno. Il 21 giugno è detto solstizio d’estate.
Mentre la Terra si allontana dall’afelio, nell’emisfero settentrionale diminuiscono le ore di luce.
Il 23 settembre il circolo di illuminazione passa di nuovo per i poli e i raggi del sole sono perpendicolari all’equatore.
Si ha ancora la stessa durata del giorno e della notte, è il solstizio d’autunno, nell’emisfero settentrionale è l’inizio dell’autunno e nell’altro emisfero è l’inizio della primavera.
La Terra quando si avvicina al perielio, la parte illuminata diminuisce nell’emisfero settentrionale. Il giorno è più corto della notte.
Il 22 dicembre si ha la minima durata del giorno, è il solstizio d’inverno, nell’emisfero settentrionale è l’inizio dell’inverno. Il Sole è perpendicolare al Tropico del Capricorno, la calotta polare antartica è illuminata, mentre nell’emisfero settentrionale la notte ha la sua massima durata.
Esistono delle eccezioni.
All’equatore ogni giorno ha 12 ore di luce e 12 ore di buio. Ai poli si alternano 6 mesi di luce e 6 mesi di buio..
La struttura interna della Terra
L’uomo non ha una conoscenza diretta dell’interno della Terra.
Buona parte delle nostre conoscenze derivano da prove indirette, che hanno permesso di elaborare un modello della struttura interna della Terra.
Il globo terrestre è formato da tre strati concentrici: la crosta, il mantello e il nucleo.
• La crosta terrestre è lo strato più esterno, il suo spessore varia dai 10-15 km ai 70 km. È formata soprattutto da silicati di alluminio.
• Il mantello è lo strato che si estende sotto la crosta terrestre, da cui è separato dalla discontinuità di Mohorovic. È formato soprattutto da silicati di magnesio e di ferro.
Il mantello può essere diviso in tre strati:
* la zona sotto la crosta terrestre, assieme ad essa, forma la litosfera, di consistenza rigida;
* la zona di mezzo, detta astenosfera, è di consistenza viscosa e parzialmente fusa;
* la zona inferiore rigida.
• Il nucleo è separato dal mantello dalla discontinuità di Gutenberg, ed è la parte più interna della Terra. È costituito soprattutto da nichel e ferro. È suddiviso in nucleo esterno, una zona allo stato liquido contenente zolfo, e nucleo interno, una zona allo stato solido.
Nei vari strati la pressione, la densità e la temperatura aumentano con l’aumentare della profondità.
Oggi si suppone che il calore terrestre derivi dalle reazioni nucleari di certi elementi radioattivi (decadimento radioattivo).
Questo spiegherebbe perché, da una certa distanza in poi, la temperatura si mantiene quasi costante.
Infatti, negli strati più interni, gli elementi radioattivi sono poco presenti.
Gli scienziati inoltre sono giunti alla conclusione che il calore si diffonde prevalentemente per convenzione.
La convenzione è fenomeno dei fluidi, e si verifica quando un fluido si trova fra una zona calda e una zona fredda.
In questo caso, il materiale riscaldato si espande, diventa più leggero e tende a salire, spostando quello più freddo, più pesante che tende a scendere.
Si formano così delle correnti o moti convettivi che determinano il rimescolamento del materiale.
Ciò si verifica nel mantello.
Inoltre, i materiali del mantello si spostano creando un moto rotatorio.
La storia della Terra
5 miliardi di anni fa dall’aggregazione del materiale cosmico si formò un blocco freddo.
Le continue bombardazioni di corpi minori, causarono l’aumento della massa e della temperatura del blocco.
La temperatura cresce anche per il decadimento radioattivo, che provoca la fusione del blocco che diventa oceano di lava.
A circa 4,5 miliardi di anni fa, incominciano a formarsi i vari strati della Terra.
Le sostanze più pesanti sprofondano al centro, quelle più leggere si collocano in superficie e quelle di densità media si pongono fra queste.
Nello stesso tempo l’acqua contenuta in queste sostanze evapora e circonda il pianeta di vapore acqueo.
Iniziano anche i moti convettivi e si ha quindi lo spostamento del calore verso la superficie esterna che causa il progressivo raffreddamento del pianeta.
Alla fine, la parte superficiale è fredda, si solidifica e forma la crosta terrestre.
Con la temperatura al di sotto dei 100 oC il vapore si condensa, provocando le prime piogge che formarono gli oceani.
L’atmosfera è ancora un insieme di gas irrespirabili, ma gli oceani l’arricchiscono di ossigeno. Circa 400 milioni di anni fa la Terra è in grado di accogliere la vita.