Igiene del lavoro

Materie:Appunti
Categoria:Ricerche

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Testo

Per lavori muscolari intensi ed anche per lavori leggeri svolti in condizioni di stress calorico sono effettuati esami per giudicare durante e dopo il lavoro se il corpo è in grado di tollerare lo stesso. Le reazioni fisiologiche più usate per la valutazione del lavoro fisico e della sua tollerabilità sono:
- ritmo cardiaco;
- temperatura del corpo;
- sudore prodotto.

A) MISURA BASATE SUL RITMO CARDIACO

1) Misura continua e misura discontinua.

La misura continua è effettuabile tramite contapolsi a cellula fotoelettricaportatitili o dalla radioteleeletrocardiografia.
La misura discontinua è effettuabile tramite la palpazione d’arterie accessibili.
La fatica muscolare o termoregolatoria è caratterizzata da un graduale aumento della frequenza cardiaca durante il lavoro. Tale frequenza dipende da tre fattori:
- livello del dispendio energetico e aumento della temperatura centrale;
- aumento di portata, generale e distrettuale;
- stress calorico ambientale.
Tali fattori provocano un aumento della temperatura centrale che è tollerabile fino a +1.2° C

2) Misura della frequenza cardiaca nel recupero

Essa consiste nel tracciare una curva di recupero della frequenza cardiaca nei tre minuti successivi al termine dell’attività lavorativa.
Si possono avere:
- reazioni normali;
- assenza di recupero;
- reazione inversa.
In base alla risposta fisiologica si possono distinguere:
- Mansioni che provocano reazioni elevate;
- Mansioni che provocano reazioni moderate;
- Mansioni che provocano reazioni deboli.

B) MISURA BASATE SULLA TEMPERATURA CORPOREA

1) La temperatura interna del corpo può aumentare senza danno di circa 1°C, è pericoloso un aumento superiore ai 2°C.
Il corpo umano ha una notevole inerzia termica, perciò gli aumenti o le variazioni di temperatura del nucleo sono abbastanza lenti; perciò è indifferente misurare la temperatura interna subito o qualche minuto dalla fine del lavoro.
La temperatura interna si può misurare:
- al retto: con termometro clinico, con termocoppie o termistori;
- alla bocca: con normali termometri clinici;
Alla membrana timpanica: con misuratori particolari termocoppia o con rilevatori a bolometro termostorizzato d’emissione sull’infrarosso.
La temperatura cutanea si mantiene costante tra 32.8 e 33.8 °C in individui a riposo con temperatura ambientale esterna compresa tra –1 e 27.5°C.

C) MISURE BASATE SULLA QUANTITA’ DI SUDORE PRODOTTO

1) Misura diretta. Il lavoratore è accuratamente pesato all’inizio ed al termine del lavoro, è misurata anche la quantità d’urina emessa ed eventuali feci. Tenuto conto delle entrate e delle uscite, la perdita di peso rappresenta il sudore emesso durante il lavoro.
2) Misura indiretta.
3) Per una certa escursione di temperatura interna (fino 38°C), aumenti di temperatura si accompagnano ad aumenti ampi di sudorazione.

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