Delfi

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DELFI
Delfi и una localitа della Grecia, sulla parte inferiore delle pendici meridionali di Parnaso, a 570m d’altezza e a circa 7km dal Golfo di Corinto.
La sua importanza risale ad etа antica, era, infatti, sede del Tempio d’Apollo, ma, da questo, era diventata importante, perchй diventт un luogo d’incontro, tra le cittа-Stato della Grecia
Il santuario
Nel suo complesso, anche se non perfettamente conservato, il Santuario di Delfi, rappresenta uno spettacolo suggestivo.
Lungo la Via Sacra sono disposti i tesori e gli ex voto, offerti dalle cittа greche, tra i quali ebbero rilievo, quelli d’Argo e d’Atene, quest’ultimo, perfettamente conservato. Questi tesori, oltre ad esprimere la potenza della cittа che li donava, dimostravano anche l’abilitа degli artigiani. Un insieme di sacralitа e misticismo caratterizzano questi luoghi che ancora oggi, esercitano un fascino sorprendente sui visitatori di ogni paese e religione.
Il Mito
Il mito, afferma che nei tempi primordiali, Delfi, o Pytho (come veniva chiamata anticamente), fu sacra a Gea. Un santuario di Ge, esistette s Delfi sin dall’epoca di Plutarco; a Ge, seguм Themis, a Themis forse Poseidone.
In fine, il sacro luogo, fu conquistato (od ottenuto in ereditа) da Apollo, che uccise il demone locale: Python, un serpente di sesso femminile, anche se poi il dio divise il luogo con Dioniso. La tomba di Python, fu segnata da una pietra (omphalos: il sacro ombelico), che coincideva con il centro del mondo, ed era venerata come simbolo stesso di Delfi. Con la morte di Python, Apollo, riuscм a ridare ai pellegrini, quei luoghi, che da allora in poi, sarebbero serviti alla venerazione del dio. Qui, Apollo, istituм i giochi Pythici (intorno al 590 a.C.): concorsi ginnici e musicali, tra i piщ solenni della Grecia, dopo quelli di Olimpia.
L’abitato miceneo a Delfi, fu distrutto durante l’ultimo periodo del tardo Ellenico, probabilmente da una catastrofica caduta di pietre e, la localitа, rimase molto scarsamente abitata (forse, per qualche tempo, disabitata) fino al tardo Geometrico. E’ questo il momento in qui va probabilmente collocata, la prima affermazione, a Delfi, del culto dell'oracolo di Apollo, il quale, se, effettivamente, la localitа era stata sede di un culto miceneo (come si deduce dalla tradizione, non smentita dall’evidenza archeologica), si trovт ad essere erede delle antiche tradizioni religiose, e finм per assimilarle.
Tutto induce a far credere che l’oracolo d’Apollo, sia stato, in origine, un oracolo dei morti, come i piщ antichi oracoli greci: i morti, erano, infatti, dotati della sapienza dell’aldilа.
L’oracolo di Delfi
L’oracolo di Delfi, fu il supremo oracolo della Grecia, in etа classica, presieduto da Apollo. Il presunto omphalos, risulta essere la cima di un pilastro dell’iconostasi di una chiesa (tramezzo di divisione tra celebranti e fedeli). I responsi, venivano dati dalla Pythia, una donna giovane, in stato di trance, una sorta di possessione da parte di Apollo.
La fede nei poteri dell’esaltazione del dio, era completa, e la conseguente suggestione, rafforzava potentemente, l’effetto delle pratiche successive, consistenti nel mascherare foglie di lauro (la pianta di Apollo), o nel bere l’acqua sacra.
Coloro che si recavano a consultare l’oracolo, si avvicinavano ad esso, dopo la purificazione e il sacrificio. Un indovino formulava la domanda, e gli oracoli venivano concessi direttamente dalla Pythia, come interlocutrice tra il dio e l’uomo.
L’oracolo era consultato, sia da uomini singoli, che da Stati. In materia di religione, Delfi dava responsi su tutte le questioni di culto, incoraggiando imparzialmente, il culto di tutte le divinitа olimpiche, e di quelle locali. Sembrava, tuttavia, "simpatizzare" per Dioniso.
Si credeva che Apollo si ritirasse nell’estremo settentrione, per tre mesi d’inverno, affidando il santuario a Dioniso.
Gli oracoli, venivano raccolti, spesso in forma poetica, dal sacerdote, destinato ad interpretarli.
Dal punto di vista politico, Delfi, ebbe importanza nel grande periodo della colonizzazione, poichй veniva regolarmente consultata sulla scelta dei luoghi da colonizzare, e delle divinitа da tutelare.
Sembra, poi, che Delfi ebbe una tendenza conservatrice, e che favorisse l’ascesa di tiranni (sostenne, infatti, Creso e Filippo di Macedonia).
L’oracolo, era profondamente interessato alle questioni di moralitа individuale: sosteneva che la purezza, non dipende soltanto dal rituale, ma anche e soprattutto dallo spirito, e che l’intenzione и piщ importante dell’atto. Nell’etica religiosa, l’oracolo, raggiunse il livello piщ alto, mai toccato dall’antichitа pagana. Le famose esortazioni, scolpite sul tempio, anche se di tono non eccessivamente elevato, erano comunque precetti morali: "Conosci te stesso", o anche "Evita l’eccesso".

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