"La coscienza di Zeno"

Materie:Appunti
Categoria:Ricerche

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Testo

Questionario

Italo Svevo, La coscienza di Zeno
Titolo:La coscienza di Zeno
Autore:Italo Svevo
Editrice:a scelta
Personaggi Principali:Zeno Cosini, il Padre, Augusta, Ada, Guido, il dottor S.
Luoghi:Trieste
Periodo:periodo che va dalla fine dell’ottocento inizio novecento.
Tipo di testo:Romanzo
Domande:
1)A chi si rivolge con la propria Prefazione il dottor S.?
2)In base a quanto emerge da Prefazione e Preambolo qual è la situazione di partenza che fa da sfondo al romanzo e ne costituisce la cornice?
3)Il dottor S. definisce le memorie scritte da Zeno un cumulo di “verità e bugie”.Quale atteggiamento suscita questa affermazione nel lettore nei confronti del racconto di Zeno e perché?
4)Qual è l’ambiente sociale cui appartengono Zeno e gli altri personaggi principali della storia?Quali sono gli elementi che ti permettono di capirlo?
5)In quale città vive Zeno?A quale contesto storico-politico essa appartiene?
6)Definisci il rapporto tra Zeno e suo padre.
7)Per quali motivi,in un certo momento della sua vita,Zeno decide di sposarsi?
8)Quale ruolo svolge la moglie Augusta all’interno della famiglia?
9)Quali sono i sintomi della “malattia” di Zeno?Quali sono le cause della sua “malattia”?
10)Quali sono i comportamenti che caratterizzano la “salute”, secondo Zeno?
11)Indica quali sono, secondo l’interpretazione di Zeno, i personaggi “sani” e quelli “malati” e spiega in che cosa consiste la loro salute o malattia?
12)Ti sembra che nel corso del romanzo Zeno dimostri di preferire davvero alla “malattia” quella “salute” di cui, tuttavia, dice di volersi appropriare?
13)Nelle ultime pagine del romanzo, l’autobiografia di Zeno lascia il posto ad un’altra forma di scrittura, il diario; da che cosa lo si deduce?
14)Come si risolve il rapporto tra Zeno e lo psicanalista?
15)Quali sono i nuovi comportamenti che inducono Zeno a considerarsi guarito?
16)Quali riflessioni sul processo di evoluzione delle specie animali e sulla selezione naturale induce in Zeno la prima guerra mondiale che, nel finale del romanzo, interviene a sconvolgere il mondo?
17)Che cosa sono gli “ordigni” di cui parla Zeno?In che cosa consiste la catastrofe finale cui Zeno fa riferimento?
b)Spiega quali sono le novità strutturali del romanzo di Svevo.
c)Definisci, riferendoti a situazioni ed episodi della storia, il carattere dell’anti-eroe Zeno Cosini, uno degli inetti più illustri della nostra letteratura.
Risposte:
1)Il romanzo si apre con un breve scritto dello psicologo il dottor S. che curò Zeno Cosini, egli attraverso quelle parole ci vuole spiegare che ha voluto consigliare al suo anziano paziente (ormai più che cinquantenne) di scrivere la propria autobiografia. Il dottor S., sperava che inducendo Zeno a parlare di sé lo avrebbe portato alla guarigione dalla sua “malattia” per così modo di dire “immaginaria”. In seguito, il dottor S. ha finito col pubblicarla per vendetta e precisa anche che è disposto a dividere con lo stesso Zeno quello che guadagnerà dalla pubblicazione di questa autobiografia, a patto che quest’ultimo riprenda la sua terapia, in quanto il protagonista l’aveva abbandonata perché la riteneva inutile.
2)La narrazione avviene per blocchi narrativi (cioè per argomenti), questi blocchi si compongono di cinque episodi, ognuno dei quali concluso in sé e autosufficiente. Tutto questo inserito in una cornice e cioè la “malattia di Zeno e l’incontro con l’analista che gli consiglia di scrivere di se stesso; è per questo motivo che il romanzo è intitolato “La coscienza di Zeno”, proprio perché significa la presa di coscienza del protagonista (Zeno). Nel preambolo ci sono nozioni molto importanti, infatti è lo stesso protagonista Zeno Cosini a scrivere, egli si domanda il motivo per il quale debba farlo e come ciò lo possa far sentire meglio. Così, dopo aver pranzato, resta con un foglio di carta ed una matita in mano, provando a ripensare ai suoi ricordi. Tuttavia, sembra non trovarne nessuno e quindi conclude con la frase: “ritenterò domani”. Non bisogna anche dimenticare che nella prefazione lo psicanalista ci ricorda che la storia di Zeno è un cumulo di verità e menzogne (il punto di vista della narrazione è solo quello di Zeno).
3)Il dottor S. definisce le memorie scritte da Zeno un cumulo di “verità e bugie”, questo perché il romanzo è scritto in una forma soggettiva, ossia i fatti che vengono narrati dal protagonista sono il frutto della sua interpretazione. L’autobiografia induce il lettore ad interpretarli a sua scelta in quanto nessuno ci vieta di pensare che siano veritieri o non, questo ci può far intendere che il dottor S. lo abbia pubblicato con l’intenzione di vendicarsi per il semplice motivo che Zeno tutto ad un tratto ha interrotto la sua cura; tuttavia questo dubbio d’interpretazione del romanzo rimarrà fino alla fine.
4)I personaggi principali che si trovano nell’opera di Svevo appartengono alla classe borghese di inizio secolo. Infatti lo stesso protagonista Zeno vive in una condizione di agiatezza, soprattutto grazie all’eredità lasciatagli dal padre, tanto da potersi permettere di non lavorare e di passare da una facoltà all’altra di studi universitari (chimica, scienze). Tuttavia, la classe borghese qui sopra descritta non è presentata in modo positivo dall’autore Svevo. Altri elementi che ci permettono di capire l’agiatezza in cui vivono i personaggi del romanzo sono: -Il modo di vestirsi e nel linguaggio usato tra i vari “attori”, questo lo si deduce molto nel capitolo V “storia del mio matrimonio”. -Nella descrizione della casa Malfenti, dove si possono dedurre oggetti posseduti solo dalla borghesia agiata (es. mobili, oggetti di valore ecc…). -Infine sia Zeno che il signor Malfenti possedevano una serva per le pulizie domestiche di casa.
5)Il romanzo è ambientato nella città di Trieste, dove tra l’altro l’autore è nato. Le descrizioni del paesaggio sono abbastanza rare e della Trieste di inizio novecento vengono citati alcuni precisi luoghi quali: il porto, il mare, il parco e le aggrovigliate strade del centro. Infatti più che gli ambienti esterni il romanzo si concentra su quelli interni: si passa dalla casa di Zeno a quella della famiglia Malfenti, per poi passare all’appartamento di Carla (l’amante di Zeno) per finire con l’ufficio di Guido. L’opera è ambientata come ho già scritto a cavallo tra l’ottocento e inizio novecento, lo si deduce da alcuni riferimenti scritti nel romanzo: -Alla morte del padre di Zeno dove lo stesso protagonista ne scrive la data avvenuta nel 1890. –Verso l’ultima parte del romanzo si citano anche riferimenti sulla Prima Guerra Mondiale.
6)Il rapporto tra Zeno e suo padre si può considerare molto conflittuale quando quest’ultimo era ancora in vita. In realtà Zeno non aveva mai saputo voler bene a suo padre e soltanto dopo la sua scomparsa capì in realtà quanto fosse importante per lui. Zeno e suo padre non andarono mai d’accordo per il semplice motivo che i due avevano caratteri diversi: -Il primo caratterizzato da una profonda conflittualità interna cioè mentale, Zeno vive bene senza rendersi conto, infatti non gli manca nulla. -Il secondo viene descritto come una persona intelligente e tranquilla, rifiutando tutto ciò che va contro i suoi ideali di vita ossia fondati sulla fiducia reciproca. Sono per questi motivi che Zeno e suo padre sono così distaccati l’uno dall’altro, e anche quando in punto di morte il padre vorrebbe trasmettergli tutti i suoi insegnamenti non riesce a dirgli niente ma con il gesto dello schiaffone infertogli al figlio gli farà comprendere tutto l’amore che comunque Zeno aveva verso di lui, rendendosi conto di quanto importante fosse il non distacco fra i due, cioè egli capisce tutto quello che ha perduto con la morte del padre: amore, sicurezza, amicizia e felicità.
7)Zeno aveva cominciato ad interessarsi agli affari di borsa e proprio in questo ambiente conosce il sig. Giovanni Malfenti, il quale ne diventa subito amico, egli lo consigliava sul vendere o comprare azioni al momento giusto sapendo sempre quale fosse la scelta migliore, invece per quanto riguarda Zeno bisogna dire che non era tagliato per questo genere di lavoro. Zeno non aveva mai pensato alle donne, ma dopo aver perso tutti e due i genitori era rimasto solo al mondo per questo quando seppe che il sig. Malfenti aveva quattro delle figlie cominciò ad impuntarsi sul matrimonio. Così dopo aver ricevuto un invito a casa dal sig. Malfenti, Zeno conobbe le quattro figlie i cui nomi iniziavano tutti con la lettera A: Ada, Alberta, Augusta e Anna. Subito s’innamora della prima figlia la più bella ma anche la più seria e severa, comunque ella non era interessata al giovane pretendente tanto che cominciava a presentarsi quotidianamente in casa Malfenti. Con l’incontro tra Zeno e Guido, egli si convinse che Ada non era attratta da lui, ma aveva più attenzioni verso il bel giovanotto, per cui rivolse le attenzioni verso Alberta ma anche lei lo rifiutò, con Anna non prova perché è ancora una bambina di soli otto anni, infine si sposerà con la più bruttina ossia Augusta, ma si dimostrerà una scelta molto azzeccata.
8)Augusta è la buona e dolce moglie di Zeno, ella è disposta a vivere ed assistere suo marito. Questo personaggio ha un carattere opposto rispetto a quello del marito, lui “malato” lei l’immagine della “salute”. Il centro del mondo per lei è la famiglia a cui si dedica con tutte le sue forze e il suo amore. Il marito è visto come una guida famigliare un “patriarca”.
9)Le cause della malattia di Zeno sorgono con il problema del fumo, questo è senza dubbio il malessere principale per la sua psiche. Il vizio del fumo che fin da giovane tenta di sconfiggere, ma senza successo gli provoca in lui il suo primo problema che è come sconfiggerlo. Egli si sente molto a disagio con le altre persone perché lui si vede nei panni del “malato” mentre considera tutti gli altri “sani”, questa insicurezza crea in lui un certo malessere mentale ossia Zeno ha poca fiducia nelle sue qualità di persona. Tuttavia gli effetti dannosi creati dal fumo gli provocano dolori fisici con conseguente difficoltà motorie, mentre quella che considera la sua “malattia” è solo frutto della sua debolezza mentale. Questa “malattia” lo accompagnerà per tutto il resto del romanzo fino a quando troverà la forza di interrompere la cura del dottor S. e si dichiarerà guarito.
10)Zeno vive in una condizione di solitudine voluta, infatti considera le altre persone che hanno dei rapporti sociali “sane”, mentre in lui questi rapporti sono praticamente inesistenti, solo con Guido si instaurerà un rapporto di vera amicizia. Un'altra fondamentale caratteristica che Zeno riscontra nelle persone sane sono che queste credono in loro ideali, tipo: il padre credeva nella fiducia reciproca, mentre Augusta credeva fermamente nella famiglia, tutti questi comportamenti nella persona di Zeno erano inesistenti se si considera il fatto che non sapeva scegliere su una facoltà universitaria per i suoi studi.
11)Secondo l’interpretazione di Zeno i personaggi considerati “sani” sono: Augusta la moglie senza dubbio è considerata da lui stesso l’impersonificazione della salute, questo perché insieme al padre l’altra immagine della salute avevano ideali in cui credere, la prima credeva fermamente nella famiglia mentre il secondo credeva sulla fiducia reciproca. In Augusta il protagonista gli riconosce il suo amore verso una persona mentalmente debole, lui stesso viveva bene al fianco suo senza però rendersene conto. Ci sono altri personaggi considerati sani ma che in un secondo momento hanno perso questa salute, stiamo parlando ovviamente di Guido e Ada, il primo considerato dal protagonista suo unico vero amico ma la sua debolezza di fronte ai problemi in campo economico lo porteranno al suicidio. La seconda l’unica donna veramente amata dal protagonista; dopo aver sposato Guido il matrimonio risulterà infelice e malinconico ma soprattutto fallimentare, cadendo in una profonda crisi sentimentale (il marito la tradirà con la sua segretaria). Infine troviamo personaggi realmente malati e sono: Tulio un uomo zoppo e Copler affetto da nefrite, ma non ci dimentichiamo dello stesso Zeno il quale si considera “malato” ma è solo un’immaginazione della sua persona.
12)Zeno cerca di illudere i lettori che lui in realtà stia cercando una soluzione per riacquisire la salute, ma in realtà egli vive molto bene nella sua malattia, provocando in lui un certo benessere mentale. Il protagonista sembra approfittare della sua situazione di debolezza mentale.
13)Lo si deduce perché Zeno prima di ogni suo racconto lo intitola con una data. Nell’ultimo capitolo intitolato “la psicoanalisi” Zeno lo compone come un diario, infatti il capitolo è formato da quattro racconti tutti con una data ben precisa:
1- 3 Maggio 1915→ racconta l’interruzione della cura e scopre di essere malato di diabete.
2- 15 Maggio 1915→ Zeno tenta di tradire la moglie Augusta con una contadina di nome Teresina.
3- 26 Giugno 1915→ Zeno racconta la propria esperienza di guerra.
4- 24 Marzo 1916→ Zeno riprende a scrivere questo romanzo.
14)Il rapporto tra Zeno e lo psicanalista si può dire che è conflittuale. Nell’ultimo capitolo si può capire che il protagonista riprende a scrivere il romanzo per rivelare a tutti la sua decisione di abbandonare per sempre la psicoanalisi, cura alla quale egli si sottoponeva da addirittura sei mesi, ma che, invece di portagli qualche beneficio, lo aveva fatto sentire sempre peggio. Trovava interminabili quelle sedute dal dottore, tanto che le credeva ormai inutili e quindi le abbandonò. A questo punto chiese consiglio ad un suo amico medico il dottor Paoli, che dopo avergli eseguito delle analisi, riscontrò in Zeno che soffriva di diabete.
15)Sempre nell’ultimo capitolo, Zeno scrive che in data 24 marzo 1916 il dottor S. suo medico curante gli pregava di mandargli in Svizzera dove si trovava attualmente, i suoi scritti. Prima di questo Zeno si sentiva di dire che con l’immediato abbandono alle cure di psicoanalisi si sentiva bene e si considerava guarito, ma non solo egli attribuiva la sua guarigione anche perché in tanto aveva continuato la sua attività commerciale, che nel frattempo lo teneva molto impegnato.
16)Nel personaggio di Zeno, Svevo ci fa capire le ansie di fine secolo XIX. Nella sua “malattia” egli trova una via di evasione dal presente. Zeno compie a proposito una riflessione “sull’evoluzione delle specie animali e sulla selezione naturale” dicendo che la vita di ogni essere umano è una malattia, solo negli animali è presente quella tanto voluta “salute”in quanto sono capaci di adattarsi ad ogni situazione senza invadere il mondo circostante. L’uomo in tutta la sua esistenza ha trovato quella “salute” solo nell’età primordiale, ma con il passare dei secoli i progressi della scienza e della tecnologia frutto dell’intelligenza umana hanno corroso quella “salute” tanto voluta. Tuttavia egli ci vuol far capire che la coscienza umana è inquinata alle radici in quanto l’uomo è colpevole del mutamento del processo naturale della vita. Infine concludiamo con l’affermazione di Zeno in quanto dice che per eliminare questo malanno, bisognerà ricorrere ad una catastrofe dove spazzerà via il mondo intero e con lui l’umanità estirpando tutte le “malattie”. Con questa affermazione il protagonista fa riferimento allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, in quanto modificherà profondamente l’umanità.
17)Gli “ordigni” di cui Zeno parla, si riferiscono a tutte quelle nuove invenzioni tecnologiche che gli uomini hanno inventato per migliorare la loro vita. Questo perché ci vuole far capire che mentre le persone ritenute “sane” dallo stesso protagonista sono impegnate ad emergere o affermarsi nella società con conseguente spreco di energie, le persone ritenute inette sanno sfruttare le debolezze altrui per avere una vita migliore alla loro. Tuttavia il testo pare interpretare questa affermazione in una chiave catastrofica riferita ad un uomo occhialuto costruttore di ordigni, accecato dalla sua intelligenza porterà avanti il processo di selezione evolutiva o naturale a tal punto di non sapersi più fermare, infine scatenerà una terribile catastrofe rappresentata da una inaudita esplosione di un suo ordigno, che sancirà la fine di tutti i mali del mondo. Questo in un certo senso è una prospettiva anticipazione di quello che avverrà alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
b)Con “la coscienza di Zeno”, l’autore Italo Svevo crea un libro con novità strutturali, infatti, mancano coordinate spaziali e temporali, si tratta di un’autobiografia scritta più o meno di getto, dove non esiste un preciso ordine cronologico degli avvenimenti narrati. L’opera è suddivisa in sei sezioni che rappresentano la vita del protagonista secondo alcune tematiche portanti e non secondo un ordine cronologico; tuttavia come ho già scritto precedentemente, la narrazione avviene per blocchi narrativi (cioè per argomenti). Infine si può dire che il lettore viene a conoscenza dei fatti esclusivamente dal punto di vista di Zeno.
c)Il personaggio di Zeno Cosini ha un carattere abbastanza debole e influenzabile ma allo stesso tempo forte e autoritario. Questo lo si può notare nella lettura del primo capitolo quello relativo al problema del fumo, in quanto il protagonista tenta in tutti i modi di smettere non riuscendoci, questo sta a dimostrare quanta debolezza ha, e non solo ma anche quanta poca forza di volontà dimostra alle persone che lo circondano prima fra tutte sua moglie Augusta. Un'altra immagine del carattere di Zeno si può trovarla nel capitolo del matrimonio che lui compie non per amore ma per riuscire a restare imparentato con i Malfenti sposando addirittura una donna che non ama, ma che si dimostrerà affettuosa e nobile nei suoi confronti senza che egli se ne accorga. Anche nella soluzione finale dove Zeno anticipa l’arrivo di una catastrofe ci fa capire come il carattere dell’anti-eroe riferito al protagonista sia debole verso una “malattia” immaginaria non riuscendo invece a sfruttare la vita felice e dignitosa che gli si prospetta davanti, ma coltivando in sé quell’inettitudine a vivere.
FINE

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