Materie: | Tema |
Categoria: | Religione |
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Data: | 28.05.2007 |
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RIFLESSIONE CRITICA SULLA DONNA E SUL RAPPORTO INTERPERSONALE TRA UOMO E DONNA.
Nella cultura Occidentale la donna è spesso vista come un’immagine stereotipata. Spesso questo è proiezione dell’immaginario maschile che vede la donna come qualcosa di “negativo”. Già dal M medioevo la donna era vista come una persona peccaminosa simbolo di vanità, seduzione, falsità, astuzia.
Anche la Chiesa ha proposto per molto tempo un’immagine negativa di essa, anche se inquadrava in lei la figura di maternità, umiltà, castità.
La Chiesa vedeva la donna come la proiezione del desiderio colpevole dell’uomo. Spesso ha anche assunto la figura di serpente tentatore, figura che rappresenta il demonio.
Nella cultura popolare la donna è connotata negativamente. Viene vista come ladra, sciocca, inaffidabile, astuta, chiassosa.
La rivoluzione femminista ha fatto emergere il vero concetto di donna. Spesso le vengono imposti divieti dall’altro sesso a cui lei aderisce consapevolmente o inconsapevolmente. Con questa rivoluzione sono emersi contraddizioni e anomalie di una società falsamente democratica. Verso l’inizio del Novecento le donne ottennero il diritto di voto nella maggioranza dei Paesi Europei.
Ma dopo le guerre ci furono leggi che discriminarono le donne sia in famiglia che nel lavoro. Le donne rivendicavano una parità di diritti, chiedendo che venissero abolite le leggi. Nei Paesi del terzo Mondo la donna occupa ancora una posizione nettamente subordinata rispetto all’uomo. Questa discriminazione è molto forte soprattutto nei Paesi mussulmani.