LE SCUOLE NUOVE.

Materie:Appunti
Categoria:Pedagogia

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Testo

LE SCUOLE NUOVE:
KILPATRICK,PARKHURST E WASHBURNE
Kilpatrick e il “metodo dei progetti”
K. nasce in Georgia nel 1871 e muore a New York nel 1965.
Scritti
- Il metodo dei progetti
- Educazione per una civiltà in cammino
- La funzione sociale, culturale e docente della scuola
- Filosofia dell’educazione
Il metodo dei progetti
PRINCIPI:
- Principio dell’esperienza: la scuola deve stimolare esperienze reali, perché siano veramente educative
- Scuola come luogo di vita, suscitatrice di attività tendenti ad uno scopo
- Necessità di “simpatizzare con l’infanzia”, cioè, organizzare l’insegnamento in accordo con i suoi interessi senza dimenticare la prospettiva sociale
- Il processo d’apprendimento ha il punto di partenza in una situazione problematica che suscita negli alunni l’intenzione di superarla

Gli interessi entrano in gioco solo se stimolati da un’attività profondamente sentita e intenzionale sviluppantesi da un progetto.
Progetto: attività previamente determinata, la cui intenzione dominante è una finalità reale che orienta i procedimenti e conferisce loro una motivazione.
Viene concepito come un lavoro che un individuo si propone di compiere per il quale si devono acquisire particolari abilità e cognizioni.
Quattro tipi di progetti
- Il progetto del produttore: il cui scopo è di produrre , di fare qualcosa (ampia scala
di possibilità)
- Il progetto del consumatore: il cui scopo è la fruizione estetica, l’uso di quanto è
stato fatto in modo intelligente degli altri (ascoltare un brano musicale, visitare un
museo…)
- Il progetto dei problemi: in cui ci si propone di risolvere una questione complessa ,
di apprendere qualcosa, di chiarire una difficoltà intellettuale
- Il progetto di apprendimento specifico: il proposito da raggiungere è quello di
esercitarsi in qualche attività e acquisire un certo grado di abilità e conoscenza
Applicazione pratica
- Intenzione o proposito di raggiungere un oggetto o di realizzare un’attività cui si
riferisce il progetto
- Preparazione e organizzazione del progetto stesso
- Esecuzione
- Valutazione dei risultati
influsso e risonanza
All’inizio il suo uso fu ristretto alle scuole di agricoltura, ma dopo gli anni ’20 gode di uno spazio significativo nell’ambito scolastico.
Parkhurst e il “Piano di laboratorio Dalton”
P. nasce nel Wisconsin nel 1887 e muore nel Connecticut nel 1793
Scritti
Education on the Dalton Plan
Principi teorico-pratici
Il piano Dalton è un metodo mediante il quale si possono ricongiungere cultura e esperienza.
La scuola deve essere organizzata come una comunità la cui condizione essenziale è la libertà per l’individuo di svilupparsi. Questa libertà ideale non è arbitrio né indisciplina, ma il contrario di entrambe. Il fanciullo che fa quello che gli pare non è libero, ma schiavo di cattive abitudini, egoista e impreparato alla vita sociale.
Egli ha bisogno di un mezzo per liberare la sua energia e svilupparsi in un essere armonico, responsabile, capace di collaborare con i suoi simili per il bene comune.
La sintesi di cultura e esperienza e l’incontro del singolo con l’opera di tutti costituiscono i principi basilari su cui poggia il Piano Dalton
Fine
Fornire al ragazzo i mezzi perché prosegua e organizzi i propri studi a modo suo
Articolazione generale del programma
Il Piano Dalton è concepito come una forma di riorganizzazione educativa che riconcilia le attività gemelle di insegnare e di apprendere.
Il programma di ogni materia viene diviso in dieci parti, corrispondenti ai mesi dell’anno scolastico. Ogni assegnazione mensile viene divisa, a sua volta in quattro parti, tante come le settimane. Ciascuna parte settimanale è divisa in unità di lavoro, calcolate in base al tempo che un alunno medio impiega ordinariamente nella realizzazione.
Lavoro individualizzato
Ogni scolaro viene assegnato ad una classe e per ogni classe il maestro elabora n piano di studi.
All’inizio del lavoro l’alunno accetta il piano come se si trattasse di un contratto, questo contratto comprende il lavoro di un mese per ciascuna delle materie principali.
Ciascun alunno organizza come meglio ritiene il suo lavoro e può scegliere la materia da affrontare per prima.
L’adeguato funzionamento del Piano postula la creazione di laboratori, un per ogni materia, dove vengono raccolti i sussidi necessari per lo studio. A ciascun laboratorio è addetto uno specialista che offre aiuto e guida al ragazzo che lavora in una determinata materia.
Il principale compito del maestro è quello di rispondere alle questioni poste dagli alunni.
Non ci sono orari fissi. Diversi grafici e schede consentono di seguire e valutare il progresso di ogni alunno e la situazione generale di ciascun laboratorio e classe.
Washburne e le scuole di Winnetka
W. nasce a Chicago nel 1889 e muore nel Michigan nel 1968.
Scritti
- The Philosophy of the Winnetka Curriculum
- New Schools in the Old World
- Le scuole di Winnetka
- Filosofia vivente dell’educazione
- Winnetka: storia e significato di un esperimento pedagogico
Origine delle “tecniche Winnetka”
W. si propone di offrire alcune “tecniche per l’istruzione individuale”, senza la pretesa di offrire una proposta completamente originale.
W. paragona il suo esperimento pedagogico a “un fiume formato e caratterizzato da tre correnti convergenti: la decisione delle famiglie di migliorare le scuole pubbliche al punto di essere orgogliosi di mandarvi i loro figli; l’opera di Burk e del suo corpo insegnante; le sue esperienze giovanili.”
Principi ispiratori
Ogni ragazzo ha diritto di procurarsi le conoscenze e le tecniche che gli saranno necessarie nella vita. Ogni ragazzo ha diritto di vivere naturalmente e pienamente la sua vita infantile. Il progresso umano è in funzione dello svolgimento integrale delle capacità di ogni individuo, e il bene della collettività umana esige lo svolgimento in ogni individuo di una coscienza sociale viva.
W. parla di ricerche pensando alle investigazioni indirizzate alla conoscenza delle capacità degli alunni, in modo da adeguare l’insegnamento alla loro età mentale e alla situazione particolare di ognuno.
Rielaborazione e articolazione del programma
Il programma è diviso in due parti distinte:
1. Comprende le conoscenze e le tecniche necessarie per ottenere un comune livello fra tutti gli studenti
2. Consta di stimoli e di occasioni che favoriscono un lavoro creativo che interessa la collettività.
W. formula un sistema che comprende i seguenti gradi:
1. Gli obbiettivi da raggiungere sono posti in modo preciso. Ogni fanciullo normale vi può pervenire, ogni ragazzo deve assimilare completamente queste conoscenze. C’è un programma modificato per i ragazzi al di sotto della normalità.
2. Il materiale è autoeducativo e autocorrettivo. Il ragazzo può insegnare a se stesso ogni nuovo passo in ogni studio.
3. “Test” completi di controllo in due o tre forme differenti fanno parte di quelli messi a disposizione del ragazzo e gli servono da prove di avviamento per discernere i propri punti deboli e accertare la propria preparazione per un vero e proprio test. Altre forme di test sono in mano degli insegnanti.

Per evitare il rischi dell’individualismo viene favorito il lavoro creativo in una cornice sociale; ogni ragazzo contribuisce con suo rapporto personale alla riuscita dell’impresa collettiva: i saggi drammatici, gli incontri e le discussioni di gruppo, i giochi, i progetti di ogni genere tendono a formare la “coscienza sociale”.
Gli interventi collettivi vengono sostituiti da materiale autoccorrettivo, elaborato attraverso un’accurata verifica sperimentale.
Fine
scuole come laboratorio di educazione nel quale si saggiano i nuovi metodi e in cui i risultati sono accuratamente misurati
Con questa finalità esistono due sezioni:
- la sezione d’indagine (per la ricerca sui problemi scolastici)
- la sezione consultiva dell’educazione (responsabile dell’orientamento infantile, in cui collaborano lo psichiatra, lo psicologo, il medico e tutori)

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