Chopin

Materie:Appunti
Categoria:Musica

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Testo

Compositore e pianista polacco. Figlio di un professore francese stabilitosi a Varsavia, Chopin dimostrò assai precocemente una notevole disposizione musicale. Nel 1817 compose la sua prima polacca, divenendo rapidamente famoso come pianista nei salotti di Varsavia. Finiti gli studi, nel 1829 suonò a Vienna con successo e l’anno successivo partì per una nuova tournè che lo avrebbe allontanato per sempre dalla patria. Suonò a Vienna, a Linz , a Salisburgo, a Monaco e a Stoccarda, dove gli giunse la notizia del fallimento della rivoluzione polacca e della caduta di Varsavia. Questi fatti, secondo una tradizione non accertata, gli avrebbero ispirato la composizione del famoso e drammatico Studio op. 10.
Nel 1832 Chopin si stabilì definitivamente a Parigi, dove insegnò pianoforte nell’ambiente artistico e aristocratico e strinse amicizia con molti musicisti. Dopo un’ amore poco fortunato per la contessa Maria, in un soggiorno a Londra, Chopin conobbè la scrittrice Gorge Sand, con la quale iniziò una tormentata relazione amorosa durata oltre 10 anni.
Negli ultimi dieci anni di vita il musicista visse quasi sempre a Parigi, tormentato dall’aggravarsi della tisi cui neppure i climi più miti, come quello di Maiorca, avevano giovato. Nel 1847 troncò il legame con Sand e l’ anno dopo si recò in Inghilterra con un’ allieva innamoratasi di lui. Suonò a Londra e tenne il suo ultimo concerto a favore dei profughi polacchi. Nel Gennaio successivo tornò a Parigi, in pessime condizioni fisiche e in serie difficoltà economiche appena alleviate dall’ aiuto finanziario degli amici. Assistito dalla sorella Luisa, vi morì nel mese di Ottobre. Ebbe grandiose onoranze funebri e fu sepolto a Parigi, accanto a Bellini e Cherubini. Il suo cuore fu portato in Polonia a Varsavia nella chiesa di S. Croce. Il nome di Chopin è legato al pianoforte, strumento cui dedicò la quasi totalità della propria vita. Inarrivabile maestro nel legato, nel tocco, nella sfumatura dinamica, Chopin riuscì a creare un suono pianistico totalmente nuovo, intimo, vellutato, squisitamente romantico. Un continuo lavoro di ripensamento, portato avanti meticolosamente, a volte per anni, trasformava semplici spunti e improvvisazioni in capolavori.

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