Materie: | Altro |
Categoria: | Geografia |
Download: | 1278 |
Data: | 10.05.2005 |
Numero di pagine: | 16 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Download
Anteprima
parigi-ricerca-molto-approfondita-foto-cartina_1.zip (Dimensione: 1014.1 Kb)
readme.txt 59 Bytes
trucheck.it_parigi:-ricerca-molto-approfondita-con-foto-e-cartina.doc 1068.5 Kb
Testo
Alcuni dati sulla Francia
Governo: Repubblica presidenziale
Superficie (Km²): 543.965 km2
Popolazione: 58.494.000
Densità della popolazione.: 108 ab./Km2
Capitale: Parigi
Popolazione capitale: 2.152.423 nella città (1990)
oltre 10.000.000 nell'agglomerato urbano
Codice postale capitale: 75016
Lingue utilizzate: Francese (uff.) Bretone, Corso, Tedesco, Basco, Catalano, Fiammingo
Religioni: Cattolici 80% Musulmani 5% Protestanti 2% Ebrei 1%
Gruppi etnici: Francesi 93,6% Arabi 2,5% altri 3,9%
Fuso orario: +0
Prefisso telefonico: 0033
PNL $ 1 080 000 000 000
Per abitante $ 18 944
Prodotti esportati: macchinari e veicoli, prodotti chimici, alimentari
Prodotti importati: petrolio, macchinari, prodotti agricoli, prodotti chimici, ferro e acciaio
PARIGI
Situata nel cuore della Francia, è la capitale, il cuore amministrativo, politico e culturale e la più grande città della nazione, nonché una delle più belle del mondo con i suoi splendidi giardini, i suoi parchi, le sue piazze storiche e gli alberi di castagno che sfilano lungo le più famose strade rendendola tanto luminosa e affascinante da meritare il soprannome di “ville lumière” (città della luce).
Situata al centro del grande bacino formato dai fiumi Senna e Marna, si estende per 1.200 km2.
Parigi è una vera e propria metropoli attraversata da grandi strade e divisa in quartieri, ciascuno con una spiccata identità, alcuni animati da una vita notturna intensa. La città è anche la capitale del divertimento ed è praticamente impossibile annoiarsi in qualsiasi ora del giorno e della notte.
L'area metropolitana di Parigi (la cui popolazione è stimata attorno ai 10 milioni di abitanti) ospita quasi il 20% della popolazione dell'intero paese e costituisce di gran lunga il maggiore centro economico, politico e culturale della Francia. Fulcro dell'attività industriale del paese, Parigi concentra all'interno della sua area metropolitana circa un quarto dell'intera produzione nazionale. Le principali attività riguardano i settori meccanico, automobilistico (Peugeot e Renault), chimico, elettrico e agroalimentare. Polo culturale e artistico di fama mondiale, Parigi svolge un ruolo di rilievo anche nei settori editoriale, cinematografico e dei beni di lusso (alta moda e gioielli). Cuore delle attività bancarie e finanziarie del paese, Parigi è inoltre sede di multinazionali che hanno stabilito qui il loro quartier generale, rendendo la capitale uno dei principali centri dell'economia e del commercio internazionale in Europa. Porto fluviale di primaria importanza grazie alla navigabilità della Senna, Parigi è servita da tre aeroporti ed è il principale nodo ferroviario e stradale della nazione. Molto importante è anche il turismo.
La Senna, attraversata da innumerevoli e suggestivi ponti, divide in due Parigi e accoglie due isole: l'Île de la Cité, nucleo originario della città, e la piccola Île Saint-Louis. Grazie ai limitati ostacoli naturali (il punto naturale più elevato della città è la collina di Montmartre, che raggiunge i 129 m di altezza), Parigi ha potuto espandersi nel corso dei secoli in modo omogeneo assumendo una forma circolare che venne racchiusa da mura difensive edificate in epoche successive.
Parigi ha saputo conservare e valorizzare numerosi spazi verdi sia nel cuore della città sia nelle vicine banlieues.
Evoluzione
Parigi rimase per lungo tempo una città di dimensioni medie: alla fine del XII sec. avrebbe avuto 50.000 ab.; ma si valuta che in tutta l'Île-de-France la densità demografica fosse già, con oltre 100 ab. per km², il quadruplo di quella francese media; e, già, esisteva una banlieue, una periferia, formata dai sobborghi, al di là della cerchia delle mura dette di Filippo Augusto. Verso la metà del XVI sec. Parigi doveva avere circa 220.000 ab. e nel corso del XVII sec. presero a sorgere, tutto attorno, i castelli, le chiese e i conventi, destinati a occupare uno spazio considerevole, soprattutto nella periferia occidentale e meridionale. Alla vigilia della Rivoluzione (1789) si viene a creare la vera e propria periferia, in conseguenza di una forte affluenza di immigrati. Le cittadine vicine, Saint-Denis, Meulan, Melun, Corbeil, declinano e l'irraggiamento amministrativo e culturale della capitale si manifesta con una maestosa espansione urbanistica, che si traduce nella creazione di un polo annesso: la città di Versailles, costruita alla fine del XVII sec. A partire dalla metà del XIX sec. la regione parigina si sviluppa: il numero dei Parigini fuori Parigi passa da meno di 100.000 a oltre 2 milioni nel 1910, a causa della forte industrializzazione del perimetro della città. Parigi è di gran lunga la principale meta dell'esodo dalle campagne. In poco più di un secolo, dal 1870 al 1980, la popolazione dell'agglomerazione parigina si è triplicata.
La periferia inizia la fase di grande espansione demografica e spaziale a partire dalla fine del XIX sec. L'industrializzazione di Parigi e della sua immediata periferia avviene a ritmo serrato tra il 1880 e il 1920; questa periferia è la culla dell'automobile e dell'aviazione, un centro possente di fabbricazione di macchine, il principale fornitore della confezione e un grande centro della stampa. Le fabbriche si moltiplicano nei quartieri di Grenelle e della Glacière, ma anche a Boulogne-Billancourt, Suresnes, Puteaux, Courbevoie, Saint-Denis, Argenteuil, La Courneuve, ecc. Una corona di fabbriche circonda gli antichi sobborghi, integrati nella città nel 1860. Ma nel centro di Parigi gli alloggi sono sempre più rari e più cari per gli operai. Per questo c’è un esodo in massa dei lavoratori di Parigi verso l'immediata periferia, che si popola di villette costruite senza alcuna preoccupazione urbanistica e anche di vere e proprie bidonvilles (la “zona” in prossimità delle fortificazioni, in disuso dopo il 1970). La banlieue diviene informe: vere e proprie città-fungo spuntano in prossimità della rete ferroviaria elettrificata di periferia. Dopo il 1950 al flusso di immigranti della provincia provocato dall'esodo rurale si aggiunge quello degli stranieri assunti in massa dalle grandi fabbriche di questa stessa periferia. Si costruiscono allora frettolosamente grandi complessi residenziali destinati ad accogliere la moltitudine di lavoratori che non trovano alloggio nella capitale.
Con il 1954 (2.850.000 ab.) ha inizio la diminuzione della popolazione residente nella città, diminuzione destinata a proseguire inarrestabile e imputabile principalmente a tre cause: lo spostamento della popolazione del centro parigino verso la grande banlieue (i dipartimenti. Yvelines e Val di Marna hanno accolto il grosso di questo esodo cittadino); la disindustrializzazione di Parigi (le fabbriche sono state sollecitate a lasciare Parigi sia per la provincia sia per le zone di attività create nelle “città nuove” [Cergy-Pontoise, Saint- Quentin-en-Yvelines, Évry, Marne-la-Vallée, Melun-Sénart] e in quasi tutti i comuni dell'estrema periferia); profondi mutamenti sociologici e socio-professionali a scapito delle famiglie giovani con bambini: l'età media dei Parigini supera i 40 anni, mentre l'età media dei Francesi è inferiore ai 35 anni. Tale invecchiamento della popolazione parigina è connesso con il vasto movimento di disindustrializzazione e di rinnovamento dei vecchi quartieri e la trasformazione del parco immobiliare in isolati ricostruiti o rinnovati di lusso (come il Front de Seine, l'Operation Italie, il Marais, ecc.)
In periferia, invece, dall'inizio del secolo agli anni Sessanta la crescita è stata molto forte nei dipartimenti limitrofi, detti della Petite Couronne: Hauts-de-Seine, Senna-Saint-Denis, Val di Marna. La popolazione di questa immediata periferia è in diminuzione (fin dagli anni 1968-1975 per il dipart. Hauts-de-Seine), in conseguenza degli effetti del decentramento industriale verso le città di provincia e le città di medie dimensioni nel Bacino di Parigi; poi, tra il 1975 e il 1982, gli effetti della crisi economica si sono fatti sentire con una netta diminuzione della popolazione nel dipartimento Senna-Saint-Denis e una sua stagnazione in quello della Val di Marna. È risultato anche un certo invecchiamento, ma è anche sempre più difficile trovare un alloggio in questa periferia immediata, poiché tutti i terreni disponibili sono ormai stati utilizzati. Inoltre le unità di produzione industriale hanno fatto sempre più posto a uffici e magazzini. I servizi e in particolare i servizi dei trasporti su brevi e lunghe distanze occupano vasti spazi: sono comparse grandi stazioni di autolinee in prossimità delle autostrade (Garonor e Rungis). Il grande mercato coperto delle Halles di Parigi è stato trasferito a sud, nei pressi dell'aeroporto di Orly, a Rungis. Sono stati costruiti grandi centri commerciali regionali che hanno sottratto una notevole clientela al centro di Parigi
I dipartimenti detti della Grande Couronne (Senna e Marna, Yvelines, Essonne, Val d'Oise) hanno, più recentemente, beneficiato dello spopolamento e della disindustrializzazione di Parigi e poi della sua immediata periferia. La crescita ha assunto un aspetto spettacolare a partire dal 1960 grazie alla politica delle “città nuove” e dei “punti d'appoggio urbani” destinati a fungere da filtro per i nuovi immigrati. Nel 1982 la città di Parigi non ospitava che il 21,5% della popolazione della regione, la Petite Couronne il 38% e la Grande Couronne, il 40,5%. Questa evoluzione tende ad accentuarsi a favore della Grande Couronne, dato il desiderio di un gran numero di impiegati, operai e quadri di acquistare una casa unifamiliare e di abbandonare i grandi immobili, sotto l'effetto anche delle tendenze ecologistiche e lo sviluppo del parco automobilistico. Queste nuove periferie, come le “città nuove”, sono state create per la circolazione automobilistica.
Ciononostante, l'estrema periferia tende a stagnare a sua volta e le “città nuove” e i nuovi poli urbani hanno difficoltà a popolarsi. L'incremento naturale è ormai l'unico fattore di crescita demografica e si registra un massiccio esodo di giovani e di nuclei familiari verso la provincia. Il massimo dinamismo demografico si registra nella Grande Couronne, mentre la popolazione parigina, in maggioranza borghese, è invecchiata considerevolmente. L'esodo di lavoratori dall'agglomerazione supera ormai quello tradizionale dei pensionati. L'espansione della periferia verso la Grande Couronne si è tradotta in un massiccio movimento quotidiano di pendolari. In media per gli abitanti di Parigi e della banlieue la distanza tra l'abitazione e il luogo di lavoro non ha cessato di aumentare: le autostrade e le périphériques sono ogni giorno intasate in entrambi i sensi e per i collegamenti di maggiore ampiezza la SNCF (ferrovie) e la RATP (trasporti parigini) hanno realizzato una rete espressa regionale (RER) che attraverso Parigi collega da ovest a est e da nord a sud i principali poli urbani della banlieue. In realtà, l'obiettivo principale delle cinque “città nuove” era di avvicinare il più possibile abitazione e luogo di lavoro. A tale scopo si sono fatti notevoli sforzi per completare tali “città nuove” con la creazione di “parchi industriali” e di zone di uffici. Alcune grandi imprese vi hanno trasferito i propri servizi centrali. Tra il 1975 e il 1980 il 13% degli alloggi portati a termine nell'Île-de-France si trovava in una delle cinque “città nuove”.
STORIA
Parigi si è sviluppata dal nucleo originario fondato intorno al III secolo prima di Cristo dalla tribù celtica dei Galli Parisi, in corrispondenza dell'isola della Senna dove oggi troviamo la Citè. Fu chiamata Lutetia (acquitrino) Parisiorum o più brevemente Parisii, da cui il nome attuale.
Nel 52 a.C. i Parisii incendiarono l'isolotto e lo abbandonarono ai romani che ampliarono la città in direzione della riva sinistra della Senna. Dopo la conquista della Gallia da parte di Roma, fu sede dell'Imperatore Costanzo Cloro ma non divenne mai capitale della Gallia romana.
La tradizione medievale vuole che sia stato san Dionigi, primo vescovo di Parigi, a portarvi il cristianesimo intorno alla metà del III secolo d.C. Secondo un'altra leggenda fu santa Genoveffa, patrona di Parigi, a guidare la difesa della città contro gli Unni, nel 451 d.C. Nel 470, dopo un assedio durato cinque anni, i Franchi, guidati da re Childerico, se ne impadronirono, e Parigi divenne capitale del Regno franco nel 508, sotto il sovrano Clodoveo I; ma i suoi successori non si stabilirono a Parigi. Nel VI secolo si aggiunsero nuovi nuclei urbani, grazie anche alla fondazione di alcuni monasteri benedettini (St.-Germain-des-Pres, Sainte Geneviève e St-Denis) che intrapresero un'opera di bonifica delle zone paludose ai lati del fiume, favorendo lo sviluppo edilizio. Sotto Carlo Magno, che vi soggiornò a lungo, la città conobbe un periodo di particolare splendore, tuttavia di breve durata. Dopo l'unificazione della Francia nel X sec., la città si sviluppò ulteriormente grazie alla favorevole posizione che la vedeva al centro di importanti vie di comunicazione fluviali e stradali e dopo le razzie dei Vichinghi del IX secolo, i re capetingi spostarono nuovamente la capitale a Parigi e ricostruirono la città.
La cattedrale di Notre Dame (1163), la Sainte Chapelle (1248), e un palazzo reale (1301) vennero edificati sull'Ile de la Cité, facendo di questa il vero cuore di Francia. Nel 1190 Filippo II Augusto fece erigere una cinta muraria intorno alla riva destra e nel 1210 un bastione che circondava la riva sinistra. Nella Parigi medievale si distinguevano tre zone: la Cité, la città vera e propria (ville) sulla riva destra e l'Università, sulla riva sinistra. Per proteggere Parigi dagli inglesi, Carlo V ricostruì la cinta di mura intorno alla riva sinistra aggiungendone una porzione nel 1370 intorno alla riva destra (sulla cui traccia sono stati realizzati i grands boulevards). Queste mura estendevano il perimetro della città in direzione ovest, oltre il Louvre, e difendevano il lato orientale con una fortezza nota con il nome di Bastiglia.
Nel XVI secolo Francesco I ricostruì il Louvre e avviò i lavori per il nuovo Hôtel de Ville. Le lotte religiose fra i cattolici romani e i protestanti calvinisti (vedi ugonotti) misero fine al periodo di Rinascimento urbano da lui inaugurato. Migliaia di ugonotti furono massacrati a Parigi, roccaforte cattolica, nel corso della notte di San Bartolomeo (1572). La pace fu restaurata solo nel 1594, con l'ingresso in Parigi del nuovo re Borbone Enrico IV. I Borboni imposero a Parigi un governo assolutista e un nuovo stile architettonico. L'impegno della dinastia borbonica a fare di Parigi una novella Roma ha portato alla realizzazione della splendida Place des Vosges, del celebre Pont Neuf e del Palais du Luxembourg. Sotto Luigi XIV Parigi conobbe un rilevante sviluppo urbanistico (costruzione degli ospedali degli Invalides e della Salpêtrière, introduzione dell'illuminazione notturna e modernizzazione della rete idrica). Lo scoppio della rivoluzione francese, nel 1789, aprì la strada al rovesciamento della monarchia e all'instaurazione della Prima Repubblica. La seconda metà dell' Ottocento, sotto il regno di Napoleone III, rappresentò un'epoca d'oro per la città che, grazie al varo di un piano di riordino, iniziò ad assumere l'aspetto che oggi la caratterizza. Fu in quel periodo che il nucleo urbano si arricchì di larghi viali alberati (boulevards), ampie strade (avenues) e piazze. La città seguitò ad estendersi sino a incorporare le due foreste, ora immensi parchi pubblici (Bois de Boulogne e Bois de Vincennes). Una nuova cinta di mura (oggi Boulevard Périphérique) fu costruita nel 1844 a scopo difensivo. Dopo i moti del 1848 ebbe inizio una trasformazione, secondo lo schema urbanistico del barone Haussmann: i vicoli di origine medievale furono sostituiti da viali e boulevard.
A partire dal 1852, Napoleone III affidò al barone Georges Haussmann la trasformazione urbanistica della città. I margini orientali e occidentali si arricchirono dei parchi del Bois de Boulogne e del Bois de Vincennes mentre l'accesso al centro fu semplificato dalla costruzione dei grands boulevards.
Nel 1870 vi scoppiò una nuova rivoluzione ("La Comune"), soffocata nel sangue dall'esercito nazionale. Fra il 1871 e il 1914 Parigi visse i fasti della belle époque, esemplificati dalla Gare de Lyon, dal ponte Alexandre III e dalle stazioni sotterranee della metropolitana.
La prima guerra mondiale segnò un periodo di decadenza per la città di Parigi. L'edilizia non riusciva a tenere il passo con l'impressionante aumento della popolazione, fenomeno di rilievo nel corso del XIX secolo. Durante la Prima guerra mondiale fu minacciata dai tedeschi durante l'offensiva della Marna, ma solo durante la Seconda guerra, nel 1940, fu occupata dall'esercito nemico. Nel 1944 fu liberata dalle forze della Resistenza. Divenuta capitale politica d'Europa, Parigi è stata la sede di alcuni dei più importanti trattati, conferenze, congressi internazionali del secolo scorso. Dopo la seconda guerra mondiale, e in particolare a partire dagli anni Settanta, la città ha iniziato ad accogliere masse di immigrati provenienti sia dai paesi europei sia dalle nazioni dell'ex impero coloniale, in particolare dal Nordafrica, dal Senegal e dal Vietnam.
Le metrò
La metropolitana di Parigi, costruita nel 1900, è gestita dalla società RAPT: la rete conta 16 linee che attraversando per intero la città raggiungono i sobborghi.
La linea Météor è la più recente ed è interamente automatica.
Le stazioni aprono alle 5.30 del mattino e le corse terminano alle 1.30. Il biglietto per una corsa costa 1,30 euro. Nella metropolitana non si possono portare animali tranne i cani per ciechi e quelli di piccola taglia in apposite gabbie.
Interessante agevolazione è la Carte Visite che permette di viaggiare per 5 giorni su tutte le linee al prezzo di 3,90 euro. La carta dà diritto inoltre a sconti e offerte presso negozi e musei convenzionati. La "Carte Paris Visite" è un forfait di 1, 2, 3, o 5 giorni che consente di girare Parigi in modo illimitato, con accessi alla metro, Rer, bus, Funicolare di Monmartre, tramway, Orlyval, Orly bus, Noctambus (i bus notturni) e tutti i treni SNCF dell'Ile de France.
Insieme alla metropolitana ci sono i treni RER destinati ad un pubblico pendolare, utilizzabili con lo stesso biglietto della metro: 4 linee identificate dalle lettere A,B,C,D.
Anche i bus sono gestiti dalla RAPT e i biglietti sono gli stessi della metropolitana.
I bus sono uno dei mezzi più veloci per le distanze più brevi ma nelle ore di punta sono estremamente affollati e risentono del traffico spesso lento o bloccato della capitale.
Gli orari di servizio variano secondo le 58 linee servite.
I musei
Museo del Louvre
Forse il primo, certamente il più noto museo del mondo: le collezioni custodite spaziano dall'arte egizia di 5000 anni fa fino ad opere del Novecento, hanno anche capolavori come la Gioconda e la Vittoria di Samotracia.
Fu costruito nel 1190 come fortezza di Filippo-Augusto per proteggere Parigi dai Vichinghi.
Sotto Francesco I venne tasformata in un palazzo rinascimentale.
Beaubourg o Centre Pompidou
Progettato da Renzo Piano e Richard Rogers nel 1977, che hanno deciso di sistemare all’esterno della costruzione gli “organi vitali” dell’edificio, ospita qualsiasi forma di arte contemporanea
Musée D’Orsay
Collocato nell’ex stazione ferroviaria d’Orsay, ospita una delle più grandi collezioni di arte del diciannovesimo secolo e inizio ventesimo. Si possono trovare quadri famosi dagli inizi dell’800 fino agli anni ’30 del XX sec., come quelli di Monet, Pisarro, Renoir, Degas, Sisley, Puvis de Chavanne, Gustave Moreau, Cezanne, Gauguin e Toulouse-Lautrec
Musée Auguste Rodin
Una grande collezione delle opere di questo grande scultore francese, tra le quali il famoso “Pensatore”. Alcune sculture sono esposte nel giardino che rappresenta di per se stesso un’opera d’arte
Musée de la Poste
L’avventura del trasporto della corrispondenza nel corso dei secoli. Antichi timbri francesi, uniformi, tipologie di cassette postali, un vero viaggio attraverso il tempo di un elemento della vita quotidiana
Musée du Cinema – Henri Langlois
Parigi è una delle capitali del cinema e ha voluto dare il proprio tributo alla settima arte. Si può entrare nella storia e scoprire i protagonisti del cinema francese
Musèe de Cluny
Conosciuto anche come Museo Nazionale del Medioevo, è ospitato in un palazzo del 1400 non distante dalla Senna e dalla Sorbona. La particolarità della costruzione è la presenza di resti delle terme gallo-romane che nulla hanno a che vedere con il periodo delle collezioni ospitate. Arazzi, produzioni orafe, libri rari .
Musée Carnavalet
Dedicato alla storia di Parigi dalle origini ai giorni nostri, il Museo Carnavalet è ospitato in due grandi palazzi adiacenti. Contiene opere pittoriche tra cui l’ultimo ritratto del Re Luigi XIV durante la prigionia, disegni, medaglie, mobili, tutto ciò che è stato Parigi e forse sarà.
Musée de l’Armée
Raccoglie una delle più grandi collezioni di armi, armature ed uniformi provenienti da ogni parte del mondo. La cronologia del materiale custodito si dipana dalle prime armi in dotazione agli uomini sino alla seconda guerra mondiale.
Musée de l’Orangerie
Dagli impressionisti a Picasso in questo museo dal carattere intimo trovano spazio opere di grandi come:Henri Rousseau, Utrillo, Modigliani, Sisley, Soutine , Monet, Picasso, Renoir, Cezanne
Monumenti
Place de la Concorde
In questa piazza che ricorda la conciliazione del popolo francese, troneggia “l'obelisco di Luxor” di 3000 anni fa, proveniente dal tempio di Ammone a Tebe. I geroglifici celebrano le vittorie militari di Ramsete II
Inizialmente al centro si trovava anche una statua di Luigi XV, abbattuta però nel 1792.
Durante la Rivoluzione francese fu sede delle esecuzioni capitali.
La piazza si trova tra gli Champs Elysées e le Tuileries, facilmente riconoscibile perché da tempo scenografia di situazioni cinematografiche e spot pubblicitari.
Arc du Triomphe
L'Arco di Trionfo, fatto costruire da Napoleone Bonaparte dopo la vittoria di Austerlitz nel 1806 e terminato durante il regno di Luigi Filippo nel 1836, è posto ad un'estremità degli Champs Elysées, in Place Charles de Gaulle. Alto oltre 50 metri, è un altro dei simboli della grandeur francese. Nel 1920 fu dedicato al milite ignoto.
Ora è un simbolo della Repubblica
Tour Eiffel
Il simbolo per antonomasia della città di Parigi, è posta in uno dei quartieri eleganti della capitale.
Fu innalzata nel 1889 per l'Expo Internazionale, che era stata organizzata in occasione del centenario della rivoluzione francese. Progettata da Gustave Eiffel, doveva essere solo un’aggiunta temporanea al panorama della città.
Versailles
A circa mezz'ora da Parigi, il palazzo che ha rappresentato nel bene e nel male un altro pezzo della storia di Francia, dagli intrighi alle lotte di potere al raro privilegio di accompagnare il Re durante la passeggiata negli sfarzosi giardini. La splendida reggia è uno degli edifici che hanno fatto sognare generazioni di uomini.
Per raggiungerla, si può utilizzare uno dei treni delle linee extraurbane contraddistinte dalla scritta Banlieu.
I giardini erano la passione di Luigi XIV. Grandi scultori contribuirono a decorare il parco con statue di bronzo, erme e gruppi marmorie. Claude Perrault costruì le trentadue fontane, corrispondenti alle favole di Esopo.
Hotel Des Invalides
Nato come ospedale per i militari di Luigi XIV, dove anche quelli troppo vecchi potevano vivere lavorando nei laboratori, e come monumento alla sua grandezza, ospita i resti di Napoleone Bonaparte trasportati da Sant'Elena. Napoleone riposa nel grande sarcofago rosso creato da Joachim Visconti.
Al centro degli Invalides la cupola dorata del Dome, edificata per volontà del Re Sole.
Conciergerie
Sotto Carlo V fu la sede del Parlamento e della Cancelleria, poi divenne la prima prigione di Parigi e rimase tale fino alla Rivoluzione. L’edificio fu ristrutturato nel XIX sec e conserva ancora la camera di tortura del XI sec
Notre Dame
La magnifica cattedrale è un altro simbolo di Parigi. Costruita tra il 1160 e il 1345 (nel 1163 Papa Alessandro III diede inizio ai lavori), ha fatto da cornice a gran parte della storia francese dalla canonizzazione di San Luigi (Re Luigi XIV), ai festeggiamenti per le vittorie militari durante i secoli. La costruzione imponente, con le sue torri e il bellissimo rosone, rappresenta il punto di partenza dello stile gotico.
La cattedrale è sorta su un luogo dove precedentemente c’era un tempio romano.
L’Opéra
Fu costruito per volere di Napoleone III nel 1860, ma terminato quindici anni dopo a causa di vicissitudini storiche.
Le sacré-coeur
All’inizio della guerra franco-prussiana due uomini fecero il voto di costruire una chiesa dedicata al Sacro Cuore di Cristo se la Francia si fosse salvata.
L’arcivescovo Guilbert di Parigi si incaricò di eseguire i lavori, che iniziarono nel 1875 e finirono nel 1914, ma la consacrazione fu posticipata fino al 1919 a causa dell’invasione dei tedeschi.
Moulin Rouge
Costruito nel 1885, fu trasformato in sala da ballo nel 1900. Ha incarnato per decenni il mito della Belle Epoque. Con la diffusione del cinema alla fine degli anni Trenta, la sua fama sembra offuscarsi; ma ciò è provvisorio perché nel secondo dopoguerra recuperò notorietà grazie ad astri nascenti della musica come Edith Piaf.
Il cancan nacque nei ritrovi dove si ballava la polca, ma viene associato al Moulin Rouge.
Cimitero di Père Lachaise
Parigi è tremendamente unica tanto che un cimitero diventa sia luogo di culto sia luogo romantico per eccellenza, in questo grande camposanto sono sepolti tutti i grandi, dalla storia, alla letteratura, alla musica, solo per citarne alcuni: Sarah Bernhardt, Oscar Wilde, Jim Morrison, Edith Piaf, Balzac, Chopin, Isadora Duncan, Modigliani e tanti altri testimoni del tempo
Sainte Chapelle
Trionfo dell'Architettura gotica, la Sainte Chapelle fu edificata nel 1248 per volontà di Luigi IX come dimora della presunta corona di spine di Cristo ed altre reliquie sacre. All'interno un gioco splendido di luce prodotto da 15 straordinarie vetrate, separate da fini colonne che s'innalzano sino al soffitto
La Sorbonne
Sede dell’università di Parigi, nacque nel 1253 per opera di Robert de Sorbon. Il collegio divenne presto il centro della teologia tomista. L’opposizione dell’università alla filosofia liberale del XVIII, la fece chiudere durante la Rivoluzione. Fu riaperta da Napoleone nel 1806
Place Vendôme
Progettata dall’architetto Jules Hardouin-Mansart, fu iniziata nel 1698. il progetto originale aveva destinato le facciate e i portici alle accademie e alle ambasciate, però vi si insediarono banchieri.
La statua di Luigi XIV fu distrutta durante la Rivoluzione e Napoleone, nel 1806, fece erigere al suo posto una colonna di bronzo, ottenuta fondendo i cannoni della coalizione sconfitta ad Austerlitz.
La piazza ospita oggi gioiellerie e banche
Panthéon
Luigi XV guarito da una gravissima malattia nel 1744, decise di costruireuna chiesa in onore di Santa Genoveffa. I lavori iniziarono nel 1764 e finirono nel 1790.
Durante la rivoluzione la chiesa fu trasformata in pantheon e destinata ad accogliere le tombe dei grandi di Francia.
Fu restituita alla chiesa nel 1806 da Napoleone, poi fu sconsacrata e successivamente riconsacrata.
Nel 1885 divenne edificio pubblico
Mappa città
1
UELA RICCHO DI INFORMAZIONI