Funzione di due variabili è una relazione che associa ad ogni coppia ordinata di numeri reali (x, y) F D uno ed un solo numero reale (ovviamente il tutto lo si può ampliare anche alle funzioni a più variabili):
f: Df R dove D R2 ;
(x, y)( z = f (x, y)
IL DOMINIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
In questa esemplif
Matematica
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Due matrici dello stesso tipo sono uguali (A=B) se hanno uguali tutti gli elementi corrispondenti.
Data la matrice A, la matrice opposta di A (-A) sarà la matrice dello stesso tipo di A i cui elementi sono gli opposti dei corrispondenti elementi di A
Data la matrice A di tipo (m;n), si definisce trasposta di A () la matrice che si ottiene da A s
x ->a
FUNZIONE DISCONTINUA
I punti di discontinuità si suddividono in tre specie:
• si dice di 1° specie o con salto, quando esistono finiti, ma diversi tra loro, i limiti dalla destra e dalla sinistra della funzione;
• Di 2° specie, se uno dei due limiti nei punti dalla destra o dalla sinistra di x0 tende ad un va
• Per scambiare C contro M bisogna ritenere indifferente disporre di C oppure di M dopo un certo tempo;
• Per scambiare V contro C bisogna ritenere indifferente disporre di V al posto di C dopo un certo tempo.
Per chiarire questo concetto è sufficiente esaminare l’esempio seguente:
Per dare una risposta a questa domanda è necessario proceder
ESEMPIO: quanti sono i numeri di tre cifre tutte diverse tra loro?
In questo caso e quindi , ma in questo modo si considerano anche quelle disposizioni che contengono 0 come cifra iniziale, il che non ha senso. Quindi poiché la prima posizione non può essere occupata da uno degli elementi, allora il numero di disposizioni è dato da: .
In defin
x2 = 16
Questa è un'equazione di secondo grado le cui radici (o soluzioni) sono due, rispettivamente x = 4 e x = -4, dato che 42 = 16 e - 42 = 16.
Poiché non ha senso parlare di quadrati con lato negativo, abbiamo che la soluzione del nostro problema è:
lato del quadrato = x = 4.
@Fig. 1
Mentre le equazioni di p
...
se parallela all’asse delle x : y = k a=0 m=0
se parallela all’asse delle y : x = h b=0
La retta perpendicolare ad un’altra
y = -1/m*x + k (esplicita)
bx – ay + k = 0 (implicita)
Bisettrice dei quadranti
I e III quadrante: y=x
II e IV quadrante: y=-x
Distanza tra un punto e una retta:
d:
TEOREMA
y = f(x) continua in [a ; b] con derivate I e II si dice che:
- ha concavità verso il basso se f ''(x0) 0
- x0 è punto di flesso se per ogni x appartenente all'intorno di x0 avremo che f ''(x0) =0 e
f '''(x0) = 0
Enunciato:
Condizione necessaria ma non sufficiente affinché f(x) dotata di derivate I e II