Riassunto in 40 righe
Aristarchos, padre di Brithos e di Kleidemos, è costretto dalle crudeli leggi della città in cui abita, Sparta, ad abbandonare il figlio minore Kleidemos per via del piede malformato. Lo trova e lo alleva Kritolaos, che diventa per lui nonno. Kleidemos o meglio Talos, cioè il nome datogli dalla madre adottiva e da Kri
Lettere
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Le sue opere principali sono:
I ventitre giorni della città di Alba (1952)
La malora (1954)
Primavera di bellezza (1959)
Un giorno di fuoco (1963)
Una questione privata (1965)
Il partigiano Johnny (1968)
La paga del sabato (1969)
Un Fenoglio alla prima guerra mondiale (1973)
La voce della tempesta (1974)
Tram
Ne è protagonista il padre Giuseppe: la casa riecheggia sia delle sue urla che delle sue risate. Egli è tenero e dispotico al tempo stesso: non tollera, a tavola, che s’intinga il pane nel sugo (gesti chiamati potacci o sbrodeghezzi); e mal sopporta i modi goffi e impacciati, da lui inesorabilmente definiti negrigure.
«Il divertimento che il diavolo
La sua vita letteraria iniziò a Parigi, dov'era stato inviato come reporter di quotidiani americani. Nel 1942 è di nuovo corrispondente di guerra sui fronti europei. Nel 1953 ottenne con Il vecchio e il mare il Premio Pulitzer, mentre il 10 dicembre 1954 ricevette il Premio Nobel per la letteratura.
Si ritirò a Cuba dove lasciò diverse orme del prop
Il teatro non può fare a meno della narrazione e la narrazione presuppone sempre una rappresentazione mentale.
Nel teatro uno o più personaggi si trasformano in narratori e raccontano ciò che non è avvenuto sulla scena, ma che lo spettatore deve sapere, percepire l’evoluzione della storia.
Una narrazione presuppone sempre una narrazione: tu
Helga arrivata al ricovero dov’era sua madre non è sicura di aver fatto la giusta scelta a tornare, ma, si fa coraggio e insieme alla cugina procedono per andare a cercare dove si trovava la madre nel ricovero. Quando la trovano Helga rimane un attimo a pensare, gli si gela il ssangue nelle vene, poi iniziano dei discorsi che alle volte però sono interr
Per Anselmo l’onesta di una donna era proporzionata all’insistenza della corte che le veniva fatta, quindi una donna non poteva essere onesta se nessuno la induceva in tentazione. Chiese così all’amico di corteggiare la moglie per dimostrare la sua fedeltà. Lotario dapprima contrario, accettò per convincere l’amico che il suo onore non correva nessun pe
Spinto con l’inganno, il protagonista entra in un luogo buio e precipita in un chiassetto pieno di sporcizia. In questo momento subisce la prima caduta e il primo raggiro.
Non riuscendo a rientrare nella casa, si avvia verso l’albergo, ma, sbagliando la strada, si imbatte in due ladri, che rendendosi conto dell’ingenuità del malcapitato, pensarono b
La storia del tesoro è molto breve: in un antica cronaca farfense, come detto, troviamo ricordato che dopo sette anni di assedio [alla fine del IX sec.] dei Saraceni all’Abbazia – era un’Abbazia fortificata, che aveva la fortuna di avere un suo acquedotto interno, altrimenti non ce l’avrebbero fatta a resistere – dopo sette anni di assedio, una notte i
CAVALLERIA RUSTICANA
Turiddu Macca, il figlio della gnà Nunzia, tornò da fare il soldato e si pavoneggiava per il paese, tutte le ragazze lo guardavano estasiate, ma Lola di massaro Angelo non si fece vedere perché si sarebbe sposata con uno di Licodia, Alfio, che faceva il carrettiere ed aveva quattro muli di Sortino in stalla. Inizialmente Turidd