Le innovazioni rispetto alla tradizione
Si riscontra una certa difficoltà nella ricostruzione della storia. Questo era l’intento dell’Ariosto: creare un’opera che, pur non essendo nuova nella materia, fosse innovativa nell’approccio a quest’ultima. Già nel titolo si capisce questo intento: l’Ariosto continuava l’opera del Boiardo (l’Orlando innamora
Letteratura
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Il 6 Aprile 1327 incontrò Laura, una nobildonna che però poiché sposata con Ugo de Sade non gli ricambiò l'amore. Questa fu una tappa importantissimo poiché se per gli Stilnovisti la donna era una specie di angelo, per Petrarca fu fonte di ispirazione per il suo "Canzoniere".
In seguito, poiché condannò le frivolezze umane e la vita mondana fece dei
• Funzione proemiale ⇒ individuazione di un pubblico (che ha avuto esperienza
d’amore)
⇒precisa definizione dei contenuti, della forma e dei modi che
determinano l’identità dell’opera
ERA IL GIORNO CH’AL SOL SI SCOLARO
(III)
• Primo incontro con
L' "Africa"
Petrarca pensava di ottenere il maggiore successo da questa opera, scritta in esametri ma rimasta incompiuta (9° Libro). Poiché ha questa struttura può essere considerata più come opera poetica che come opera sstorica per i suoi contenuti.
E' un poema epico che tratta la Seconda Guerra Punica, esaltando la grandezza di Roma
I primi anni del Cinquecento furono anni turbolenti, in cui l’Italia era sconvolta dai conflitti fra la Spagna e la Francia, nei quali erano coinvolti anche gli stati italiani, compresa Ferrara. A causa dei rapporti tesi fra il nuovo duca di Ferrara, Alfonso I, ed il papa Giulio II, Ariosto dovette recarsi diverse volte a Roma, come ambasciatore. Nel fr
In seguito sviluppт le sue ricerche soprattutto nella direzione aperta dalla semiotica, con La struttura assente (1968) e l'importante Trattato di semiotica generale (1975). Negli ultimi anni la sua ricerca scientifica si и volta soprattutto ai rapporti fra i testi narrativi e il lettore, con opere come Lector in fabula (1979), I limiti dell'interpreta
Più radicalmente K. Burdach, con un'impostazione che, se schematizzata, si presta a essere presentata come l'esatto ribaltamento della tesi di Burckhardt, ha visto il Rinascimento come un prolungamento e un’estenuazione finale del tema religioso-morale della “renovatio”, così vivo nell'Italia del Duecento. Taluni economisti dal canto loro hanno rilevato
Da qui nacque l'importanza della prospettiva che permise di comprendere la realtà sottoponendola a una legge razionale ed universale.
Il passaggio dal medioevo a questa "era nuova" provocò anche un cambiamento dei valori in cui credere: gli interessi si spostarono da un asse spirituale a un asse più umano e più razionale che è l'uomo. Tutto ora è a