• Donna-angelo, mediatrice tra l’uomo e Dio, rappresentata nell’eterna giovinezza.
• Nobiltà del cuore, perfezione morale, insieme di doti spirituali che predispongono l’uomo al bene e lo rendono degno di accogliere in sé l’amore.
L’AMORE DI PETRARCA (1304-1374)
Torna nella lirica petrarchesca il motivo della lode dell’amata, che però ora è
Letteratura
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Grazie a lui, la cultura tedesca entrò a pieno diritto nel novero delle letterature di importanza mondiale; egli credeva in una letteratura universale, Weltliteratur, che aveva il compito di unire i popoli del mondo tra loro in una prospettiva di tolleranza universale.
La situazione familiare di Goethe gli fu da subito favorevole: la madre era legat
RIME BACIATA (AA)
ALTERNATA (AB-AB)
INCROCIATA (AB-BA)
RIPETUTA (ABC-ABC)
INCATENATA (ABA-BCB-CDC)
INVERTITA (ABC-CBA, ABC-BCA, ABC-ACB)
INTERNA
SONETTO 2 QUARTINE E 2 TERZINE
CANZONE 5 O + STROFE (FRONTE E SIRIMA)
BALLATA RITORNELLO A OGNI STROFA
FIGURE RETORICHE ALLITERAZIONE, ASSONANZA,...
Tra il 1815–1816 c’è quel passaggio che lui chiama “dall’erudizione al bello”, cioè incomincia a studiare poeti contemporanei come Alfieri, Foscolo, Goethe… Questo passaggio è favorito dall’amicizia che Giacomo ha con Pietro Giordani, uno degli intellettuali più significativi di quegli anni. Nel 1819 Giacomo tenta di fuggire di casa, ma il tentativo vie
Dunque Petrarca colloca l’inizio della sua vicissitudine amorosa nel giorno del Venerdì Santo. Questa scelta non è casuale e non vuole fare riferimento ad una precisa collocazione cronologica. Tale dato va interpretato come un’antitesi, ma anche un parallelismo, tra il sentimento religioso e quello profano: nel primo caso si tratta della commemorazione
La forma essenziale della frase semplice è data dalla frase minima, cioè la composizione di soli due elementi: soggetto e predicato. Talvolta il soggetto può essere omesso, questo fenomeno prende il nome ellissi del soggetto.
Ma certe volte può capitare che venga sottinteso il predicato, questo tipo di proposizione viene denominat
Dalle origini al Trecento
Gli influssi delle scuole di retorica latine, oltre che dei volgari di Francia, sono già visibili nella prima esperienza di una lirica d'arte in volgare, dispiegatasi in Sicilia tra il 1230 e il 1266 alla corte sveva di Federico II e di suo figlio Manfredi. Non a caso la scuola siciliana nacque a Palermo presso la corte de
Ugo Foscolo, affascinato in un primo tempo dallo spirito giacobino, ma infine deluso dal rovescio della sorte che aveva visto Napoleone trasformarsi da liberatore a tiranno, trovò rifugio nell’illusione, e la pose come risposta a quell’inquietudine che deriva dal conflitto tra ragione e cuore. Egli si rifaceva spesso al mondo antico, scegliendo il mito
Di fronte al Dio misericordioso, l`uomo potentissimo abituato a imprese rischiose e a delitti sanguinosi, si sente finalmente sollevato poiche` intravede finalmente la possibilita` di salvezza.Dopo questa conversione lo spirito dell` Innominato rimane intatto, perche` non e` il suo temperamento a subire una trasformazione, bensi` la sua coscienza; dal m