Quando T'Aliegre

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Categoria:Letteratura

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Testo

QUANDO T’ALIEGRE di Jacopone da Todi

“Quando t’aliegre” и fra le poesie scritte da Jacopone da Todi, quella in cui si puт meglio vedere sia lo stile linguistico dell’autore sia la sua concezione della vita intesa come disprezzo per il mondo e esaltazione della morte.
In questa laude ,il frate incita gli uomini, che si sentono sicuri di se stessi e che sono altezzosi, a riflettere sulla morte e quindi a pensare al momento in cui, abbandonata questa terra, saranno giudicati, non in base al loro aspetto fisico o alla loro posizione sociale ma secondo il comportamento morale da loro assunto durante la vita .
Infatti il tema centrale della poesia и il “contemptus mundi”, il disprezzo per il mondo. Il mondo, infatti, и per Jacopone da Todi soltanto negativo in quanto и fonte di continue tentazioni, и pieno di brutture e incita alla violenza fino a far

perdere il senso della religione e di Dio. La maggior parte delle persone sono innamorate della vita, badano cioи soltanto ai propri beni materiali, ad essere potenti, ad assumere una posizione sociale privilegiata e non si preoccupano di curare ed educare la propria anima per prepararla alla morte, cioи al momento in cui, liberata dal proprio guscio e di tutto ciт che и apparenza, verrа valutata soltanto per la sua vera essenza. Per rendere meglio questo concetto l’autore ci descrive infatti minuziosamente quella che sarа la fine del nostro corpo, attardandosi a descrivere il disfacimento fisico. Nel fare ciт, Jacopone da Todi manifesta il suo gusto feroce di denunciare e di condannare la viltа mondana con rude sarcasmo e con grande compiacimento. Nella poesia, infatti, prendendo spunto dal dialogo tra un vivo e un morto, che avviene a “battute speculari”, il frate usa come forme retoriche le varie parti del corpo

umano, che vanno in putrefazione, per prendere in esame quelli che lui ritiene i mali del mondo.
Inizia col dire , quando una persona si sente sicura e altezzosa, dovrebbe meditare sul vero senso della vita e di conseguenza su quello della morte. Osservando , infatti,
un cadavere in decomposizione si puт comprendere perfettamente ciт.
Il rozzo panno che ricopre il corpo del morto contrasta con i bei vestiti che l’uomo aveva portato quando era in vita e ciт fa comprendere la superficialitа di chi si occupa e preoccupa di apparire bello esteriormente invece di curare la propria anima. Il capo ,ormai privo della carne , ed i capelli caduti rappresentano l’inutilitа dell’ atteggiamento superbo avuto dall’uomo, gli occhi, usciti fuori dalle orbite, l’ altezzositа e l’ orgoglio, il naso caduto, la superbia, la lingua sparita, il linguaggio tagliente che certe persone usano per imbastire discordie e la golositа, le labbra che non

ci sono piщ ed i denti che cadono senza essere estratti, avvalorano i concetti sopra esposti.
Anche le braccia in decomposizione rappresentano la perdita della forza fisica o meglio della prepotenza che l’uomo ha usato per minacciare la gente. Nella tomba, l’uomo, chiuso in uno spazio angusto e spoglio di tutti i suoi beni materiali non puт piщ darsi delle arie nй assumere un portamento elegante nй accumulare ricchezze e possedimenti. E’ pazzo, infatti, chi nella vita non prevede la sua fine e si occupa di cose futili invece di arricchire il proprio spirito. Quindi possiamo dedurre che per Jacopone da Todi ogni cosa al mondo induce al peccato e ciт contrasta con la poesia religiosa di San Francesco che ci induce ad ammirare tutte le creature e soprattutto la natura perchй riflettono come in uno specchio la grandezza e la potenza di Dio. Cosм, mentre lo stile di San Francesco и chiaro, luminoso e raggiante, quello di Jacopone da Todi и rozzo e

angosciante, volto a colpire l’uomo inducendolo a riflettere. E’ ben chiaro quindi che i due frati hanno un diverso modo di intendere la religione anche se ambedue predicano gli stessi valori morali quali l’umiltа, la fratellanza, la povertа, la bontа d’animo ecc.... .
Jacopone da Todi и dominato da una drammatica tensione interiore che trasferisce nelle sue poesie mediante ritmi incalzanti e concitati. “Quando t’aliegre” и espressa in uno stile “basso”, definito “sermo umilis”, contenente messaggi nascosti individuabili mediante una lettura accurata anche da persone ignoranti ed incolte, e ciт и molto importante in quanto la letteratura religiosa non и rivolta a pochi eletti ma al popolo intero.
Per quanto riguarda la sua struttura possiamo notare che i primi sei versi sono come un introduzione e il resto della lauda и il dialogo fra un vivo e un morto. Il vivo pone delle domande al

morto che rispondendo gioca sul contrasto tra il prima e il dopo.
Le figure retoriche presenti contribuiscono a potenziare il significato della poesia. L’incalzante rassegna delle varie parti del corpo, fatta quasi con accanimento, in un continuo crescendo trova il suo punto di massima, l’apice del climax nella desolato constatazione dei versetti 60/61 “cadut’и la carne, remase so’ l’ossa ed onne gloria da me и remossa”.
E’ infatti in questo punto che il morto acquista consapevolezza della vacuitа di ogni valore umano e del destino dell’uomo che polvere era e polvere ritornerа. La vocazione di Jacopone da Todi per il grottesco e la deformazione и presente in tutta la poesia e ne costituisce l’aspetto “espressionistico”. Per rendere meglio ciт il frate usa l’anafora che consiste nella ripetizione di una o piщ parole all’inizio di periodi, frasi e versi successivi (Or me respondi.....Or ov’и il capo....Or ove so’

l’occhi.....Or ov’и l’naso....Or ov’и la lengua.....Or chiude le labra....Or o’ so’ le braccia.....Or lиvate ‘n pede.....); l’antitesi, cioи la contrapposizione di concetti opposti o comunque fortemente divergenti (o’ so’ i bei panni de ch’eri vestito? Ornato te veggio de molta bruttura....); il parallelismo che, mediante una disposizione simmetrica di brevi concetti, per lo piщ in coppia, dа rilievo allo sviluppo di un’idea (A far gran chiusura...en grande strettura); la metonimia che и la sostituzione di un termine con un altro che rispetto al primo sta in un rapporto di contiguitа di tipo logico o materiale (....la mia portadura giace ne sta fossa...).
Concludendo, nel leggere ed analizzare “quando t’aliegre” ho compreso perfettamente il messaggio che Jacopone da Todi voleva trasmettere ai suoi lettori. Sono d’accordo con lui che ciт che conta nella vita и essere e non apparire ma io ho una visione della nostra permanenza sulla terra

totalmente diversa da lui. Amo la natura e la vita per cui intendo che in questo periodo bisogna coltivare parallelamente sia l’aspetto fisico, godendo di tutto ciт che ci circonda, sia la nostra anima. La fratellanza, l’umiltа, l’amore devono essere indubbiamente perseguite, ma nello stesso tempo si puт anche apprezzare la vita. Il nostro corpo и un dono di Dio e quindi proprio per questo va curato e reso presentabile, inoltre trovare un lavoro gratificante e salire nella scala sociale non sono a mio parere dei mali purchй si rispetti l’ altro, non si assumano atteggiamenti di superioritа e, per raggiungere i nostri obiettivi, non si calpestino le altre persone. Quindi posso dire che della poesia fino ad ora lette quella che si avvicina di piщ al mio modo di concepire l’ esistenza и “ Il Cantico della Creature “ di San Francesco, dove la vita viene vista sotto un’ ottica luminosa e non angosciante come quella descrittaci da Jacopone da Todi in “ Quando t’ Aliegre”.

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