I Malavoglia

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Testo

I MALAVOGLIA

Sono pescatori, il cui vero nome èToscano; attorno a loro ruota tutta l'azione del romanzo. Essi sono:

Padron 'Ntoni: è il nume tutelare della casa, solito a scandire antichi proverbi nella cui densità espressiva è racchiusa una saggezza secolare trasmessa oralmente di padre in figlio. Egli è così profondo e genuino che non esita a sacrificare la casa del Nespolo, simbolo dell'unità e del prestigio della famiglia, precipitando sempre più verso la rovina.
Attorno a lui, gigantesco nella sua solitudine che è soprattutto morale, e alla sua tormentata famiglia brulica tutto il villaggio di Acitrezza, pettegolo, curioso, ingeneroso, sempre presente direttamente o indirettamente attraverso i suoi commenti, con il suo egoismo, la sua economicità, la sua indifferenza, la sua crudeltà e le sue pene.
Padrton 'Ntoni è il custode tenace delle leggi invisibili della casa; egli è un semplice pescatore ma viene esaltato nell'austerità e naturale grandezza della sua anima all'antica. Egli acquista rilievo per la vicenda tragica delle cose in cui sono coinvolte la sua anima e la sua casa; questa tragedia mentre distrugge l'uomo, ingrandisce di sè i principi e le sue vittime.
Il debito, la casa e la famiglia sono le idee radicali di quest'uomo e i suoi aforismi (che non sono massime verbali ma massime vissute) costituiscono la sua filosofia fuori dalla quale non c'è nulla.
L'eroismo di Padron 'Ntoni, non è quello di un individuo, ma di una saggezza secolare fatta a persona. Egli è "l'umile salmista di quella sua religione della casa e della famiglia". Egli è il capo della famiglia e il suo senso religioso della vita si allarga nell'anima della famiglia: i Malavoglia nel lavoro sono una mano sola, nelle disgrazie un cuore solo, nelle decisioni una volontà sola.

Bastiano (detto Bastianazzo): suo figlio; "era grande e grosso quanto San Cristoforo che era dipinto sotto l'arco della pescheria della città". Buono, ubbidiente, lavoratore, un colosso, si pensa abbia lo stesso carattere del padre, annega con la Provvidenza nel settembre 1865.

Maruzza Longa: sua moglie; "una piccina che vagava a tessere, salare le acciughe, e far figliuoli". Buona, massaia, vanità e debolezza di madre,piccina, muore di colera.

'Ntoni: "il maggiore dei figli, un bighellone di ventanni che si buscava tuttora qualche scappellotto dal nonno, e qualche pedata più giù per rimettere l'equilibrio, quando lo scappellotto era stato troppo forte". Vano, leggero, pigro, debole, ghiotto, in fondo buon cuore, vinto dall'ambiente di egoismo individuale.
'Ntoni vuole rompere con una vita intesa come immutabile ripetizione e paralizzante rassegnazione, vuole sinceramente riscattare le condioni di vita della famiglia. Alla volontà di 'Ntoni si oppone la "solidità sacrale" di padron 'Ntoni, eroe dell'umile fatica giorno dopo giorno.Nei Malavoglia è l'etica di padron 'Ntoni a trionfare e il riscatto e la restaurazione della posizione iniziale perduta vengono realizzati da coloro che si sono mantenuti fedeli all' "ideale dell'ostrica" ( Alessi e la Nunziata ).

Luca: Era il ritratto del padre e "aveva più giudizio del grande".

Mena (Filomena): "è soprannominata Sant'Agata perchè stava sempre al telaio, e si suol dire donna di telaio, gallina di pollaio, e triglia di gennaio". Zoppetta, buona, laboriosa, immaginosa , il ritratto della madre, ubbidisce e si rassegna facilmente.

Alessi (Alessio): "un moccioso tutto suo nonno" e che lavora come un cane.

Lia ( Rosalia): "ancora nè carne nè pesce". Vanerella, guastata dalla madre, dalla sorella, indolente, si avvilisce per il cattivo esempio del fratello.

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