Leopardi

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura
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Testo

Leopardi scrisse la maggior parte delle sue opere nel palazzo di famiglia,a Recanati.Egli iniziò presto i suoi studi, dapprima sotto la guida di precettori,poi,intorno ai dieci anni, continuò gli studi da solo, con l’aiuto della ricca biblioteca paterna.Furono sette anni di studio “matto e disperato” (come scrisse lui stesso) durante i quali il giovane rovino definitivamente la sua gracili costituzione fisica.
Leopardi studiava per poter star lontano dalla sua severissima famiglia e per poter colmare il vuoto del suo stato d’animo.
Leopardi sapeva leggere in profondità di ogni uomo dopo avergli dato solo un’occhiata; riusciva a captare ogni stato d’animo e anche a capire che cosa lo avesse provocato.
Leopardi, in gioventù, non ebbe mai amicizie e passava le sue giornate in biblioteca;
nei suoi canti egli ricorda i suoi anni giovanili trascorsi in modo sconsolato pensando a cosa si era perso restando chiuso in casa a studiare senza amicizie;un canto che parla di questo è “Il passero solitario” dove lui si paragona ad un passero che se ne sta in disparte mentre tutti gli altri sono in festa sprecando così la propria gioventù.
Il poeta ha una visione pessimistica che attraversa tre fasi:
-pessimismo storico: il poeta ritiene che l’uomo primitivo,vivendo secondo le leggi della natura, fosse più felice dell’uomo moderno. La natura infatti ha creato uomini felici, mentre lo svolgersi della civiltà, con il conseguente uso della ragione, ha costituito il principio della loro infelicità.
-pessimismo cosmico:egli,dopo il suo viaggio a Roma rielabora una concezione nella quale tutto è sofferenza;la natura ha creato uomo,animali e piante per farli soffrire. La natura non è più madre benigna ma indifferente e “ matrigna” e causa prima dei mali dell’uomo, la si può identificare con la crudeltà del destino. Leopardi rielaborando questo concetto nel 1824 scrisse le “Operette morali”, dialoghi tra personaggi immaginari e la natura che si concludevano sempre con i personaggi che trovavano motivo della propria sofferenza nella malvagità della natura;un esempio è il racconto di uno scienziato che ha l’occasione di parlare con le mummie che tiene in laboratorio,lo scienziato chiede alle mummie cosa si prova quando si muore e le mummie gli rispondono che con la morte si ha la liberazione dal dolore della vita.
-pessimismo agonistico:il poeta,dopo aver fatto amicizia con alcuni intellettuali fiorentini pensa che gli uomini devono unirsi per affrontare il proprio destino.
Secondo Leopardi l’infelicità dell’uomo può trovare conforto nel canto.
Leopardi elabora un linguaggio originale:utilizza la canzone,il verso endecasillabo e settenario per creare un ritmo libero;utilizza accanto a termini in disuso parole semplici utilizzate quotidianamente.
Il poeta riesce,grazie a questo linguaggio,ad avere risultati di alto valore poetico.

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