La Poesia comico - giocosa

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Testo

La Poesia comico - giocosa

Tra la seconda metà del '200 e gli inizi del '300, parallelamente alla produzione in volgare di tipo illustre, se ne sviluppò una definita comica, parodica, giocosa o realistica.

Affrontava tematiche e situazioni attinte dalla vita quotidiana, sottolineandone gli aspetti più bassi, materiali e volgari.
Scaturì quindi una produzione che sconvolgeva parodicamente i temi affrontati nella lirica illustre, rovesciandoli in modo carnevalesco.

I poeti erano di estrazione borghese, colti che davano voce alle dimensioni della diversità, dell'emarginazione, dell'anticonformismo.
Il poeta non scriveva solo ciò che sentiva, pensava e provava ma, come i poeti colti seguivano una tradizione, regole e convenzioni, anche loro applicavano tecniche precise, riagganciandosi alla tradizione dei chierici vaganti e dei goliardi.

Temi affrontati:
_ Amore sensuale e carnale, che affronta la donna in maniera opposta allo Stilnovismo, prendendo come oggetto del proprio poetare la popolana, rozza e apprezzata per la propria corporeità;
_ Amore contro natura, cioè quello omosessuale;
_ Deprecazione della sfortuna e della povertà;
_ Celebrazione del denaro come unico strumento di acquisizione dei piaceri della vita;
_ Rappresentazione di scene della vita quotidiana;
_ Celebrazione dei piaceri materiali come il mangiare e il bere;
_ Maledizioni scagliate contro nemici privati o donne vecchie e non attraenti.

A questi contenuti bassi si abbina uno stile basso, da un lessico corposo (cioè che fa riferimento a oggetti materiali) mescolato a termini aulici, una sintassi semplice ed elementare, talvolta volutamente disarticolata, similitudini e metafore volgari, gusto per l'iperbole (esagerazione), gusto per le affermazioni impossibili (Adunaton o Adynaton).

Esempio