La poesia

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Testo

LA POESIA

ESPOSITIVO

CUM FABULA NARRATIVO
( prosastico)
ECC…
TESTO
SINE FABULA POETICO
( senza storia = poesia )

si distrugge la grammatica classica interviene si perdono la morfologia la grammatica stilistica e retorica e gli schemi sintattici
IL TESTO POETICO è un testo che, attraversi un uso particolare della lingua esprime i contenuti più svariati. Di origine antichissima, presenta alcune caratteristiche che lo differenziano da tutti gli altri tipi di testo:
è un testo diviso in versi
è un testo in cui non contano solo i contenuti ma anche la forma
è un testo che produce immagini, effetti espressivi, ritmi e musicali
è un testo polisemico

esso infatti condensa in sé svariati significati
senza mai ridursi a uno solo di essi
IL VERSO:
è l’unità fondamentale del linguaggio poetico e l’elemento di base del ritmo di ogni testo poetico. Un verso può essere lungo o breve e si misura contando le sillabe che lo formano tenendo conto di alcune norme:
una parola tronca (accentata sull’ultima sillaba) in fine di verso vale due

Deh|per|ché|fug|gi|ra|pi|do|co|sì quindi questo verso risulta endecasillabo
quando una parola finisce per vocale e la successiva inizia per vocale abbiamo generalmente una fusione in una sola sillaba: SINALEFE
nei versi che terminano con una parola sdrucciola o bisdrucciola le sillabe non accentate che seguono l’ultimo accento tonico valgono 1
l’on|da|su|cui|del|mi|se|ro quindi questo verso è settenario
quando una parola finisce per vocale e la successiva inizia per vocale e la prima è accentata abbiamo una divisione: DIALEFE
quando due vocali sono l’una di seguito all’altra all’interno di una parola
possono essere considerate un’unica sillaba anche se non formano dittongo
quando due vocali sono l’una di seguito all’altra all’interno di una parola sono considerate distinte e formano due sillabe costituiscono un dittongo
Per un poeta scegliere un verso o un altro non è un fatto casuale:
versi brevi ritmo agile e rapido
versi lunghi ritmo lento e li avvicina alla prosa
L’andamento musicale del verso, oltre che dal numero delle sillabe, è fortemente influenzato dalla successione degli accenti ritmici.
Alcuni elementi che contribuiscono a determinare il ritmo sono:
cesure: pausa che viene fatta per rallentare il ritmo o mettere in evidenza parole particolarmente significative del verso
enjambement: significa scavalcamento, il fenomeno si ha quando l’unità metrica costituita dal verso non coincide con l'unità sintattica costituita dalla frase che così “scavalca” il verso concludendosi in quello successivo
Gli aspetti metrico ritmici di un testo poetico:
La rima:
cioè l’identità di suono di due o più parole, solitamente compare a fine di due versi e contribuisce a creare corrispondenze particolari, infatti non collega ed evidenzia soltanto le parole di suono uguale, ma ne mette in relazione anche i significati e quindi le immagini e i suoni che esse evocano e possono essere:
Effetti musicali sono prodotti anche delle rime imperfette o quasi rime:
Strofa:
raggruppamento ritmico-metrico, riconoscibili per l’ampio spazio bianco che le separa sulla pagina. I tipi più frequenti sono:
Il verso libero:
tendenza sviluppatesi a partire dall’Ottocento che rifiuta ogni norma che limiti la libertà dell’artista: libero da schemi troppo rigidi

Gli aspetti fonico-musicali dei versi: il suono delle parole
Gli effetti sonori:
in un testo poetico la scelta delle parole non è mai casuale , i vari fonemi delle parole sono come strumenti musicali, ognuno con un proprio suono e questi sono appunto le componenti sonore delle parole che vengono sfruttate abilmente dai poeti accostandole le une alle altre imitando suoni particolari creando così effetti sonori di grande suggestione.
Le figure di suono:
i procedimenti con cui i poeti sfruttano i suoni delle parole:
Allitterazione: consiste nell’accostare all’interno di gruppi di versi, parole che hanno la stessa radice o che presentano gruppi di suoni comuni ad esempio:
Fresche le mie parole nella sera si nota l’effetto prodotto
Ti sien come il fruscio che fan le foglie dai suoni f e s

Onomatopea: consiste nel riprodurre o nell’imitare mediante i suoni delle lingua suoni e rumori reali
Il tuo frillo sembra la brina, si può notare la riproduzione
che sgrigiola, il vetro che incrina
tr, tr, trr, terit, tirit del canto di un uccello

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