La mentalità religiosa del XIII secolo

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Categoria:	Letteratura
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Data:	25.10.2006
Numero di pagine:	2
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LA MENTALITÀ RELIGIOSA
GEOGRAFICO
AMBIENTALE
Spazio:
• Europa feudale (riga 2);
SOCIALE
La società:
• i poveri sono scettici in modo rudimentale; i ricchi sono convinti che Dio esista (righe 7-10);
• timorosa a causa dell’apocalisse (righe 120-122);
Visione dell’imperatore:
• era l’Anticristo (righe 83-85);

CULTURALE
Caratteristiche della popolazione:
• i poveri erano analfabeti (righe 16-17);
• i ricchi, attraverso lo studio, si istruivano autonomamente (riga 9);
• credente (riga 1);
• dedita a credenze e pratiche (righe 28-29);
Corrente di pensiero:
• volta al soprannaturale (righe 2-3);
• la scienza viene vista come semplice “atto empiristico” (righe 49-50);
• si credeva che sotto Dio esistessero schiere di angeli, santi e diavoli (righe 57-60);
Visione del mondo:
• coincideva con la visione cristiana (righe 4-6);
• i fenomeni naturali e le guerre erano causati dal Male (righe 59-61);
• in attesa dell’apocalisse e del giorno del giudizio (righe 70-72);
Datazioni temporali:
• ogni paese aveva il proprio calendario (righe 86-92);
• non si pensava comunemente al tempo con criteri uniformi (righe 95-97);
• non esisteva la concezione di “anno” (righe 110-111);
• l’anno mille era identificato come l’anno dell’apocalisse (righe 115-116);
RELIGIOSO
Utilizzo pratico della religione cristiana:
• nei momenti di pericolo (righe 9-10);
• fusa con miti e leggende popolari (righe 36-37);
Il clero:
• poco istruito su ciò che doveva spiegare (righe12-13);
• moralmente ed intellettualmente inferiore al suo compito (righe 15-16);
• pratica della predicazione non ottimale (righe 16-17);
Le cerimonie religiose:
• le messe venivano dette in modo poco corretto (righe 22-23);
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