Il condannato (da La Farfalla di Dinard di E.Montale)

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Testo

Daniele Biasci martedм 26 novembre 1996
Il condannato
di Eugenio Montale
dalla raccolta “Farfalla di Dinard”
Riassunto

Il raccontino di Eugenio Montale, и tratto dalla raccolta Farfalla di Dinard, che comprende una serie di prose come questa, molte delle quali apparse per la prima volta tra il 1947 e il 1950 su vari giornali. Questo spiega in parte la brevitа dei questi brani, scritti in ragione dello spazio che un giornale quotidiano puт dedicare alla letteratura.
Il racconto, non costituisce una vera e propria narrazione con momenti di tensione e una trama precisa. E’ piuttosto un bozzetto, un piccolo brano dove, attraverso la narrazione di un semplice evento, ma piщ che di evento и corretto parlare di situazione, si delineano per sommi capi le personalitа e le caratteristiche di alcuni personaggi.
In questo caso, la narrazione si ambienta in una pescheria, dove и esposto in vendita ancora vivo un astice, o, secondo il termine inglese, un lobster. L’astice, essendo un crostaceo assai curioso e di elevato valore commerciale, attira l’attenzione dei passanti che trovano da discutere sul suo conto. C’и chi ne commenta l’istinto aggressivo, trovando modo di constatare che l’aggressivitа и insita negli animali e nell’uomo e quanto sia difficile estirparla, chi invece si domanda se sappia cosa gli stia succedendo, e chi sostiene che stia soltanto cercando di vender cara la corazza. Un altro gruppo di commentatori ne elogia le qualitа culinarie, un signore aggiunge a proposito i suoi ricordi di quando lavorava come sous-chef in Francia, mentre, sulla pista francese, si apre un piccolo dibattito a carattere linguistico tra gli astanti. Solo un bambino si azzarda a toccare l’astice, che trova cosм una via di breve fuga. Riacchiappatolo, il negoziante lo dа via sottoprezzo, e il bambino chiede in modo commovente perchи lo vogliano uccidere, se con lui voleva solo giocare. Ma nessuna risposta arriverа in proposito, e tutti, torneranno ai propri affari, dimenticando la vicenda.

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