Giacomo Leopardi

Materie:Riassunto
Categoria:Letteratura
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Testo

VITA : nasce a Recanati nel 1798. le speculazioni economiche del padre conducono la famiglia al limite del fallimento e dal 1803 la gestione passa nelle meni della madre, che riesce a restaurare le condizioni economiche della famiglia. La formazione culturale viene affidata a precettori, cioè a ecclesiastici che condividono il classicismo del padre e soddisfano le esigenze religiose della madre. Molto importante fu il rapporto diretto con la ricchissima biblioteca del padre, dove c sono numerosi testi di cultura classica e religiosa, conserva un a buona rappresentanza di testi letterari, italiani e stranieri, e molti autori dell’illuminismo francese. Tra il 1809 e il 1816 si svolgono 7anni di studio matto e disperatissimo,in cui dedica giorno e notte allo studio e alla scrittura. Nel 1816 inizia la “conversione letteraria” con una maggiore consapevolezza dei valori artistici. Nel 1817 prende via la corrispondenza con l’illustre letterato Pietro Giordani. Nel 1919 Giacomo tenta la fuga dalla prigionia famigliare, ma scoperto dal padre, rinuncia cadendo in un abbattimento ancora più profondo. Anche le condizioni fisiche non sono buone.
La ricerca poetica si svolge lungo 2filoni, la poesia sentimentale degli idilli e la poesia delle canzoni civili. Nel 1822 Giacomo può lasciare Recanati recandosi a Roma; è una nuova delusione: i monumenti lo lasciano indifferente, la città non gli piace, gli unici incontri interessanti sono quelli con alcuni studiosi stranieri. Nel 1825, a Milano, si impegna in alcuni progetti editoriali, in particolare un commento del Canzoniere petrarchesco; vive tra Milano e Bologna. Nel 1830 è a Firenze dove consolida la sua amicizia con Antonio Ranieri e conosce Fanny Targioni Tozzetti, della quale si innamora. Nel 1833 Leopardi e Ranieri si trasferiscono a Napoli, le condizioni di salute di Giacomo peggiorano sensibilmente, ma il suo desiderio di intervenire nella vita culturale contemporanea è più forte che mai. Severa è la sua critica al mito del progresso e alla fiducia nella scienza e nella tecnica. Si arava e muore nel 1837.
1798 nasce a Recanati
1809-1816 sette anni di studio matto e disperato
1816 “conversione letteraria”
1817 corrispondenza con Pietro Giordani
1828-1830 tornato alla poesia, scrive A Silvia e Il sabato del villaggio
1836 compone La ginestra
1837 muore a Napoli.

TEORIA DEL PIACERE: dallo Zibaldone si possono individuare 3 passaggi:
1. il piacere INFINITO a cui l’uomo tende è impossibile perché nessun piacere può essere infinito per durata ed estensione;
2. l’IMPOSSIBILITA’ dell’aspirazione dell’uomo è compensata dall’illusione di infinito creata dall’immaginazione, da aspetti vaghi e infiniti della realtà;
3. le immagini vaghe in poesia e nell’arte sono più belle.
RAPPORTO TRA NATURA-RAGIONE:
1. La natura è BENIGNA verso l’uomo perché da all’uomo le illusioni;
2. La natura è MALIGNA verso l’uomo perché prima promette e poi non mantiene (A Silvia); è la ragione che dimostra che le illusioni sono illusorie e quindi non si realizzano FASE DEL PESSIMISMO STORICO

GLI IDILLI nascono tra il 1819 e 1821. Sono definiti così da Leopardi cinque testi (L’infinito, La sera del dì di festa, Alla luna, Il sogno, La vita solitaria) con carattere soggettivo ed esistenziale e presentano un punto di vista lirico- soggettivo.

PAROLE DA RICORDARE:
L’INFINITO
Una siepe posta sul colle impedisce la vista di ciò che sta al di là di essa, e mette in moto un processo immaginario che permette al poeta di fantasticare sul concetto di limite infinito proprio a partire dalla sensazione di limitatezza. Il rumore delle foglie mosse dal vento chiama il concetto di limite eterno. È l’abbandono del vortice delle sensazioni e di immaginazione provocato da questa esperienza fantastico-sensoriale coincide con il raggiungimento del piacere indefinito.
Colle: monte Tabor; Ermo: solitario; Tanta parte: gran parte;Mirando:guardando
Mi fingo: immagino; Spaura:mi spaventa;Come:non appena;Vo comparando:vado confrontando;Voce: suono (metafora);Le morte stagioni: il tempo passato; S’annega: smarrisce (metafora);M’è dolce: mi da piacere.

A SILVIA
Sono presenti , da un lato, la rievocazione appassionata delle dolci speranze giovanili e dall’altro la dimostrazione rigorosa dell’infelicità costituiva del genere umano. Infatti le attese di Silvia sono state stroncate della morte prima di raggiungere alcun soddisfacimento, così anche quelle di Giacomo, benché questi no sia morto, sono state deluse dal contatto della vita adulta.
Rimembri: ricordi; beltà: bellezza; fuggitivi:fuggenti; il limitare: il confine; quiete: silenziose; solevi: eri solita; menare: trascorrere; leggiadri: piacevoli; sudate: faticose; si spendea: si consumava; il tempo mio primo: la mia giovinezza; d’in su i veroni:da su i balconi; da lungi: in lontananza; lingua mortal: parole umane; sovviemmi: ricordo; mi preme: mi angoscia; pria: prima; da chiuso morbo: una malattia occulta; non ti molcea: non ti allietava; teco: con te; delle umani genti: del genere umano.

Esempio