Materie: | Appunti |
Categoria: | Letteratura |
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Data: | 13.02.2001 |
Numero di pagine: | 1 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
Capitolo XX
Don Rodrigo e alcuni suoi bravi giungono presso il castello dell’Innominato, che dominava una valle tenebrosa e inaccessibile. Accompagnato da una guardia, Don Rodrigo entra nel castello e incontra l’Innominato. Aveva circa sessant’anni, denunciati solo dai pochi capelli bianchi, ma aveva ancora un aspetto giovanile nel fisico e nell’espressione. Acconsentì a rapire Lucia, ma poco a poco se ne pentì. Infatti cominciava a sentire il peso degli anni e a capire che aveva sbagliato a compiere tutti quei delitti. Comunque organizzò il rapimento tramite Egidio, il bravo “amico” di Gertrude, e altri suoi scagnozzi monzesi. La suora, riluttante, offrì a sua volta la sua complicità e la fece uscire dicendole che doveva aiutarla per un affare importantissimo. Lucia obbedì alla monaca e uscì. Per strada si imbattè in dei viaggiatori fermi vicino alla loro carrozza che le chiesero la via per Monza; mentre rispondeva uno di essi la prese da dietro e la fece entrare in carrozza e partirono di corsa. Lucia svenne per lo spavento. Al risveglio volle sapere perché e da chi fosse stata rapita, ma i bravi non glielo dissero, ma le raccomandarono di tranquillizzarsi, che nessuno le avrebbe fatto male, comunque terrorizzata, la povera ragazza si mise a pregare. L’innominato, vedendo arrivare i suoi uomini dall’alto del castello, nuovamente preso dal pentimento, stava per ordinare di rilasciare Lucia, ma non lo fece. Chiamò invece una vecchia serva, cresciuta in quell’ambiente crudele, in modo che all’arrivo di Lucia la portasse nella sua stanza e le facesse coraggio.