Capitolo XI Promessi Sposi

Materie:Tema
Categoria:Italiano

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Testo

Il capitolo XI de “ I promessi sposi”, uno dei più importanti e fondamentali del romanzo, ha una struttura particolare; infatti questo capitolo è diviso in due parti, la prima concentrata su don Rodrigo, la seconda su Renzo.

Manzoni, attraverso questa “divisione”,non vuole solamente far risaltare il rapporto, non amichevole, che lega queste due persone,ma anche descriverne le emozioni e le sensazioni che ognuno dei due protagonisti, in particolare Renzo, provano trovandosi in situazioni mai vissute prima; impressioni che entrano nel dettaglio più profondo.

In questo paragrafo il Manzoni, descrivendo l’arrivo di Renzo per la prima volta nella “grande” Milano, evidenzia l’inizio del processo di formazione di Renzo, detta anche “ Bildungsroman”; egli vuol far provare, ad ogni lettore ,l’ emozione del protagonista nel guardare il Duomo, anche se in lontananza.
Emozione che viene messa a confronto con quella provata nel guardare un “panorama” assai più usuale per Renzo “il suo Resegone” (cerniera di passaggio dalla realtà verso l’ignoto). …. ”si sentì tutto rimescolare il sangue, stette lì alquanto a guardar tristemente da quella parte, poi tristemente si voltò, e seguitò la sua strada”.

Leggendo queste parole si capisce il comportamento determinato di Renzo, che consapevole di ciò che accadrà se non andrà lontano dalla sua “amata” Lucia decide , anche se con tristezza di dare l’ addio al suo passato per cominciare il suo cammino verso l’ignoto.

Appena entrato in paese Renzo trova un magico e inaspettato dono ,tre pani che prima guarda con un certo sdegno, ma poi, una volta raccolti, nell’atto di mangiarli è come se accettasse il disordine del mondo che lo circonda.

Giunto al convento il frate che lo accoglie gli consiglia di trattenersi ed attendere l’arrivo di padre Bonaventura, ma qui si manifesta un altro lato del carattere di Renzo: la curiosità. La prudenza che Renzo dovrebbe dimostrare andando in giro per una città in rivolta è vinta dalla curiosità per un mondo a lui completamente sconosciuto.

Il punto di vista di Renzo in tutta la vicenda del suo viaggio e del suo arrivo a Milano è quello di un giovane di campagna che non conosce il mondo al di fuori del suo. È quindi scontato che il primo impulso sia quello della curiosità e che anche di fronte ad evidenti pericoli, vince la paura.
Renzo è sfrontato, per la prima volta si trova in un mondo diverso dal suo, così sconosciuto che non vede l’ora di esplorarlo e trascinato da questa novità non si accorge dei pericoli nei quali incorre.
Nel giorno di San Martino, giorno dei tumulti, Renzo partecipa alla rivolta dei popolani, che insorgono nei confronti della classe egemone, mosso da una profonda rivolta interiore e forse nemmeno completamente consapevole si ribella a Don Rodrigo.

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