Torquato Tasso

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura Italiana

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Testo

TORQUATO TASSO
Tasso nacque il 1544 a Sorrento e morì invece il 1595. Il poeta ha affrontato una crisi culturale - letteraria ma anche personale poiché è a cavallo tra due momenti storici: il Rinascimento che è un secolo laico e il Barocco che è un secolo dominato dalla chiesa. Tasso è molto diverso da Ariosto, anche se l’Orlando Furioso fa da modello; egli vive in un momento storico diverso, cioè il passaggio dal Rinascimento al Barocco o Manierismo. Questa è l’età della controriforma con la quale la chiesa comincia ad inserirsi nel controllo della cultura.
La personalità del Tasso è molto inquieta, è instabile e non molto equilibrato, tanto che viene rinchiuso in manicomio non solo per questi motivi ma anche per ragioni politiche. Il poeta nel 1565, dopo un lungo peregrinare arrivò a Ferrara al servizio del cardinale Luigi D’Este; qui il poeta conobbe un periodo di tranquillità e di successo. Successivamente dopo 4 anni morì il padre e dunque si spostò in Francia. Tasso soffriva di inquietudine e nei suoi deliri molte volte diceva la verità di ciò che succedeva in corte, quindi gli Estensi, per paura che dicesse delle cose che dovevano restare segrete, lo rinchiusero in manicomio.
Tasso lavorò per 30 anni sulla Gerusalemme liberata. Aveva paura che, raccontando le teorie dei poemi epico – cavallereschi, andasse contro i dogmi della chiesa e del Cristianesimo. La prima stesura è la Gierusalemme, dedicata all’arrivo dei crociati nella città santa; abbandonato il progetto del poema epico-cavalleresco pubblicò il Rinaldo nel1562. Diventò poi il Goffredo il quale fu terminato il 1575, il quale a sua volta diventerà Gerusalemme liberata e infine l’ultima edizione, che è proprio diversa come opera, è la Gerusalemme conquistata.
La Gerusalemme liberata
Differenze con l’Orlando Furioso
Rispetto all’Orlando Furioso, dove non c’era un tempo cronologico ma una successione di vicende, dove non c’era un tema e un personaggio dominante, nella Gerusalemme liberata, Tasso cerca di dare un’ unità: un’ unità cronologica poiché la vicenda si svolge in un arco di tempo ben determinato, cioè l’ultimo anno della prima crociata. Un’unità di luogo in quanto le vicende si svolgono a Gerusalemme e nei dintorni, e un’unità d’azione perché l’azione s’incentra sulla guerra.
Nell’Orlando i luoghi erano simbolici, fantastici mentre quelli della Gerusalemme liberata hanno una funzione fondamentale, cioè spiegare lo stato d’animo, il modo di sentirsi in un particolare momento dei personaggi.
Nell’Orlando la guerra faceva semplicemente da sfondo, mentre nella Gerusalemme liberata la guerra è il tema dominante, il tema che unifica. Nell’Ariosto la magia era considerata come un elemento normale della realtà; in questo poema ci sono due forze distinte: quelle di Dio e quelle del male, di Satana che mettono in difficoltà i cristiani. Quindi c’è una magia buona e una magia cattiva.
Ariosto nei suoi poemi entrava nelle varie vicende con degli interventi mentre Tasso rimane sempre esterno alla vicenda, lasciando parlare i personaggi. Inoltre Ariosto voleva rappresentare il mondo, soprattutto quello laico in tutte le componenti, Tasso invece vuole diffondere il messaggio e il lavoro fatto per la controriforma.
Sia Tancredi che Orlando sono innamorati di una donna e Tancredi, quando uccide la donna amata, la converte al cristianesimo quindi, tra tutti i comportamenti che poteva fare si è piegato alla volontà di Dio e dunque ha battezzato Clorinda; Orlando vive fino in fondo la sua passione tanto che poi impazzisce quindi l’uomo nell’Orlando Furioso era libero di esprimere i propri sentimenti, nella Gerusalemme invece no, perché il destino degli uomini è già determinato.
Personaggi
Nell’Orlando Furioso non c’era un personaggio dominante mentre in questo poema il protagonista è Goffredo il quale è l’unico che rimane fedele alla sua missione; gli altri personaggi invece interessati da altre questioni personali, si lasciano disviare dal proprio compito fondamentale. Goffredo, capo della prima crociata, è come l’Orlando della Chanson de Roland perché combatte fino in fondo per svolgere il proprio compito,
Clorinda è una figura femminile, è pagana, è una donna devota soltanto alla guerra; per certi versi è simile a Bradamante, la quale provava dei sentimenti come la gelosia ecc..
Tancredi, un guerriero cristiano, è innamorato di Clorinda ma lei non lo contraccambia; in uno scontro frontale Tancredi uccise Clorinda senza averla riconosciuta, però poi, quando la riconobbe, la convertì al cristianesimo.
Rinaldo è un altro personaggio del poema, è prigioniero nel giardino di Armida, che è una maga che attrae gli uomini nel suo luogo per tenerli prigionieri. Finche lui era prigioniero nel giardino, i cristiani non potevano vincere, ma quando fu liberato portò i cristiani alla vittoria.
Tema della guerra = c’è il contrasto tra l’Occidente, quindi il mondo cristiano, e il mondo musulmano con la minaccia dei Turchi. Il tema della guerra si inseriva molto bene nel poema epico-cavalleresco.
Tema dell’amore = l’amore pervade l’intero poema e su di esso incombe la guerra e la morte; ad esempio Tancredi e Clorinda si imbattono in un duello che è anche amoroso: Tancredi tragicamente uccide la donna amata. Altro esempio è quello di Rinaldo e Armida che si amano in uno scenario di sangue.
_ Ariosto aveva creato un poema che non era aderente al vero, mentre la Gerusalemme liberata ricerca la verosimiglianza. Ha un inizio, cioè la crociata, e una fine quindi è un poema chiuso.
Tasso per invogliare il lettore inserisce episodi amorosi e avventurosi molto importanti. Egli vuole creare un nuovo poema epico – cavalleresco. Il tono della Gerusalemme è più drammatico, più tragico rispetto a quello dell’Orlando perché era unico. Nell’Orlando furioso non c’era la suspense e inoltre nella Gerusalemme liberata i personaggi vivono dei conflitti interiori e quindi ci sono dei contrasti.
Tasso inserisce il “meraviglioso”, che è un “meraviglioso cristiano” il quale autorizza un ricordo al mistero della magia e dell’incantesimo.
Ci sono delle antitesi
• L’amore tra Tancredi e Clorinda. Tancredi è un soldato cristiano mentre Clorinda è musulmana e pensa soltanto alla guerra, dunque è un amore che non si può realizzare perché hanno religione diversa.
• I valori rinascimentali cioè la vita laica e i valori della nuova epoca cioè una vita religiosa.
• Contrasto tra fede e amore terreno; un amore inteso come passione, il quale però è sbagliato perché porta all’infelicità.
I LUOGHI

• Il luogo centrale è Gerusalemme però ci sono anche dei luoghi irreali: ad esempio il LOCUS AMOENUS dove si rifugia Erminia, che è innamorata di Tancredi; lui non contraccambia. Può essere paragonata alla fuga di Angelica.
• Il Giardino di Armida, che corrisponde all’Isola d’Alcina. Armida imprigiona Rinaldo, di cui è innamorata, in questo giardino. Egli però riesce a sfuggire e superare l’attrazione per il mondo terreno e ritorna a combattere e consente ai cristiani di vincere.
• Il Castello di Armida nel Mar Morto corrisponde al castello d’Atlante.
• Un altro paesaggio è quello in cui fugge Erminia. Esso ha una funzione di rappresentare gli stati d’animo dei personaggi; ad esempio in questo caso Erminia aveva bisogno di tranquillità.
• Infine altro paesaggio è il campo di battaglia cioè il paesaggio della guerra il quale è pieno di corpi e cadaveri. Esso è un paesaggi odi morte.
IL PROEMIO
Il proemio è un’introduzione che fa capire quali sono gli argomenti che sono affrontati nel testo.
Esso è diviso in tre parti:
I. PROTASI, che è la prima ottava e dove si espone l’argomento.
II. INVOCAZIONE ALLA MUSA che è la seconda e terza ottava.
III. DEDICA AL PROTETTORE ALFONSO D’ESTE, che è la quarta e la quinta ottava, dove si introduce il motivo encomiastico.
• Nell’Orlando Furioso c’era la protasi, l’invocazione alla donna amata e la dedica al Cardinale Ippolito D’Este.
1) Nella prima ottava si parla della conquista di Gerusalemme e della liberazione del santo sepolcro alla fine della 1° crociata; inoltre si parla delle difficoltà che hanno avuto i cristiani.
2) Nelle ottave 2 e 3 vi è l’invocazione alla Musa; qui Tasso inserisce le tematiche del Meraviglioso per catturare l’attenzione del lettore.
3) Nelle ottave 4 e 5 si sviluppa il motivo encomiastico e viene celebrata la grandezza di Alfonso D’Este, che è il protettore del poeta, con l’augurio di future vittorie.

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