Dato infatti che gli esseri umani si compongono di corpo e anima , tutte le nostre inclinazioni tendono o alla natura del primo o a quella della seconda : bellezza , ricchezza , vigore e altre cose del genere sfumano rapidamente , ma le opere egrege dell' ingegno sono , come l' anima , eterne .
I pregi dell' corpo , i doni della fortuna , come
Latino
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«Piangete, Venere e Amori e quanti siete uomini aggraziati! E morto il passero della mia donna! O passero, gioia della mia donna, che ella amava più degli occhi suoi: era dolce e conosceva la sua padrona come una bimba la mamma, non si staccava dal suo grembo, ma saltellando qua e là pigolava sempre alla sola padrona. E ora s’avvia per una via ten...
Carme 3
"Lugete, o Veneres…"
Piangete, Veneri e Amori
E tutti voi, uomini sensibili alla bellezza.
Il passero è morto mia Lesbia,
il passero, gioia mia,
che lei amava più dei suoi occhi;
Certamente era dolce come il miele ed era sempre attaccato a lei
La padrona gli voleva tanto bene quanto figlia a madre,
e non...
Archiloco
Cimitero Marino
A cura di Riccardo Rosa
Nessuno dei cittadini o Pericle, né la città biasimando i lutti lacrimevoli si rallegrerà con feste; infatti abbiamo i polmoni gonfi per il dolore. Ma gli dei, o amico, hanno posto come rimedio per i mali inevitabili la forte sopportazione. Questo ora tocca ad uno ora tocca a un a...
Giulio Cesare
I Galli (De bello Gallico, libro VI, cap 15)
Una delle due classi è dei cavallieri. Quando c’è necessità e quando qualcuno attacca guerra (cosa che era solita accadere ogni anno prima della venuta di Cesare, o che prendessero attachi o che li respingessero) e tutti s’impegnano nella guerra; e quanto più uno di loro ...
Il passero di Lesbia
Passero, gioia della mia donna:
ti tiene in seno, gioca con te
porge le dita al tuo ascolto,
e provoca le tue beccate rabbiose
quando al mio fulgido desiderio piace
fare un non so che dolce gioco
e cercare un piccolo conforto al suo dolore, non so,
ma quando si placherà l’affanno d’amore, ~...
«O passero, gioia della mia donna, con cui ella è solita giocare, tenerlo in grembo, dar da beccare la punta del dito a lui che la reclama e provocarne i morsi pungenti, quando a lei, mio desiderio splendido, piace far per gioco qualcosa di dilettevole e che sia conforto per il suo dolore, credo, perché si acquieti il suo insopportabile bruciare: ...
«Lesbia mia, sentiamoci vivi e facciamo l’amore, e le chiacchiere dei vecchi troppo bacchettoni valutiamole tutte un soldo appena. I giorni possono tramontare e sorgere ancora: ma noi, una volta tramontata la breve luce della vita, noi dobbiamo dormire un’unica eterna notte. Dammi mille baci, poi cento, poi altri mille, poi altri cento, e ancora m...
Carme 13 "Cenabis bene mi Fabulle…"
Mio caro Fabullo, pranzerai proprio bene a casa mia,
tra pochi giorni, se gli dei vorranno
se ti porterai dietro un pranzo abbondante e gustoso
e inoltre una splendida ragazza
e vino, sale e risate di ogni tipo.
Si, ripeto, se porterai queste, mio caro, cenerai bene:
perché il borsel...
CAPITOLO XV “DE BELLO GALLICO”
L’altra classe sociale è la cavalleria . Questi , quando è necessario o quando arriva una guerra (il che ,cioè sia che essi effettuasero attacchi sia che li respingessero se sferrati contro di loro ,anche prima dell’arrivo di Cesare capitava di solito quasi ogni anno) prendono tutti parte alla guerra stessa e qua...