Marziale e l'epigramma

Materie:Riassunto
Categoria:Latino

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Testo

Marziale: l’eprigramma

Tratta i more del popolo romano senza intenti pedagogici o correttivi, distaccandosi dalla classica figura del satirico per antonomasia e ponendosi come unico fine quello dell’intrattenimento del lettore. Utilizza spesso contenuti, e un lessico, volgare e osceno. Si adegua ad un editto di Domiziano secondo il quale erano vietati gli scritti diffamatori a personaggi precisi. Per ovviare a questo imita Persio: invece di accusare il singolo si scaglia contro la culpa, risparmia le persone x scagliarsi contro i vizi. In M. troviamo il rifiuto per la mitologia e della poesia aulica e artificiosa nell’adesione al reale.
Liber spectaculorum : poesia d’occasione. Roma viene descritta e esaltata dal punto de divertimento dei giochi del circo. M. si propone di cogliere gli aspetti più strani e inconsueti magnificandoli.
Xenia e Apophoreta : collegate alla festa dei Saturnali (17-23 Dicembre) durante i quali a Roma si scambiavano i doni. Questi componimenti si presentano come biglietti per accompagnare i regali. Gli Xenia per i doni di cibi e bevande, mentre gli Apophoreta accompagnano i regali estratti a sorte tra i convitati. Questa maniera epigrammatica trova origine nell’epigramma votivo ellenistico.
Eprigrammata : 12 libri di epigrammi. Toccano svariati temi ma M. privilegia una poesia legata alla realtà. Si ispira a Catullo e al suo modo di narrare la quotidianità in modo beffardo e giocoso, ma anche osceno, ma ne trae anche l’aggressività, senza l’attacco personale. La forma si riallaccia alla tradizione anteriore; gli elementi comici sono concentrati nella parte finale dei componimenti, conclusi da una battuta con l’effetto a sorpresa (aprosdoketon). Troviamo: carmi celebrativi ed encomiastici, descrittivi, epigrammi funerari e di riflessione personale, temi sessuali del filone erotico. Un carattere quasi costante dell’epigramma è la presenza, in funzione di voce recitante, del poeta, che imprime al componimento movenze dialogiche, presentando il carme come un commento che l’autore rivolge ad un interlocutore.
Priapea : Raccolta anonima di 80 eprigrammi in distici elegiaci, endecasillabi faleci o coliambi, dedicati a Priàpo, dio della sessualità maschile e della fecondità. Sono brevi componimenti in cui la materia oscena è trattata con allegra disinvoltura e senza alcun pudore.

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