La sintassi dei casi (nominativo e il genitivo)

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Testo

La sintassi dei casi: IL NOMINATIVO
Il doppio nominativo
Quando in una frase troviamo un predicativo del soggetto, parliamo di doppio nominativo.
Il predicativo del soggetto lo troviamo in presenza di alcune categorie di verbi: copulativi, estimativi, elettivi, appellativi.
Es. “Cicero consul creatus est” cioè “Cicerone fu nominato console”
“consul” ha funzione di predicativo del soggetto e va in nominativo.
Il verbo Videor
Il verbo Videor ha una doppia funzione: il passivo del verbo Video e come verbo deponente ha il significato di sembrare.
Il verbo videor, quando introduce una infinitiva, può presentare un doppio costrutto: un costrutto personale e un costrutto impersonale.
Il costrutto personale lo abbiamo in quasi tutti i casi ed è riconoscibile perché il soggetto della infinitiva è espresso in nominativo invece che in accussativo.
Si ha il costrutto impersonale quando:
1. è accompagnato da un aggettivo neutro
2. è usato col significato di sembrar bene, sembrare opportuno
3. da videor dipende un verbo che dovrebbe andare all’ infinito futuro ma, mancando il supino, viene reso con fore, futurum esse + ut + congiuntivo
4. il verbo dipendente è impersonale
5. si trova in una proposizione incidentale
1. Mi sembra disonesto accettare dei soldi
Mihi videtur turpe accipere pecunias
2. Mi è sembrato opportuno scriverti qualcosa sulla vecchiaia
Mihi visum est tibi scribere aliquid ab te de senectute
3. Ci sembra che Paolo non imparerà mai a parlare in latino
Nobis videtur Paulus fore ut numquam discat latine loqui
4. Al maestro sembrava che i ragazzi si annoiassero
Magistro videbatur pueros tedere
5. Distinguiamo, se ti pare, l’offesa dall’insulto
Dividamus, si tibi videtur inulia a contumelia
Verbi con costruzione personale
Declarandi Sentiendi Iubendi
dicor, praedicor, putor, feror, iubeor, eogor,
negor trador vetor.

E’ tramandato che Omero fosse cieco
Homerus traditur fuisse caecus
Traditum est Omerum caecum fuisse.
• I verbi declarandi, sentiendi, iubendi vogliono la costruzione personale.
• I verbi declarandi e sentiendi richiedono preferibilmente il costrutto impersonale nelle forme composte, nella perifrastica passiva e nelle incidentali.
Il genitivo
Genitivo soggettivo e oggettivo
Si trova in presenza di un sostantivo di derivazione verbale.( es. metus = paura; amor=amore)
• Si definisce soggettivo il genitivo che esprime ilo soggetto( es. labor servorum, la fatica degli schiavi = gli schiavi fanno fatica)
• Si definisce oggettivo il genitivo che esprime l’oggetto della azione verbale (es. conditur urbis, il fondatore della città = colui che ha fondato la città)
Genitivo di possesso
Precisa a chi appartiene una persona o una cosa ( es. Miltiadis filius = il figlio di Milziade)
Genitivo di pertinenza ( detto anche di convenienza)
Indica la persona a cui il compito o il dovere di fare una determinata azione, oppure la cosa (di norma un sostantivo astratto come sapientia, stultitia, prudentia)
Questo genitivo è sempre usato in funzione predicativa con il verbo sum e si rende in italiano con espressioni del tipo “è proprio di…”; “ è dovere di”; “è compito di..”
Es. Est adulescentis maiores natu vereri = E’ dovere del giovane rispettare gli anziani
Genitivo con causa e gratia
Il genitivo con causa o gratia esprime il fine di una azione.
La funzione partitiva
Quando siamo in presenza di un genitivo che appartiene alla prima declinazione si deve tradurlo in latino o con il genitivo stesso o si concorda con il sostantivo a cui si riferisce; mentre se appartiene alla seconda declinazione si deve concordarlo sempre al sost. a cui si riferisce.
aliquid novi (con il genitivo)
Es. qualcosa di nuovo
aliquid novum (si concorda)
qualcosa di difficile aliquid difficile (si concorda sempre al sost.)

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