De vita beata, di Seneca.

Materie:Appunti
Categoria:Latino

Voto:

2.5 (2)
Download:319
Data:05.11.2001
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
de-vita-beata-seneca_1.zip (Dimensione: 3.09 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_de-vita-beata,-di-seneca.doc     20.5 Kb


Testo

De vita beata XXII 1-5
(Traduzione dei primi cinque paragrafi del ventiduesimo capitolo del "De vita beata" di Seneca)
Chi dubita dunque che il sapiente abbia questa più alta capacità, cioè di manifestare il suo animo nelle ricchezze piuttosto che nella povertà, poiché in questa situazione l’unico genere di virtù è il non essere piegati e il non deprimersi, (e poiché invece) nelle ricchezze hanno vasta influenza sia la temperanza sia la liberalità sia la diligenza sia la preveggenza sia la magnificenza? Non si disprezzerà il sapiente, anche se sarà stato di piccola statura, tuttavia vorrà essere alto.2 Starà bene anche (se sarà) gracile nel corpo o senza un occhio, tuttavia preferirà possedere la robustezza del corpo, e ciò (sarà) così benché sappia esserci qualcosa in lui di più forte; sopporterà la cattiva salute, sceglierà la buona.3 Certe cose, infatti, anche se sono irrilevanti nell’insieme e possono essere sottratte senza danno del bene principale, aggiungono tuttavia qualcosa alla felicità eterna e (alla felicità) che nasce dalla virtù: così le ricchezze lo rendono felice e lo rallegrano, come un vento favorevole e gagliardo (rallegra) il navigante, come un giorno mite ed un luogo assolato durante la fredda stagione invernale (rallegrano l’uomo).4 Chi inoltre nega tra i sapienti – tra i nostri, dico, quelli che possiedono al virtù come unico bene – che anche quelle cose che chiamiamo indifferenti hanno qualcosa di valore in sé ed alcune sono preferibili ad altre? Ad alcune tra queste deve essere attribuita una certa stima, ad alcune molta; pertanto non ti sbagliare, le ricchezze sono tra quelle preferibili.5 “Perché dunque – dirai - mi deridi, dal momento che per te le ricchezze hanno lo stesso valore che hanno per me?” Vuoi sapere piuttosto che non hanno la stessa importanza? Se le ricchezze mi sfuggiranno, non porteranno via nulla se non loro stesse, tu ti stupirai e ti sembrerà di essere rimasto senza se stesso, se quelle si allontaneranno da te; per me le ricchezze hanno una qualche importanza, per te (ne hanno) grandissima; infine, le ricchezze mi appartengono, tu appartieni alle ricchezze.

Esempio