De rerum natura

Materie:Appunti
Categoria:Latino

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Testo

I,80-101 (Lucrezio)
Temo ciò a questo proposito che tu per caso pensi di inuziarti ai concetti di un’empia dottrina e di intraprendere una via scellerata.Che invece più spesso quella religione ha determinato azioni scellerate ed empie.In questo in aulide i condottieri scelti dei greci ,fiore degli eroi,deturparono vergognosamente l’altare della vergine trivia col sangue di Ifigenia.Infatti non appena la benda postale intorno all’acconciatura virginale ricadde simmetricamente dall’una e dall’altra parte delle guance e si rese conto che il padre stava triste davanti agli altari e vicino a lui i sacerdoti nascondevano la spada e alla sua vista i cittadini scoppiavano in lacrime muta per il terrore,piegata sulle ginocchia scivolava a terra.Non poteva giovare alla poverinain quel momento il fatto di aver donato per prima il nome di padre al re.Infatti sollevata dalle mani dei soldati e condotta agli altari non perché concluso il solenne sacro ritonuziale potesse essere accompagnata con lo squillante Imeneo,ma pura impuramente,proprio nello stesso momento delle nozze cadesse triste vittima per il colpo del padre,affinchè fosse data alla flotta una partenza fausta e felice.La religione può persuadere a compieredelitti tanto gravi.
III,1053-1075(Lucrezio)
Se gli uomini nel modo in cui si vede che avvertono che nel loro animo c’è un peso che li opprime col suo gravare possano conoscere da quali cause sia generato e per quale motivo nel loro cuore sia insediata quasi una mole così grande di male non vivrebbero la vita così come ora noi vediamo che ciascuno non sa cosa desidera per sé e cerca sempre di cambiareluogo come se dovesse deporre il peso.Esce spesso dal suo palazzo quello che si è annoiato di stare in casa e subito rientra dal momento che si accorge che fuori non sta per niente meglio.Corre guidando i cavalli in modo precipitoso verso la villa come se stesse affrettandosi a portare aiuto alla casa in fiamme.Sbadiglia immediatamente come tocca la soglia della villa,o si rifugia pesantemente nel sonno e cade nell’oblio o,tornato in città rivede tutte le cose.In questo modo ciascuno fugge se stesso ma,ovviamente, ancor più contro voglia sta attaccato poiché il malato non afferra la causa della malattia; infatti se la vedesse bene lasciata oramai ogni cosa ciascuno preferirebbe studiare la natura poiché è in discussione la condizione di eternità, non di una sola ora in cui i mortali devonoi aspettarsi ogni periododi tempo che resti loro dopo la morte.

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