Carme 31 di Catullo

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Testo

Carme 31
Questo carme può essere intitolato “Il ritorno a casa”, visto che canta la gioia del ritorno a Sirmio, una penisoletta (da paene insularum) sul lago di Garda dove il poeta possedeva una villa.
E’ composto con la consueta mescolanza di tono affettivo-colloquiale e di raffinatezza stilistica, con la presenza di termini prettamente colloquiali (cachinnorum, lecto, ocelle).
Annotazioni sul testo:
Sirmo(voc) è al centro di due vocativi
Paene insularum, Sirmio, insularumque
Paene insularum = paeninsularum
Ocelle= occhietto (vezzeggiativo quotidiano), perla
ocelle, quascumque in liquentibus stagnis
Liquentibus=limpido;
quscumque: c.ogg.
Liquentibus stagnis marique vasto : chiasmo (incrocio)
marique vasto fert urterque Neptunus
Neptunus : sogg.
Libenter=volentieri
quam te libenter quamque laetus inviso,
Inviso= verbo iterativo↓
Vix: a stento/non mi par vero
vix mi ipse credens Thuniam atque Bithunos
Bitunos campos linquisse: iperbato
Linquo,is,liqui,lictum, ere: abbandonare
liquisse campos et videre te in tuto.
Tuto : sicuro
Quid : pron int (c’è una domanda, anche se retorica)
O quid solutis est beatius curis,
Segue (per 3 righe) un climax: l’enumerazione delle semplici gioie quotidiane
beatius curis : 2° termine di paragone
cum mens onus reponit ac peregrino
Peregrino labore : fatica del viaggio
Venimus: pres ind (non cong)
labore fessi venimus larem ad nostrum
Larem ad nostrum: anastrofe
desideratoque acquiescimus lecto?
Acquiescimus : verbo incoativo ↓
Hoc est quod unum est pro laboribus tantis.
Antitesi: contrapposione tra unum e tantis
ero: padrone (erus,i)
Salve, o venusta Sirmio, atque ero gaude
S: allitterazione in s
Venustusa: bello (*vetustus=vecchio*)
imperativi
gaudente vosque, o Lydiae lacus undae;
ipallage ↓ (acque del lago lidio; Lydiae lacus:lago di Garda ↓
ridete quidquid est domi cachinnorum
Cachinnorum : gen partitivo, risate fragorose
Termine : parola di uso comune (cachinnorum, lecto, ocelle)
I verbi iterativi o frequentativi sono dei verbi che si formano dal supino di un verbo base (generalmente della prima declinazione) ; si riconoscono dalla presenza di un suffisso “ito”o “iso”. Indicano il ripetersi frequentemente dell’azione descritta. Si trovano anche nel carmen 8 puella ventitabas
Es : da Cano,is,cecini,cantum,-ere cantare si prende il supino (cantum) e diventa
Canto,as,avi,atum,-are cantare, recitare ma anche ripetere e dire continuamente; ma non è finita qui: si prende nuovamente il supino di canto (cantatum) che diventa un nuovo verbo
Cantito,as,avi,atum, -are canticchiare, cantare spesso; meno usato ma è interessante notare la trasformazione da canto agli altri verbi.
Lo stesso avviene per altri verbo come da ludere (giocare) lusito (giocherellare)o per dico(dire) dicto (che è rimasto in italiano nel significato di dettare perché l’azione di dire si ripete) e dictito
I verbi incoativi danno il senso di un’azione o di un evento che comincia ad essere, che inizia ad esistere in italiano si usa ad esempio vado a dormire per dire che si sta per andare a dormire.
Significativo è rubesco (da rubeo) iniziare ad arrossire
Nella traduzione in italiano non sempre è necessario rendere un tale valore.
Ipallage: figura retorica che consiste nell’attribuire ad una parola di una frase ciò che si riferisce ad un’altra parola della stessa frase
Lydiae lacus, cioè etrusco: gli Etruschi verso il VI secolo occupavano la pianura padana fino al Garda. Sono detti Lidii perché, secondo una tradizione che risale perlomeno ad Erodoto, sarebbero provenienti dalla Lidia
Questo carme può essere intitolato “Il ritorno a casa”, visto che canta la gioia del ritorno a Sirmio, una penisoletta (da paene insularum) sul lago di Garda dove il poeta possedeva una villa.
E’ composto con la consueta mescolanza di tono affettivo-colloquiale e di raffinatezza stilistica, con la presenza di termini prettamente colloquiali (cachinnorum, lecto, ocelle).

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