Storia e Religione p.11
Ermengarda e Adelchi: il rapporto con il Romanticismo p.12
I Promessi Sposi p.12
La storia della Colonna Infame p.15
Alessandro Manzoni
Inizia a scrivere quando finisce il periodo rivoluzionario, e lo farà fino alla vecchiaia,
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Tra il 1815 e il 1816 si ha il passaggio dall’ “erudizione” al “bello”, in cui si ha l’abbandono delle idee antiquate del padre, come la visione cattolica e le sue idee politiche. Comincia ad apprezzare l’illuminismo e il romanticismo e Pietro Giordani diventa il suo padre spirituale.
Dal “bello” al “vero”: pessimismo storico e teoria del piace
Rispetto agli ideali romantici egli accentua il carattere conflittuale del rapporto tra il poeta e la società, della quale non accetta i limiti e i condizionamenti.
I poeti maledetti, sono personaggi della vita sregolata, spesso dediti all'alcol e alla droga. Anche dal punto di vista letterario i poeti maledetti si ponevano in netto contrasto con il
Politicamente il Foscolo appoggiava le idee della Rivoluzione Francese, e per questo motivo si dovette allontanare dalla conservatrice repubblica di Venezia. Quando Napoleone scese in Italia eglì andò a Bologna ove si arruolò nell'esercito Cispadano e dove scrisse un'ode a Napoleone Bonaparte.
Ma egli rimase profondamente deluso da Napoleone quandpo
Intanto scoppia la guerra, un evento che segna la fine della sua giovinezza, così come il declino della cosiddetta "belle epoque" in versione sanremese. La sua posizione ideologica è incerta, tra il recupero di una identità locale ed un confuso anarchismo. Tra i sedici ed i venti anni scrive brevi racconti, opere teatrali ed anche poesie ispirandosi a M
Sull’esempio del padre del 1562, a diciotto anni, scrisse il poema epico di argomento cavalleresco, il Rinaldo, e cominciò a comporre rime d’amore per Lucrezia e per Laura.
Nel 1565 fu assunto a servizio del cardinale Luigi d’Este, e si trasferì a Ferrara. Qui il giovane poeta trascorse gli anni più sereni e più fecondi dal punto di vista creativo.
Nel 1904 accetta di scrivere un romanzo per una rivista “La nuova antologia” e quindi pubblica “Il fu Matrtia Pascal” ed acquista una grande celebrità; nel 1908 diventa professore ordinario di lingua italiana presso l’Istituto superiore di Magistero di Roma. Nel 1910 debutta come autore di teatro con “La morsa” e “Lumie di Sicilia”; nel 1922 raccoglie l