L'Età del Romanticismo

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L’ETA’ DEL ROMANTICISMO

Si devono distinguere due modo per intendere il romanticismo.
1. ROAMANTICISMO COME CATEGORIA STORICA: indica un periodo storico e può includere anche settori che non partecipano al movimento romantico, cioè non aderiscono a scuole e manifesti romantici, ma che ugualmente sono considerati romantici perchè parteciparono delle visione del mondo di quel periodo storico.
In tal senso autori come Leopardi o Carducci sono da considerare romantici benché non abbiano firmato manifesti o dichiarazioni poetiche di stampo storico.
2. ROMANTICISMO COME MOVIMENTO CHE SI MANIFESTA ATTRAVERSO SCUOLE, DICHIARAZIONI POETICHE E MANIFESTI PROGRAMMATICI. Fa parte di questo movimento Manzoni.
È evidente che il romanticismo nella sua prima definizione indica un periodo molto lungo che va dalla fine del 700 alla metà dell’800. Questa è accezione più ampia del termine romanticismo ed è la più interessante da conoscere.

LE TEMATICHE DOMINANTI
Il romanticismo fu dunque fu dunque un lungo periodo (per noi italiani comincia con il periodo del Risorgimento), per tanto al suo interno troviamo manifestazioni anche antitetiche e divergenti (ad ex l’ateismo di leopardi, e la fede cristiana di Manzoni).
Tuttavia come denominatore comune è possibile individuare il trionfo di tematiche negative: il dolore, tedio (noia di vivere, l’angoscia), malinconia, paura, infelicità delusione, fascino del male, rifiuto del presente, ecc…
Le cause di tale negatività di fondo sono legate sostanzialmente all’epoca storica: la prima metà del XIX secolo è un’età di grandi inquietudini a causa dello sconvolgimento della Rivoluzione francese e Napoleone come pure la Rivoluzione industriale.
I fatti di Francia avevano causato il crollo dell’ordine e del trionfo della violenza, mentre la Rivoluzione industriale che dall’Inghilterra si espandeva, portava con sé molti fatti negativi, come la crisi delle campagne, lo sfruttamento degli operai e le conseguenti rivolte dei lavoratori (Luddismo).

L’INTELLETUALE ROMANTICO
L’intellettuale romantico è un’intellettuale diverso da quello delle epoche precedenti.
Infatti, nelle epoche precedenti, l’intellettuale o era un nobile oppure un privilegiato, cioè una persona che grazie al suo ruolo aveva rapporti importanti con il potere e si sentiva per questo stimato, apprezzato, invidiato dal resto della società.
Ora invece è cambiata la società : la borghesia ha assunto un ruolo di primo piano e tiene nelle sue mani il potere economico e politico. In seguito a ciò sono cambiati anche i valori non più la cultura e il sapere, ma l’interesse e il profitto .Per questi motivi l’intellettuale romantico è un individuo che si sente messo da parte, declassato, improduttivo e inutile. Questo spiega i sentimenti di rabbia e frustrazione che portarono l’intellettuale romantico ad atteggiamenti di forte critica del suo tempo, ricolte e anticonformismo, rifiuto e fuga dalla sua epoca.

I TEMI ROMANTICI
I temi più frequentemente trattati dagli scrittori romantici sono i seguenti:
1. RIFIUTO DELLA RAGIONE E ATTRAZIONE L’IRRAZIONALE LA NOTTE E LE TEMEBRE (in questo caso il romanticismo rifiuta la lezione illuministica che sceglieva la realtà concreta come ambito da indagare per mezzo della ragione e sceglieva invece la dimensione astratta del mondo irrazionale e misterioso, visto come molto più affascinante di quello della realtà).
2. SOGNO, FOLLIA, DELIRIO COME CONDIZIONI PER LA CREAZIONE POETICA (creazione poetica come “Furor”)
3. SOGGETTIVISMO ESASPERATO (TRIONFO DELL’IO): viene studiata e presenta l’individualità dell’autore; è il poeta stesso che sceglie di parlare di sé, dei suoi sentimenti, delle sue paure, delle sue speranze e abbandona i temi che riguardano la società e la collettività. Anche in questo senso la direzione presa dai romantici è contraria da quella dei illuministi.
4. TENSIONE VERSO L’INFINITO, cioè verso l’assoluto o il divina e la ragione ultima dell’essenza dell’uomo. Anche gli autori non cristiani e credenti come Leopardi avvertono l’attrazione verso una dimensione metaforica (oltre la realtà concreta) per cercare di dare una risposta al perchè della vita.
5. RITORNO ALLA SPIRITUALITÀ E RELIGIONE: in Italia, grande autore romantico cristiano e che dà voce al cristianesimo nelle sue opere fu Manzoni. Per questo autore la negatività della vita umana in ogni epoca fanno una loro motivazione: Dio ci mette di fronte a prove molto dure cioè al dolore e alla sofferenza ma proprio queste ci permettono di conquistare la salvezza eterna.
6. CULTO DEL MALE E DI SATANA. questi temi non appartengono alla letteratura romantica italiana, ma a quella straniera soprattutto tedesca dove si sviluppò un filone “nero”, cioè dell’orrore
7. PERPETUO SENSO DI INNAPPAGAMENTO (IL ROMANTICO LO CHIAMA “IL MALE DEL DESIDERIO”) per cui l’intellettuale sente di non essere mai felice ed realizzato e cerca una via d’uscita nello spazio o nel tempo
FUGA NELLO SPAZIO: vengono esaltati i luoghi lontani, esotici, fuori dalla civile Europa; i luoghi selvaggi vengono visti come posti dove l’uomo può vivere felice perchè è libero dal progresso e da tutte le catene che esso gli impone
FUGA NEL TEMPO. già il preromantico e neoclassico Foscolo si era rifugiato nell’antica epoca classica e aveva desiderato il recupero dei valori dell’antica Grecia, ora i romantici rivalutano l’epoca medioevale. Il Medioevo che comprende ben X secoli dal 476 d.C. al 1492, dagli illuministi era stato disprezzato perchè visto come epoca di ingiustizia, ignoranza e pregiudizi. Ora i romantici, invece ne valorizzano gli aspetti positivi, tra i quali soprattutto il fatto che nel Medioevo furono gettate le basi della moderna Europa cristiana e che vennero create le lingue parlate in Europa.
8. IL MITO DELL’INFANZIA come periodo felice della vita umana, l’infanzia come paradiso perduto di innocenza e felicità.
9. IL MITO DEL PRIMITIVO: legato a quello dell’infanzia, questo mito già anticipato dall’illuminista Roouseau (Il mito del buon selvaggio), attribuiva ai popoli non ancora civilizzati autenticità e spontaneità.
10. IL MITO DEL POPOLO. il popolo è ritenuto fanciullesco e ingenuo, la vera “anima” della nazione, che fa vivere lo spirito della nazione mediante leggende tradizioni e canti popolari.
11. LA NATURA SELVAGGIA, RIBELLE, INDOMITA che sa suscitare grandi emozioni nell’animo umano o che come Leopardi si pone come nemica dell’uomo causandone l’infelicità.

GLI EROI ROMANTICI
Gli eroi, cioè i personaggi più amati della letteratura romantica appartengono a due categorie.
➢ LA PRIMA È QUELLA DEL “RIBELLE”: è un personaggio solitario, consapevole della sua superiorità, che sfida le leggi e ogni limite per affermare la sua libertà. Il suo è un atteggiamento coraggioso che non teme le conseguenze della sua ribellione; per indicare questo atteggiamento si usa la parola TITANISMO. Rientrano in questa categoria le fuorilegge del nobile fuorilegge e di satana.
➢ LA SECONDA È QUELLA DELLA VITTIMA, colui che viene incompreso ed escluso dagli altri proprio a causa della suo superiorità morale ed intellettuale. La vittime conduce un’esistenza di solitudine e malinconia e spesso sceglie il suicidio. Il suicidio è visto dai romantici come un gesto di forza e di eroismo. L’atteggiamento di questo tipo di eroe è il vittimismo. I personaggi sono: l’esule, lo straniero, il genio, e il poeta.

IL ROMANTICISMO POSITIVO
Alla tematica negativa presente in molte opere del romanticismo europeo si contrappone una tematica positiva che presente soprattutto nel romanticismo italiano. Il romanticismo italiano infatti porta avanti grandi ideali, che in sintesi, possiamo così riassumere:
1. IMPEGNO CIVILE E PATRIOTTICO:in Italia si è nel pieno dell’età risorgimentale; il paese dal Congresso di Vienna è stato suddiviso in più regni, numerosi dei quali sottoposti a dominazione straniera (austriaci nel Lombardo – Veneto e in gran parte della penisola, i Borboni di Spagna nel Regno delle due Sicilie) è quindi fortemente sentito dagli intellettuali il problema dell’indipendenza e dell’unificazione del nostro paese. In questo senso è notevole l’impegno di Manzoni che sia con le Odi Civili che con il romanzo Promessi Sposi e le tragedie di tipo storico vuole provocare negli italiani una presa di coscienza della grave situazione politica e morale dell’Italia.
2. RECUPERO DELLA STORIA:Il passato storico deve essere conosciuto perchè è un patrimonio prezioso per conoscere l’identità della nostra Nazione
3. NAZIONE:Il concetto moderno di nazione nasce proprio con il romanticismo; con tale concetto si indicava non l’entità politica e geografica di un paese ma anche, e soprattutto quella spirituale e culturale. Alla letteratura romantica interessava quindi divulgare gli elementi culturali di una nazione e sottolineare la diversità di una nazione rispetto alle altre perchè vi è lo “spirito del popolo”, quello che i tedeschi chiamavano “Volkgeist”.

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