Aspetti e momenti del Romanticismo europeo

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Testo

Aspetti e momenti
del Romanticismo europeo

La parola “romantico”.
ROMANZO → tutto ciò che deriva dal latino.
ROMANZO CAVALLERESCO → lunga narrazione non in poesia, scritta in lingua romanza.
ROMANTIC → nella lingua inglese, per la prima volta nella metà dei Seicento, indica l’irrealtà, il carattere fantastico e irrazionale di eventi e sentimenti descritti nei romanzi cavallereschi e pastorali (connotazione parzialmente negativa).
PITTORESQUE → termine di cui diviene sinonimo a partire dal Settecento, designando gli aspetti selvaggi e malinconici della natura, soprattutto nell’arte figurativa.
ROMANTIQUE → verso la fine del Settecento, in Francia, il neologismo indica l’emozione soggettiva suscitata dalla contemplazione, dalla riflessione di un concetto di magico, suggestivo, nostalgico, fino a fondersi con l’idea di sublime. Vengono rivendicati i diritti della fantasia e del sentimento, che si sostituiscono all’equilibrio e all’armonia classica.

Il termine “romantico” si associa a stati d’animo indistinti, difficilmente definibili a livello razionale, fondati sull’aspirazione all’ignoto, al mistero, a ciò che è lontano e irraggiungibile: in inglese è tradotto con wistful (ineffabile) e in tedesco con sehnsucht (aspirazione a ciò che non esiste).

Il Romanticismo in rapporto con la Rivoluzione Francese.
Il fallimento della Rivoluzione Francese viene sentito come il crollo della cultura illuminista: la ragione, patrimonio equivalente per tutti gli uomini, non aveva dato la felicità, la giustizia, il benessere, il progresso pacifico e ordinato.
Così si fece strada, progressivamente, la consapevolezza che la realtà storica dei popoli non sia riconducibile a canoni o a regole universali prestabilite, ma che ogni proposta e azione politica debbano fondarsi sulla valutazione obiettiva delle caratteristiche storico-sociali dei singoli popoli.

Il Romanticismo perenne e storico.
ROMANTICISMO PERENNE: atteggiamento individuale che va al di là del tempo e del contesto socio-culturale in cui si sviluppa.

ROMANTICISMO STORICO: verso la fine del ‘700, nasce con la rivista Atheneum e dura fino al 1850, terminando in una tonalità lamentosa ed estremamente cupa, quando ormai, lo slancio ideale giunge al termine e vanno formandosi i primi stati nazionalisti europei.






Le idee-forza del Romanticismo:
individualismo e storicismo, contro cosmopolitismo e razionalismo.

il Romanticismo vede tre momenti fondamentali nella linea del tempo:

il PASSATO da cui si genera il PRESENTE che sogna il FUTURO.

Propone, così, una poesia della nostalgia, della realtà sognante, del sogno, del progetto per il futuro, diversamente dal Classicismo, che nella sua arte è fisso nel presente e non ritiene che la storia sia ispiratrice di poesia. Anche in Orazio vediamo pochi frammenti del passato che ritornano (l’immagine del padre), così come in Catullo la drammaticità del presente prevale notevolmente sul pensiero del passato, solo percettibile. → SENTIMENTO

Il Romanticismo ama la storia, lo studio di età remote e dimenticate, prima di tutte il Medioevo che, considerato dagli Illuministi l’epoca del trionfo dell’Oscurantismo (periodo in cui la cultura fu succube dell’autorità temporale e spirituale, che lasciarono il popolo nell’ignoranza per poterlo dominare) e del pregiudizio, viene esaltato in virtù degli aspetti mistici. → STORICISMO

L’esaltazione dell’età medievale coincide con il nascere del principio di nazionalità, del desiderio di ritrovare le radici storiche e culturali delle singole nazioni: nel Medioevo la penisola italiana vide lo sviluppo della libera civiltà comunale, mentre la nazione germanica si costituì, in seguito alla disfatta dei regni barbarici. → NAZIONALISMO

Visione soggettiva, individualistica dell’uomo, appartenente ad una realtà storica e Il Classicismo, invece, proponeva una visione oggettiva e razionale dell’uomo. → SOGGETTIVISMO

Ogni uomo percepisce un grande mistero che sovrasta la vita: il Foscolo, preromanticista, mostrò il desiderio di capire che cosa ci fosse al di là della realtà materiale; il Leopardi coltivò un senso del mistero profondo, per il quale cercò invano di trovare una chiave di risoluzione; il Manzoni propose una visione cristiana per dare significato al senso religioso. Gli illuministi ignorarono del tutto il senso religioso: solo Rosseau lo avvertì per primo, poiché capì che l’uomo non era tutto, ma era parte di un infinito misterioso.→ SENSO RELIGIOSO DELLA VITA

Diversamente dai letterati classici e classicisti, l’artista non è soggetto a regole ferree, ma crea da sé la base logica e teorica del proprio lavoro. → CULTO DELLA LIBERTA’ DELL’ARTISTA

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