Il Conte di Carmagnola - Manzoni

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano
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Testo

Il Conte di Carmagnola
Questa è un’altra famosa Tragedia, iniziata da Manzoni nel 1816 e pubblicata qualche anno dopo, nel 1820.
La Tragedia prende spunto da un romanzo dello svizzero Sismondi, “La storia delle repubbliche italiane”, nel quale è descritta la figura di Francesco di Bartolomeo, Conte di Carmagnola, un valoroso condottiero che prima servì il Ducato di Milano e in seguito la Repubblica di Venezia.
Il Conte infatti, dopo essere stato capitano dell’esercito del Ducato di Milano, decise di servire anni dopo la Repubblica di Venezia nel periodo in cui queste due potenze si ritrovarono rivali e nella Battaglia di Maclodio, in cui l’esercito veneziano prese come prigionieri di guerra alcuni amici milanesi di vecchia data del Conte, condannati a morte.
L’uomo , preso da forti sentimenti e non offuscato dalla ragion di stato, libera i suoi amici e viene accusato dal Senato veneziano di alto tradimento e mandato a sua volta a morte.
Se pur oggettivamente il comportamento del Conte è segnato da un tradimento, secondo Manzoni il Conte è un uomo giusto, che paga le sue colpe con la propria vita, una colpa dettata da un sentimento puro e vero verso un caro amico.
Il Conte infatti incarna la figura di un uomo di grande umanità che si scontra con la realtà di una società ingiusta, dominata dalla ragion di Stato e che metteva tutti i valori materiali davanti ai sentimenti.
La storia di questo uomo ad ogni modo rappresenta, come sempre per Manzoni, la concezione della parabola esistenziale della vita di un uomo, per cui il Conte passa velocemente da avere una grande gloria a finire nella polvere, il che sottolinea la tipica concezione cristiana sull’inconsistenza della gloria terrena.

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