"La ragazza di Bube" di Carlo Cassola

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Testo

Scheda Libro di “La ragazza di Bube”

Autore: Carlo Cassola

Titolo: La ragazza di Bube

Data della prima pubblicazione: 1960

Casa Editrice: Bur

Data dell’edizione letta: agosto 2004

Riassunto:
Bube, un partigiano, va a visitare la famiglia di Sante, un suo compagno caduto in battaglia. La famiglia era composta dal padre, anche lui comunista, dalla madre, colpita dall’inconsolabile perdita del figlio, e da Mara, una ragazza sedicenne che aiutava la mamma nelle faccende domestiche e badava al fratello minore, Vinicio.
Fra Mara e Bube nasce subito un amore timido e riservato attraverso lo scambio di lettere e fotografie. Le occasioni di incontro però sono rare. Passano alcuni mesi e Bube decide di presentarle i suoi genitori, così accompagna Mara a Volterra. Qui Bube incontra un suo amico, Lidori, che gli consiglia di scappare perché lo vogliono processare per l’omicidio del figlio del maresciallo, che ha commesso. Così Bube fugge in Francia mentre Mara rimane in Italia. Mara, è disperata, e in attesa del ritorno di Bube, va a lavorare a Poggibonsi, dove ha una breve storia d’amore con un ragazzo, Stefano. Nel frattempo si viene a sapere che Bube è stato arrestato e che verrà processato. Mara decide di rimanergli accanto in questo momento difficile e abbandona definitivamente Stefano. Il processo lo condanna a 14 anni di carcere. Mara però non si arrende e gli rimane accanto andandolo a trovare frequentemente in carcere. Mara è pronta ad aspettare il trascorrere di quei lunghi anni per poi sposarsi ed avere figli.

Le frasi da non dimenticare:
• “A un tratto egli …. e una terza” (pagina 103)
• “Pensava a Bube… nulla in comune col suo paese” (pagine 158-159)
• “Quando torno dalla macchia…per essere pari al nome che aveva” “Ne approfittavano ..Ma quegli altri” “La disgrazia è stata…Fosse stato vivo il padre” (pagina 230)
• “No, uno fa quello che gi altri si aspettano che faccia..” (pagina 234)
• “Voglio solo che tu sappia… è stata una grande disgrazia” (pagina 242)
• “I giudici lo capiranno.. per non capire queste cose” (pagine 242)
• “No, tu sei la sola persona .. il dolore che ho dato a te” (pagine 246-247)
• “Nessuno, nessuno ha pietà .. aveva chiesto così poco alla vita” (pagina 250)
• “E invece anch’io ho colpa… è soprattutto mia” (pagina 251)
• “Non c’era stato mai nulla di vero..una beffa e niente altro” (pagina 252)

Tempo:
Il romanzo si svolge alla fine della seconda guerra mondiale. Il romanzo inizia nel 1945, quando le truppe vengono sciolte ed i soldati, lasciate le formazioni, tornano a casa.

Spazio:
Il romanzo è ambientato in alcuni paesi toscani: Monteguidi, dove abita Mara, Colle, dove lavora il padre di Mara, Poggibonsi, dove Mara va a lavorare, Volterra, dove abita Bube, e Firenze, dove Bube viene incarcerato.

Personaggi:
• Mara Castelletti è una ragazza sedicenne, sfrontata e sfacciata, che non teme il confronto essendo molto sicura di sé. È una ragazza di media altezza, con i capelli castani, gli occhi marroni, abbastanza magra; in complesso una bella fanciulla desiderata e corteggiata. Lei si considera carina anche se non sopporta i suoi capelli arruffati che sembrano “stecchi” ritti in mezzo alla testa. Non sopporta che le vengano imposti i comportamenti da tenere e le azioni da eseguire. Le piace farsi desiderare, guardare e invidiare. È molto testarda ed indipendente. Mara ama Bube e gli resta affianco pur sapendolo colpevole di un grave atto di violenza. È disposta a mentire davanti alle autorità per proteggere Bube. È molto fedele ed ha il senso del pudore. Mara matura molto nel corso del romanzo confrontandosi con l’amore e con il dolore.
• Bube nel libro è descritto “…magrolino, bruno, con i capelli lisci ed i baffetti…” , “…senza giacca sembrava anche più magro”, “dalle maniche sbucavano due avambracci sottili e senza muscoli”. Il suo vero nome è Arturo Cappellini ed ha quattro anni in più di Mara. Ha una cicatrice sulla fronte dovuta ad una lite. È un ragazzo timido e tranquillo quando si trova insieme a Mara, ma impulsivo ed esuberante nel desiderio di fare giustizie dei fascisti. La sua freddezza e determinazione in battaglia gli hanno procurato il soprannome di “Vendicatore”, di cui va molto fiero e da cui si fa influenzare. Bube è orfano di padre, perciò non ha mai avuto un modello da seguire ed è per questo che si lascia influenzare dall’ideologia del partito.
• Stefano è il ragazzo che Mara ha conosciuto quando è andata a lavorare a Poggibonsi e di cui si è innamorata, ma che poi ha dovuto dimenticare per via di Bube. Stefano ha dichiarato a Mara di volerle bene. Stefano parla, parla e poi rimane a lungo in silenzio, pensando chissà a che cosa. A Mara quei lunghi discorsi stancavano, ma quei lunghi silenzi intimidivano. A Stefano piace scrivere, soprattutto scrive poesie, infatti ne dedica una a Mara.
• Lidori è un amico di Bube, pure lui partigiano, che faceva parte del suo stesso partito. Lidori è sempre stato vicino a Bube, specialmente nei momenti di difficoltà. È anche stato vicino a Mara, aiutandola quando Bube era via. È molto gentile.
• Il papà di Mara ci viene presentato come un uomo ubriacone. È un
partigiano sfrenato. Da quando Mara si fidanza con Bube, si attacca molto a lei e le sta vicino tenendo sempre la parte a Bube, infatti, in tutti i processi, era presente e lo difende sempre di fronte alla madre di Mara. Si altera facilmente e grida spesso.

Narratore: Il narratore è esterno e onnisciente. Trasmette anche gli stati d’animo dei personaggi. I fatti sono narrati in terza persona. In molti capitoli il narratore tende a scomparire lasciando spazio al discorso diretto.

Principali temi narrati:
Il principale tema narrato è il reinserimento in una vita normale degli ex partigiani.
L' effetto della seconda guerra mondiale è stato per l'Italia veramente disastroso. La popolazione ha sofferto la fame e la miseria e ha lasciato nel cuore delle persone ferite difficili da rimarginare e nel carattere una grande difficoltà a ritornare la persona tranquilla di una volta. Questo è proprio quello che è capitato a Bube, che a causa del carattere di vendicatore che si era formato da partigiano, nella lite uccide il figlio del maresciallo e per questo dovrà scontare la lunga pena.

Lessico:
Le frasi sono brevi, coordinate e con una frequente punteggiatura. Il lessico è semplice, rivolto a tutti. Non usa termini tecnici e non fa riferimenti astratti. Sono presenti diverse similitudini per descrivere i personaggi e dei flash-black per ricordare emozioni ed eventi passati. Ci sono numerosi salti temporali, come alla fine dove c’è un buco di sette anni.

Giudizio personale:
Questo libro mi è piaciuto moltissimo. L’ho letto volentieri e velocemente. Non è stata né una lettura pesante né difficile. Il libro era scorrevole. Ho anche gradito molto l’ambientazione, perché il tema della seconda guerra mondiale mi piace molto, infatti ho letto numerosi libri riguardo questo avvenimento. Inoltre c’era proprio la storia d’amore tra Mara e Bube, che ho trovato molto bella e molto coinvolgente. Credo che questo libro piaccia maggiormente alle ragazze, sia perchè il personaggio principale è Mara, appunto una ragazza, ed è di lei che abbiamo molta riflessione personale, sia perché tratta il tema dell’amore e solitamente ai ragazzi non piacciono i libri/film d’amore. Comunque lo consiglio a tutte le persone romantiche, a cui piacciono le storie d’amore e a tutti quelli che piacciono le storie sui partigiani.

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