Verona, Italia

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Verona, Italia
Città del Veneto, capol. della provincia omonima: comune di 199,77 kmq con 252.689 abitanti. È situata a 59 m s.m. nella pianura veneta, ai piedi delle estreme propaggini merid. dei Monti Lessini, alla convergenza di importanti direttrici del traffico, fra le quali principalmente la via transalpina attraverso il Brennero; l'abitato si stende su entrambe le sponde dell'Adige, che lo attraversa descrivendo una duplice ansa in forma di una stretta "esse". Nel centro storico è ancora facilmente rilevabile la regolare struttura a scacchiera con lunghe vie rettilinee e ortogonali del nucleo romano, impostato sul decumanus maximus , costituito dall'odierno corso Porta Borsari, e sul cardo maximus , che decorreva lungo le odierne vie Cappello e Sant'Egidio. Alla sinistra del fiume, e collegata alla città dai ponti Postumio e Pietra, sorgeva sul colle di San Pietro l'acropoli, sostituita poi dal castello medievale. La città fu fortificata da Teodorico e le sue fortificazioni ebbero successivamente vari ampliamenti, specialmente sotto gli Scaligeri nei primi decenni del sec. XIV, che fecero includere entro la cinta muraria i rioni di San Giovanni in Valle, Santa Maria in Organo, San Nazzaro e Santo Stefano. Nei secoli seguenti V. non ebbe praticamente alcuno sviluppo edilizio soprattutto per la sua funzione, sotto il dominio austriaco, di munitissima piazzaforte, che comportava tutta una serie di servitù militari. L'espansione urbanistica riprese nel nostro secolo e specialmente dopo la II guerra mondiale con la creazione di nuovi vasti quartieri residenziali, sorti in prevalenza nel settore orient. in direzione di San Michele; a S della città è avvenuta soprattutto la concentrazione di imprese industriali e commerciali. La città è sede vescovile. Università (1982).
ARCHEOLOGIA
Numerosi e importanti i resti romani in V.: le porte dei Borsari e dei Leoni, risalenti all'età flavia, il ponte Pietra (augusteo, rifatto dopo la II guerra mondiale) e l'arco onorario dei Gavii, opera di L. Vitruvio Cerdone; l'anfiteatro (la cosiddetta Arena ), uno dei massimi monumenti del genere,risale al sec. I d. C., e ne è ben conservato l'esterno a tre piani di ordine tuscanico, mentre l'interno è rifatto. È il simbolo della città e rappresenta un tesoro, non solo per la sua importanza archeologica, ma anche per la grande capacità di attrazione che esercita ogni anno la stagione musicale dell'Arena. Sul pendio del colle di San Pietro, con effetto scenografico, si trova il Teatro Romano, interessante monumento risalente anch'esso al sec. I d. C.
ARCHITETTURA E ARTE
Uno dei più antichi monumenti cristiani di V. è la chiesa di S. Zeno Maggiore, eretta nel sec. V sulla tomba del santo. Ricostruita nei sec. XII-XIV, è uno dei maggiori capolavori del romanico italiano. Il portale, con protiro, è ornato di rilievi di Niccolò (ca. 1138) e ha una porta bronzea scolpita del sec. XII. L'interno, semplice e maestoso, conserva notevoli opere d'arte, tra cui il celebre trittico, con Madonna e Santi , del Mantegna (1459). Ai sec. XI-XII risale la chiesa inferiore di S. Fermo, mentre quella superiore, eretta nella stessa epoca, fu rifatta nel sec. XIV. L'interno della chiesa superiore è ornato di affreschi, tra cui la celebre Annunciazione del Pisanello, e conserva, tra l'altro, il monumento Brenzoni, di Nanni di Bartolo (1439). Il duomo , del sec. XII, profondamente trasformato nei sec. XV e XVI, ha facciata romanica, con bel protiro, e interno gotico, ricco di opere d'arte ( Assunta del Tiziano). I sec. XIII-XVI sono artisticamente i più splendidi di V., il cui tessuto urbano ha conservato in molti punti l'aspetto medievale, come nelle piazze delle Erbe e dei Signori. Su quest'ultima prospetta il Palazzo del Comune (sec. XII, molto rimaneggiato nel XVI) con cortile di forme romaniche. Nel 1290 venne iniziata la chiesa domenicana di S. Anastasia, i cui lavori proseguirono fino al 1481. L'imponente costruzione gotica, dal bel portale trecentesco, conserva all'interno notevoli affreschi di Altichiero. Al sec. XIV risale l'imponente fortezza scaligera di Castelvecchio, una delle più significative del tempo. Massiccia mole in cotto, merlata e turrita, è unita all'altra sponda dell'Adige dal celebre Ponte Scaligero (ricostruito dopo la II guerra mondiale). All'interno è sistemato il Civico Museo d'Arte, che, oltre a notevoli esempi di oreficeria e scultura medievale (statua di Cangrande, del 1300), conserva un'ampia raccolta di pittura veneta dei sec. XIV-XVIII (opere di Stefano da Verona, Pisanello, Paolo Veronese, Mantegna, i Bellini, C.Crivelli, L. Lotto, Tintoretto, G. B. Tiepolo, F. Guardi, ecc.). Notevole complesso artistico del sec. XIV è quello delle Arche Scaligere, tombe dei signori di Verona, sormontate da ricchi baldacchini gotici, opere dei Maestri Campionesi. Esempio di transizione fra lo stile gotico e il rinascimentale è la chiesa di S. Bernardino (1451-66), a due navate, con numerosi dipinti. Coeva è la ricostruzione di S. Maria in Organo (sorta nel sec. VIII), con ricco interno; nel coro, splendide decorazioni di Fra' Giovanni da Verona. Significative costruzioni del primo periodo rinascimentale (tardo sec. XV) sono l'elegante loggia del Consiglio, di Fra' Giocondo, di bella e vivace architettura, e S. Giorgio in Braida, con cupola cinquecentesca del Sanmicheli; all'interno, Martirio di S. Giorgio del Veronese. Assai significative anche le architetture del sec. XVI, che caratterizzano varie strade cittadine, quali il corso Cavour e lo stradone Maffei. Fra esse prevale l'opera di M. Sanmicheli, autore del possente palazzo Bevilacqua (1530), di palazzo Pompei (1530), oggi sede del Museo Civico di Storia Naturale, e della severa Porta Palio (1542-57). I secoli successivi poco hanno aggiunto ai valori monumentali della città, che ha però saputo conservare le sue caratteristiche ambientali.

Esempio